Serie A
Le pagelle di Cagliari-Inter
Termina 1-2 Cagliari – Inter. Partita sofferta per i nerazzurri che grazie a Lautaro e Lukaku si ritrovano a punteggio pieno. I sardi, nonostante un buon match, falliscono alla prima in casa nonostante il gol di Joao Pedro.
Pagelle Inter
Handanovic 6 Raramente chiamato in causa ; sul gol invece non può nulla.
D’Ambrosio 5 Joao Pedro, non un gigante, segna di testa all’ Inter e la colpa è sua. Insufficienza dopo la prova contro il Lecce dove era risultato il migliore dei tre
Ranocchia 6,5 Uno dei migliori ‘acquisti’ di Conte. Seconda partita stagionale per il centrale italiano che non fa rimpiangere De Vrij.
Skriniar 6 Ancora non a proprio agio nella difesa a 3, ma fa sportellate con tutto e tutti.
Candreva 5,5 Prestazione no per il laterale romano: poco incisivo nella trequarti avversaria e cala con il passare dei minuti. Giustamente sostituito da Godin 6,5 allenatore in panchina e in campo. Esordisce in maglia nerazzurra e porta tutta la sua garra necessaria per portare i 3 punti a casa.
Vecino 5 Impalpabile. Non contribuisce né alla fase offensiva che difensiva. Molle sui contrasti, sostituito da Barella 6 il gioellino di casa entra con il suo solito agonismo e contribuisce alla vittoria.
Brozovic 6 Mezzo voto in meno per non aver contrastato Nandez nell’ azione del gol ma tutte le azioni passano per i suoi piedi.
Sensi 7,5 ad oggi, il miglior acquisto del mercato nerazzurro. Arrivato in sordina, sta stupendo tutti. Assist, traversa su punizione e rigore procurato con una giocata all’ Iniesta. Serve altro?
Asamoah 6,5 Un treno sulla fascia. Segue tutti i comandi dell’allenatore.
Lautaro 6,5 Pecca di imprecisione ma su batte su tutti i palloni e segna la rete del momentaneo vantaggio (anche grazie a Cerri)
Lukaku 6,5 Leggermente peggio rispetto alla prima giornata per il gol mangiato nel finale, ma é sua la firma del 2 a 1. Non si fa influenzare dai cori razzisti.
Conte 6,5 L’ inter questa volta vince ma non convince come contro il Lecce. L’ anno scorso però queste partite portavano in dote massimo 1 punto : ieri invece bottino pieno e non si può non vedere la mano dell’ allenatore.
Pagelle Cagliari
Olsen 6 Incolpevole sui gol.
Pisacane 5 Si batte bene su tutti i palloni ma pesa troppo il fallo decisivo per il rigore.(Castro 5,5. Buttato nella mischia per risolvere la partita, non si distingue per nessuna giocata.)
Ceppitelli 6,5 Guida la difesa senza sbavature.
Klavan 6,5 Mette tutta la sua esperienza per arginare Lukaku.
Nandez 6,5 Una furia specie nell’azione del gol dove sforna un assist perfetto per Joao Pedro. Bel colpo per il Cagliari
Rog 6 Partecipa ad entrambe le fasi ma gli manca il guizzo.
Nainggolan 6,5 Ha voglia di rivincita e si vede. Lotta su tutti i palloni e comanda il centrocampo rossoblu.(Cigarini s.v.troppi pochi minuti per incidere.)
Ionita 5 Fa gara con Vecino per chi si fa vedere meno.
Pellegrini 5,5 Impiega troppo tempo a prendere le misure nel centrocampo a 5.Nessuna delle sue scorribande sulla fascia da segnalare.
Joao Pedro 6,5 La mancanza di Pavoletti si sente e lui ci prova in ogni modo. Scarso feeling con Cerri, capisce che spetta a lui far gol e lo fa nel modo più ‘pavoloso’ possibile: di testa.
Cerri 4. Completamente assente. Si fa vedere in una sola azione. Quella del gol dell’ Inter. Giustamente sostituito dal neo cagliaritano Simeone 5,5 Appena arrivato, non brilla. Dovrà entrare prima possibile nei meccanismi.
Maran 6,5 Gioca speculare a Conte e cerca di fare almeno un punto grazie a pressing e intensità. Non gli riesce, ma questo Cagliari darà battaglia.
Serie A
Parma, Bernabé sotto i riflettori di DAZN
Nello speciale DAZN My Skills l’ultimo ospite è un giocatore del Parma: Adrian Bernabé Garcia. Ecco che cosa ha detto nel corso della puntata.
L’ultimo protagonista della “rubrica” My Skills di DAZN è un nome importante del Parma: quello dell’attaccante Adrian Bernabé Garcia.
Il giocatore, che milita anche nella Spagna Under 21, ha fatto la gavetta nelle giovanili del Barcellona, poi del Manchester City e, infine, è approdato alla squadra neopromossa in Serie A.
Ai microfoni di DAZN ha raccontato i suoi esordi di carriera e la sua permanenza al club emiliano.
