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Morte Maradona: la perizia non ha rilevato nessuna traccia tossicologica

Durante l’ultima udienza del processo che vede imputati sette operatori sanitari con l’accusa di omicidio colposo nei confronti di Diego Armando Maradona, gli esperti forensi hanno rivelato i risultati tossicologici dell’autopsia, confermando l’assenza di tracce di alcol e droghe nel corpo dell’argentino.
Nell’ultima udienza sono emersi dettagli specifici relativi alla morte di Diego Armando Maradona, morto il 25 novembre 2020 per cause ancora ignote di cui attraverso l’autopsia nessuna traccia tossicologica legata ad alcool e droghe è stata rilevata, bensì gli esperti forensi rilevano fino a 12 ore di agonia per il calciatore argentino.
Diego Armando Maradona, l’autopsia
“Non c’erano tracce di droghe o alcol nel sangue di Diego Armando Maradona al momento della morte, il 25 novembre del 2020″: ad affermarlo, nel corso dell’ultima udienza che vede imputato l’intero staff medico che aveva in cura l’ex calciatore, i medici legali che hanno eseguito l’autopsia sul corpo dell’argentino. A riportare le dichiarazioni l’Ansa che poi ha aggiunto le dichiarazioni del biochimico Ezequiel Ventosi: “Nessuno dei quattro campioni ha rivelato tracce di alcol, cocaina, marijuana, mdma, ecstasy o anfetamina.”
Ad essere presenti invece nel sangue del erano cinque sostanze corrispondenti a farmaci antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e antinausea. Secondo quanto riferito dalla patologa Silvana de Piero, nel fegato dell’ex calciatore c’erano segni compatibili con la cirrosi e segni di un’insufficenza renale, cardiaca e polmonare. Inoltre, l’esperto forense ha dichiarato il cuore era significativamente ingrossato, pesava 503 grammi rispetto al peso medio di 250-300 grammi. Secondo l’accusa, i sette professionisti imputati nel caso: un neurochirurgo, uno psichiatra, uno psicologo, medici e infermieri, non gli avrebbero fornito cure adeguate tali da aver contribuito alla sua morte.
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L’Allianz Stadium apre le porte al grande spettacolo: Ramazzotti inaugura una nuova era

Il cantante romano annuncia l’ultima tappa italiana del suo tour mondiale all’Allianz Stadium, il 27 giugno 2026. Lo stadio bianconero si prepara ad accogliere eventi non solo sportivi.
L’Allianz Stadium cambia volto e vocazione. Non sarà più solo la casa della Juventus, ma tempio polifunzionale aperto alla musica e ai grandi eventi. A lanciare il segnale è stato il noto tifoso bianconero Eros Ramazzotti, che ha annunciato la data torinese – sabato 27 giugno 2026 – come ultima tappa italiana del suo nuovo tour mondiale. Un evento simbolico, che segna l’inizio di una vera e propria trasformazione per l’impianto.
Il nuovo futuro dell’Allianz Stadium
Come riportato da IlBianconero.com, lo stadio ha già mosso i primi passi in questa direzione ospitando nel novembre scorso una partita di rugby e la finale della Kings League. Ora, la visione si allarga: concerti, show internazionali e manifestazioni culturali entreranno nel calendario dell’impianto bianconero.
Francesco Gianello, direttore del Facilities Management della Juventus e presidente di ESSMA, conferma l’ambizione: “Lo stadio è nato per il calcio, ma può essere adattato. Stiamo lavorando per renderlo una location sempre più versatile, anche per eventi con grande afflusso di pubblico“.
Il concerto di Ramazzotti sarà dunque solo il primo passo dal momento che l’Allianz Stadium si prepara a diventare un polo d’attrazione per migliaia di spettatori da tutto il mondo, con importanti ricadute anche sull’economia e il turismo di Torino e dintorni.
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Bayern Monaco, Kim fuori contro l’Inter? Il ds Eberl chiarisce

L’allenatore del Bayern Monaco, Vincent Kompany, potrebbe rinunciare a Kim Min-Jae nell’ritorno contro l’Inter, dopo la brutta prova contro il Borussia Dortmund.
Il tecnico del Bayern Monaco, Vincent Kompany, potrebbe essere pronto ad una mossa sorpresa in difesa per il ritorno di Champions League contro l’ Inter. I bavaresi, chiamati a ribaltare il 2-1 nerazzurro dell’andata, devono affrontare da tempo un’emergenza legata ai tanti infortuni, specialmente nel reparto difensivo. Privo di Neuer, Upamecano e Davies, in queste ultime settimane il tecnico belga ha dovuto rivoluzionare il suo pacchetto difensivo. Ma secondo da quanto trapelato in Germania sarebbe pronto ad un’ulteriore novità.
Nonostante i tanti infortuni, Vincent Kompany potrebbe lasciare in panchina uno dei superstiti della linea difensiva titolare: Kim Min-Jae. Il centrale ex Napoli è apparso molta in difficoltà contro Lautaro Martinez all’andata, ed è stato uno dei peggiori in campo sabato nel Der Klassiker contro il Borussia Dortmund, terminato 2-2. Dopo lo 0-1 subito, Kompany ha deciso di sostituire il coreano, dirottando al centro della difesa Stanisic, per formare l’inedita coppia con Eric Dier. Secondo i colleghi tedeschi questa mossa, con Guerreiro nella posizione di terzino sinistro, potrebbe essere replicata mercoledì sera a San Siro.

Joshua Kimmich e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bayern Monaco, le parole di Eberl su Kim
Al termine di Bayern Monaco-Borussia Dortmund, terminata con il punteggio di 2-2, il direttore sportivo dei bavaresi Max Eberl è intervenuto ai microfoni di Sky Sports Deutschland. Il dirigente ha commentato così le recenti prestazioni di Kim Min-Jae:
“È un errore. Ha perso di vista il suo avversario ( gol dello 0-1, ndr). Ma fino ad allora, aveva giocato un’ottima partita contro Guirassy. Lui sa il fatto suo. L’infortunio al tendine d’Achille che ha patito? Come ogni giocatore a fine stagione, non è al 100%, ma non cambia la considerazione che abbiamo di lui”.
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Morata: “Ignoravo la situazione di Fagioli. Stop alle false notizie”

L’attaccante del Galatasaray Alvaro Morata si difende tramite Instagram dalle accuse legate al caso scommesse riguardanti Nicolò Fagioli.
L’attaccante spagnolo ha preso posizione su Instagram in seguito alle accuse legate al caso scommesse. Morata ha dichiarato: “Ho visto le informazioni che stanno uscendo su di me e ci tengo a chiarire che l’unica cosa in cui ho aiutato Fagioli in questi anni è stato per la sua carriera, dandogli consigli come amico e persona con più esperienza di lui. Non ho mai saputo niente della sua situazione”.
Morata smentisce le accuse
Dopo la lunga lettera di Fagioli su Instagram, anche Morata ha voluto dire la sua: “Voglio molto bene a Nicolò e spero possa rimediare presto a tutti i suoi errori, però io non ho niente a che vedere con la sua situazione e prego di non diffondere notizie false o bugie”. Morata ha poi concluso: “Ripeto: smentisco tutte le informazioni che sono uscite perché sono false. Grazie”

L’ESULTANZA DI ALVARO MORATA CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
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