Serie A
Venezia, Di Francesco: “Non è la partita della vita. Ci servono i gol”

Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida del lunch match contro il Lecce.
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida interna contro il Lecce, in programma domenica 6 aprile alle ore 12:30. Sfida da dentro fuori per la formazione lagunare che deve assolutamente conquistare i tre punti per rimanere in scia e cercare di evitare la retrocessione nella serie cadetta.

Hans Nicolussi Caviglia punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Venezia, le parole di Di Francesco
Con il Lecce sarà “La” partita. Su cosa avete lavorato mentalmente?
“Non è “La” partita della vita, ma è importante. La prima di una serie. Dovremo avere intelligenza, equilibrio, sapendo che ci saranno più partite all’interno di una stessa partita. E’ sulla carta equilibrata, loro hanno più punti di loro, ma le partite sono sempre meno e diventano sempre più importante. Ribadisco: sono convinto che non sia la partita della vita. Per vincere servono i gol. Ma l’errore più grande è pensare che sia solo una cosa legata agli attaccanti puntando il dito su di loro: i gol passano da tutta la squadra”.
Rispetto all’andata che partita sarà?
“Nel match d’andata tutto meritavamo meno che la sconfitta, senza nulla togliere a loro. Siamo stati ingenui. Lasciando il passato alle spalle, il presente dice che sarà una partita differente, nel momento cruciale della stagione, dove nessuna delle due può toppare”.
Non è la partita della vita, ma arriva un trittico di partite fondamentale, no?
“E’ la prima partita di quelle più importanti, ma non farei un ragionamento a 3 gare, penso a partita dopo partita, penso solo al Lecce e di quella dopo non so niente”.
Gli infortunati?
“Ci sarà Sverko, ha fatto gran parte degli allenamenti in questa settimana. Haps ha avuto qualche problemino poi risolto. Duncan è quello più in dubbio. Anche Schingtienne non sarà della gara, cercheremo di recuperarlo, ma domani sarà l’ultimo test. 50% a testa di farcela come possibilità”.
E’ la volta di Gytkjaer dall’inizio? Anche se avete ormai un 11 quasi definito?
“Non dirò mai la formazione, ma non c’è un undici ideale, c’è una squadra ideale, pensando anche a quelli che sono fuori. Tutti diventano importanti in questo momento della stagione e tutti devono ricordarlo”.
I fischi come li ha presi Fila?
“Fanno parte del gioco, li ho presi anche io quando giocavo. Non parlando bene la lingua, non conoscendo bene l’ambiente, non lo aiutiamo se dovessi dare un piccolo consiglio ai tifosi, ma ognuno è libero di fare ciò che vuole ovviamente. Spero “.
Stankovic e Svoboda è possibile rivederli prima della fine del campionato?
“Più Stankovic che Svodoba, che è improbabile. Stankovic ha cominciato a lavorare anche se non con noi”.
Si aspetta un Venezia spavaldo?
“Equilibrato, coraggio non significa solo essere aggressivi, ma anche cercare la giocata, il tiro, tante cose. Coraggio significa essere convinti”.
Serie A
Atalanta, finalmente si rivede il vero De Ketelaere

L’Atalanta vince in casa del Monza e consolida il terzo posto. Protagonista assoluto della sfida, Charles De Ketelaere, autore di una doppietta.
L’Atalanta travolge il Monza con un netto 0-4 in trasferta e compie un altro passo importante, probabilmente decisivo, verso la qualificazione in Champions League. Un successo che, almeno sulla carta, poteva sembrare scontato, ma che in realtà non lo era affatto, viste le tante frenate che la Dea ha vissuto in questi mesi contro avversari, sulla carta, inferiori.
A fugare ogni dubbio ci ha pensato Charles De Ketelaere, protagonista assoluto con una doppietta che ha aperto e indirizzato la gara. Il belga ha finalmente interrotto un digiuno che durava da 16 partite in campionato, più precisamente dalla doppietta contro l’Empoli del 22 dicembre.
Dopo quattro panchine consecutive e uno stop per infortunio, Gasperini ieri lo ha rilanciato dal primo minuto e lui ha risposto con qualità e gol.