DAZN, My Skills: la testimonianza di Adrian Bernabé Garcia del Parma
Gli inizi al Manchester City
“Per me è stato fondamentale, una persona che mi ha insegnato tanto, sono stato due anni con lui in prima squadra: a ogni allenamento ho appreso qualcosa di nuovo. Per Guardiola la cosa più importante è la posizione, come ti metti in campo, il modo in cui metti il corpo per ricevere la palla.
È stato bellissimo, vedevo tutti i giocatori del City in tv fino a due mesi prima e poi all’improvviso mi allenavo con loro. Avevo un grande rapporto con Cancelo e anche con Aguero. Ricordo quando ho dovuto cantare davanti a tutti nel rito di ingresso nel gruppo: ho cantato Three Little Birds, mamma mia, male male! (ride)”.
Il problema cardiaco
“Ho avuto paura di smettere, è stata una cosa improvvisa, successa da un giorno all’altro. Non sapevo come gestire la cosa perché non è semplice, senza dubbio è stato uno dei momenti più difficili, non solo della mia carriera ma della mia vita in generale. Quando stai fuori per un motivo di salute come questo, ti rendi conto delle cose veramente importanti della vita: quando sono tornato, ho dato il giusto peso alle cose”.
Sull’esperienza al Parma
“Il Parma per me è molto importante. È un club, una città, che mi ha accolto bene, qui tutti mi sono sempre stati molto vicini anche in quel momento di grande difficoltà che ho avuto: il Parma e Parma sono molto importanti nella mia vita. Della grande storia del club, io ho sempre guardato Zola. Mi dicono anche che gli assomiglio esteticamente!
Non ho potuto vederlo tanto dal vivo ma so quello che ha fatto qui e al Chelsea, sono uno di quelli che ama tanto vedere video su YouTube. Ho un grande rapporto con Bonny e Man, sono diventati come dei fratelli per me e in campo questa affinità si vede: ci aiuta tanto in partita”.
Su come affrontare il campo
“Il mister mi chiede di giocare più basso, mi piace perché posso costruire l’azione. Ma significa che devo crescere fisicamente e sull’aspetto difensivo. Mi piace prendermi dei rischi, sentire la pressione, a volte gioco dei palloni che so che possono fare impazzire i tifosi e l’allenatore: il rischio mi piace.
Sono arrivato fin qui grazie a questo e non devo perdere questa caratteristica, la paura è la peggior cosa che possa avere un calciatore: devo divertirmi. Il mio dribbling preferito? La croqueta, quella di Iniesta. Non è troppo appariscente ma molto efficace”.
Serie A
Flop Dallinga, l’olandese che non vola più
Thjis Dallinga sta diventando sempre più un mistero: dove è finito il bomber che segnava a raffica al Tolosa?
Per il momento l’unica definizione che si può dare di Dallinga è quella di un flop fragoroso.
Una valutazione di mercato clamorosamente sbagliata se il trend dell’attaccante olandese sarà questo: costato 15 milioni di euro in estate, dopo che Sartori ha vagliato vari profili per il dopo Zirkzee, il curriculum segna ancora zeo reti in 8 presenze ufficiali con la maglia rossoblu tra Serie A e Champions League.
Come riporta oggi il Corriere di Bologna, nella sfida di Birmingham contro l’Aston Villa sono arrivati i primi veri due tiri in porta dell’attaccante voluto da Sartori. Nelle 5 apparizioni in Serie A non aveva prodotto neanche quelli…
La crisi di Dallinga in questo primo scorcio di stagione affonda nel mancato ambientamento alla nuova realtà, la sensazione è che sia ancora un corpo estraneo alla squadra.
Dallinga rischia di diventare la punta dell’iceberg di un mercato estivo fatto all’insegna del rischio, dell’azzardo.
I proventi arrivati anche dall’ingresso in Europa, anzichè essere stati utilizzati per aggredire profili con esperienza, sono stati utilizzati per profili futuribili ma che ora non stanno dando risposte positive in Serie A e in Champions, dove naturalmente il livello è molto alto per questo Bologna.
Serie A
Milan, problemi per Fonseca: due assenze contro il Napoli
Milan, brutte notizie per i rossoneri: il rinvio del match contro il Bologna comporterà la rinuncia a due giocatori espulsi in precedenza.
L’anticipo della nona giornata di sabato del campionato di Serie A non si giocherà causa maltempo.
Questo significa che Theo Hernandez e Tijjani Reijnders dovranno scontare la giornata di squalifica saltando la sfida contro il Napoli.
Milan due reparti in difficoltà
Dunque difesa e centrocampo in crisi per la squadra rossonera.
Theo Hernandez era stato espulso contro la Fiorentina, mentre Tijjani Reijnders aveva rimediato la sanzione nel match contro l’Udinese.
Avrebbero scontato la squalifica questo sabato contro il Bologna.
Ma il rinvio a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ha cambiato le loro sorti.
Chi andrà al loro posto
In difesa potrebbe essere schierato Filippo Terracciano.
Per il centrocampo più probabili Ruben Loftus-Cheek o Yunus Musah.
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