Serie A
Audero: “Il titolo con l’Inter è stato diverso”

L’ex portiere dell’Inter, Emil Audero in un’intervista, ha parlato della sua esperienza in Serie A, con attenzione all’Inter e alla Juventus.
Emil Audero adesso difende i pali della porta del Palermo, ma è il suo passato in Serie A ad averlo reso famoso. Oltre ai tanti anni alla Sampdoria, l’indonesiano ha vinto due titoli rispettivamente con la Juventus di Allegri e con l’Inter di Inzaghi lo scorso anno. Intervistato dal Corriere dello Sport, l’estremo difensore ne ha parlato con grande piacere.

FEDERICO DIMARCO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le parole di Audero
“Ho avuto la fortuna di condividere momenti di campo e non solo con campioni eccezionali”. Così esordisce nell’intervista Emil Audero.
Tanti i ricordi che sono rimasti indelebili nella sua mente, tra cui ovviamente anche l’aver condiviso lo spogliatoio con l’idolo di sempre Gianluigi Buffon: “Non è solo una questione di ruolo: ero un ragazzino, sono cresciuto con lui, il suo carisma per me è stata la base da cui partire”. Un altro che merita una menzione è Giorgio Chiellini: “Professionista esemplare che ti insegna tanto anche oltre l’aspetto tecnico”.
Per finire ha raccontato lo Scudetto con l’Inter, vinto da secondo di Yann Sommer. I nerazzurri hanno dominato quel campionato: “Quello scudetto è stato diverso, la squadra era fortissima e coesa: con Barella e Dimarco eravamo assieme già nell’Under 15″. Ora nella sua testa però c’è solo il Palermo, che vuole arrivare ai playoff e provare a conquistare la promozione in Serie A.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Qualsiasi cosa oggi deve motivarci. Dobbiamo essere bravi a massimizzare quello che ci lascerà la Juventus. Serve personalità…”

L’allenatore del Lecce, Marco Giampaolo, nella consueta conferenza stampa della vigilia ha parlato del prossimo avversario dei salentini: la Juventus.
Il tecnico, ex Milan e Sampdoria tra le altre, ha spiegato ai microfoni in sala stampa le insidie e quello che si aspetta dai suoi ragazzi all’indomani del match, importantissimo, contro la Vecchia Signora.

IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come arriva il Lecce
Il 57enne di Bellinzona ha risposto subito alle domande su come arriva la squadra: “Abbiamo tutti i motivi per essere motivati. Qualsiasi cosa oggi deve motivarci, qualsiasi avversario. La motivazione di fondo è l’obiettivo, e deve passare attraverso queste partite importanti. La squadra ha lavorato bene come sempre. Al di là del blasone dell’avversario troviamo una squadra che ha cambiato pelle nelle ultime partite, è una sfida tostissima. Ma non c’è niente di nuovo, lo era anche quella contro il Venezia“, ha iniziato.
Ha continuato poi: “Da 1 a 10 il livello di attenzione deve essere 11, così come la capacità di stare nella partita, senza trascurare alcun centimetro del campo. Bisogna fare una partita di grande spessore fisico, agonistico e tattico. Senza tralasciare l’aspetto tecnico, che è l’essenza del calcio. Dobbiamo essere bravi a massimizzare quello che ci lascerà la Juventus, ma non bisogna sbagliare l’atteggiamento mentale. Bisogna avere personalità per giocare queste partite, la giusta presunzione. Presunzione significa scendere in campo con la volontà e l’autostima necessaria per dire “io ci sono, faccio la partita”, poi che tu sia più forte è fuori di dubbio. Non voglio una squadra remissiva”.
Per quanto riguarda poi il morale dei suoi ha aggiunto: “Non è difficile. Ho tanti difetti, ma qualche pregio ce l’ho. Non so mentire, non so recitare un ruolo che non mi appartiene. Quando alla squadra dico delle cose le dico perché le penso, nel bene e nel male. L’errore tecnico va al di fuori di qualsiasi tipo di discussione, se parlo di buonissima partita alla squadra allora la squadra è convinta di averla fatta. Parlo dell’approccio, della presenza in campo, quando sbagliamo sono diretto. Non ho problemi a motivare i ragazzi. La squadra per me è come se fosse un figlio, io posso dire tutto ma se poi qualcuno gli dà addosso io la proteggo”.
Dubbi di formazione
Il Lecce deve inoltre fare attenzione ai suoi effettivi, alcuni dei quali in diffida. Tra questi figurano Berisha, Krstovic, Pierotti, Rafia, Ramadani: “Questa è una bella domanda che mi sono già posto. Farò la cosa più giusta”.
Il focus poi si è spostato sulla presenza dall’inizio, dopo la buona prestazione nella partita precedente, di Konan N’Dri: “Senz’altro lui sarà della partita, se dall’inizio o da subentrante devo ancora decidere. Ciò che conta è la qualità della presenza, non la quantità”.
E sul prossimo avversario ed allenatore?
Su Tudor e la Juventus si è espresso così: “Vediamo cosa viene fuori dalla partita. Noi l’abbiamo preparata nel modo giusto. Conosco Tudor, so come gioca, in due settimane è già riuscito a dare identità alla squadra. A Roma hanno fatto una grande partita. Dovremmo sfruttare qualsiasi cosa la Juventus ci concederà”.
“La Juventus somiglia più alla Roma che abbiamo incontrato di recente. La somiglianza è nella disposizione in campo e nelle due fasi. Oggi la Juventus ha virato verso lo stile di gioco dell’Atalanta di Gasperini. Quella di Thiago Motta era un’altra cosa”, ha poi concluso.
Appuntamento a domani allo Stadium.
Serie A
Milan, l’ADICOSP smentisce su Paratici