Atalanta BC supporters during soccer season 2019/20 symbolic images – Photo credit Fabrizio Carabelli /LM
Atalanta, De Ketelaere punto fermo per il futuro
Dopo mesi di anonimato, De Ketelaere ha messo in mostra tutto il suo repertorio: movimenti intelligenti, pulizia nel palleggio e un ottimo fiuto del gol. La sua prestazione è stata tra le più convincenti della stagione, e se il suo stato di forma resterà quello visto contro il Monza, sarà difficile tenerlo fuori nelle ultime tre gare. La Dea affronterà Roma, Parma e Genoa per blindare il terzo posto, e avere un De Ketelaere così può fare la differenza.
Dopo mesi altalenanti, il belga è tornato a essere una risorsa fondamentale per l’Atalanta e uno di quei profili su cui costruire il futuro, indipendentemente da chi sarà l’allenatore nella prossima stagione.
Serie A
Roma, con questo Svilar la Champions può diventare realtà

La Roma supera anche la Fiorentina e ottiene tre punti fondamentali nella rincorsa Champions. Protagonista del match, ancora una volta, Mile Svilar.
La Roma ottiene un’importantissima vittoria nello scontro diretto contro la Fiorentina e raggiunge il quarto posto a pari punti con Juventus e Lazio. Un traguardo impensabile fino a pochi mesi fa, che certifica l’enorme lavoro fatto da Ranieri in panchina.
I giallorossi sono compatti, organizzati e soprattutto vivi nella corsa Champions. Quella di ieri è stata una gara dura e combattuta, dove a spostare gli equilibri non è stato solo il gol, ma anche chi ha saputo evitarli.

MILE SVILAR SALVA IL RISULTATO PARANDO UN TIRO DI MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, Svilar para tutto e si prende la scena
A rubare la scena, infatti, è stato ancora una volta Mile Svilar, in assoluto il migliore in campo. Il portiere serbo ha blindato la porta con almeno cinque parate decisive, confermandosi uno degli uomini chiave di questa squadra. Lo dimostrano anche gli applausi, con i tifosi che, dopo l’ennesimo intervento decisivo su Kean, gli hanno anche dedicato un coro.
Con la gara di ieri sono 15 i clean sheet stagionali, un dato che lo porta in vetta tra i portieri della Serie A insieme a Meret. Svilar ha giocato tutte le 35 partite di campionato, come solo Falcone finora. Numeri da top assoluto, che lo rendono uno dei migliori, se non il migliore, di tutto il campionato.

MILE SVILAR GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il rinnovo deve essere una priorità
Alla luce di queste prestazioni, la priorità della dirigenza deve essere il rinnovo del classe ’99. Se si vuole dare il via a un progetto importante, bisogna partire dalle certezze. E Svilar è una certezza assoluta: giovane, continuo, decisivo.
Non si può pensare di costruire una Roma ambiziosa senza blindare chi sta facendo la differenza ogni settimana. Il portiere serbo deve essere uno dei pilastri su cui costruire il futuro.
Serie A
Juventus, Yildiz manca come l’aria: attacco senza idee

La Juventus ottiene un prezioso pareggio in casa del Bologna e conserva il quarto posto. Senza Yildiz, però, emerge tutta la povertà tecnica dei bianconeri.
La Juventus esce dal Dall’Ara con un pareggio che, nonostante i due gol annullati e una prestazione tutt’altro che brillante, vale oro. L’1-1 finale permette ai bianconeri di conservare il quarto posto, seppur a pari punti con Roma e Lazio, ma con il vantaggio di avere ancora il destino nelle proprie mani.
Una consolazione importante, in vista della sfida decisiva in casa della Lazio della prossima settimana. Anche all’Olimpico, però, Tudor dovrà fare a meno di Kenan Yildiz, che sconterà la seconda e ultima giornata di squalifica dopo l’espulsione contro il Monza.
Un’assenza pesantissima per una squadra che, anche ieri, è apparsa povera di idee e qualità, soprattutto nella trequarti offensiva.

RANDAL KOLO MUANI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, centrocampo e attacco senza fantasia
Contro il Bologna si è vista una gara intensa e a tratti piacevole, ma basata più su fisicità e nervi che sulla tecnica. Dopo il vantaggio firmato da Thuram, il migliore tra i bianconeri, la squadra ha faticato a costruire e a gestire la pressione rossoblù.
Le uscite palla al piede sono state imprecise, l’attacco formato da Nico Gonzalez e Kolo Muani ha inciso poco, e Locatelli, McKennie e Weah hanno garantito corsa ma pochissimo peso offensivo.
Senza Yildiz, la Vecchia Signora sembra perdere l’unico elemento capace di accendere la manovra con fantasia e qualità.
La Champions rimane ancora ampiamente a portata, ma contro la Lazio servirà un’altra prova di carattere. In estate, poi, sarà il momento delle scelte: servono qualità e idee chiare per ripartire davvero.
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