L’ADICOSP, con un comunicato ufficiale, smentisce di aver inviato una lettera di protesta alla Federcalcio sul caso Paratici al Milan.
L’ADICOSP, con un comunicato ufficiale, smentisce di aver inviato una lettera di protesta alla Federcalcio sul caso Paratici al Milan. Il comunicato ufficiale chiarisce la posizione della società rossonera. Inoltre, afferma che si impegnerà discutere con la Federcalcio su un nuovo regolamento per quanto concerne i direttori sportivi.

FABIO PARATICI AL TELEFONO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, smentita dell’ADICOSP sul caso Paratici, comunicato ufficiale dell’associazione dei direttori sportivi
L’ADICOSP, l’associazione dei direttori sportivi, con un comunicato ufficiale, smentisce di aver inviato una lettera di protesta alla FIGC sul caso di Fabio Paratici al Milan come nuovo direttore sportivo. Il comunicato ufficiale chiarisce la posizione della società rossonera. Inoltre, afferma che si impegnerà discutere con la Federcalcio su un nuovo regolamento per quanto concerne i direttori sportivi.
Ecco il comunicato ufficiale dell’ ADICOSP, l’associazione dei direttori sportivi:
” In merito ad un articolo pubblicato oggi dal Corriere dello Sport, e riportato da alcune testate giornalistiche, A.Di.Co.Sp. – Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi – smentisce con fermezza di aver inviato alcuna lettera di protesta alla FIGC in merito ad un eventuale tesseramento del Direttore Fabio Paratici a favore di AC Milan.
L’Associazione per il tramite del suo Presidente Dott. Alfonso Morrone ha sempre dichiarato che la società rossonera è libera di tesserare anche dirigenti inibiti e che gli stessi vengono poi riabilitati dopo aver scontato la squalifica.
Adicosp in questi giorni è impegnata a dare certezze contrattuali ai moltissimi colleghi che lavorano nei dilettanti ed in tal senso ha invitato la Lega Nazionale Dilettanti ad accelerare le procedure per la sottoscrizione degli accordi collettivi come previsto dal D.Lgs. 36/2021. E’ impegnata inoltre ad avanzare proposte di modifiche al Nuovo Regolamento dei Direttori Sportivi che a breve andrà
discusso in Consiglio Federale.”
Ufficio Stampa e Comunicazione ADICOSP
Serie A
Venezia, ultima spiaggia: contro il Monza c’è solo un risultato

Il Venezia è alle porte di quella che probabilmente è la sfida più importante della stagione, almeno fino a questo momento. Contro il Monza è l’ultima speranza.
La squadra di Di Francesco ha decisamente cambiato rotta da un paio di mesi a questa parte, mostrando un’ottima stabilità difensiva e portando a casa dei pareggi contro: Lazio, Atalanta, Como, Napoli e Lecce. Il colpo da 3 punti ai lagunari però, manca dalla sfida dello scorso 22 dicembre contro il Cagliari.
In zona salvezza è sempre importante muovere la classifica, ma senza vincere è veramente difficile poi arrivare a l’obiettivo finale. L’esempio perfetto è l’altra squadra veneta, ovvero l’Hellas Verona, che è riuscita a guadagnarsi una salvezza anticipata con praticamente tutte vittorie.
Venezia, contro il Monza c’è l’obbligo di vincere
Il calendario offre al Venezia quella che probabilmente sarà una delle ultime occasioni per rimanere aggrappata alla Serie A. Dall’altra parte c’è un Monza che sembra essersi quasi rassegato e sembra aver tirato anticipatamente i remi in barca, ma che ovviamente non tirerà indietro la gamba.
La squadra di Di Francesco se vuole veramente sperare in una salvezza che avrebbe del clamoroso, ha l’obbligo di vincere nella sfida di domani, per accorciare in classifica e giocarsela a viso aperto nelle ultime giornate.
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