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Milan, riviste le cifre per Maignan: ora tocca a lui decidere
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4 settimane fail
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Mauro Vigna
Milan, andremo qui di seguito a fare chiarezza e ad aggiornare sulla situazione Mike Maignan alla luce delle ultime notizie ricevute.
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Novità in merito al rinnovo di Mike Maignan. Che il portiere voglia rimanere al Milan non vi sono dubbi ed infatti il motivo del contendere non era certo questo.
Tuttavia un mese fa qualcosa si era bloccato. Sembrava infatti tutto pronto per la fumata bianca, l’entourage del francese aveva raggiunto un accordo con la dirigenza rossonera, ma all’ultimo le parti si erano allontanate più che altro per volontà del club meneghino. Tanto che lo stesso Maignan non aveva preso bene tale comportamento. Che possa essere stato questo il motivo di qualche suo sfarfallio in campo non ci è dato a sapere con certezza, ma il dubbio rimane.
Milan, le cifre della bozza di contratto
Ebbene, alla luce di questi fatti, il Milan è pronto a rinnovare il contratto del portiere francese con una correzione al ribasso del nuovo ingaggio. La proposta è infatti quella di un rinnovo fino al 30 giugno 2028 con un’opzione per l’anno successivo ad una cifra intorno ai 4,5 milioni di euro. Ricordiamo che attualmente Maignan percepisce 2,8 milioni e il contratto scadrà al 30 giugno 2026.
Le parti si incontreranno a breve per definire, ma filtra un cauto ottimismo. Maignan ha infatti più volte dichiarato che la questione rinnovo in questo momento non è prioritaria, tuttavia sappiamo che non è così e un’intesa col club porterebbe una maggiore serenità.

È ufficiale: il Club León non prenderà parte al prossimo Mondiale per Club 2025. Il TAS di Losanna ha respinto il ricorso presentato dal club messicano.
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Club León escluso
L’esclusione del Club León dal Mondiale per Club è quindi effettiva. Questo conferma quanto detto dalla Federazione Internazionale per violazione delle norme sulla multiproprietà. Una sentenza che mette fine a mesi di attesa e incertezza. E in aggiunta apre le porte a uno scontro diretto tra due club nordamericani per conquistare l’ultimo slot disponibile.
Il caso nasce a marzo, quando la Commissione di Appello della FIFA aveva escluso sia il León che il Pachuca dalla competizione. Entrambi i club appartengono al Gruppo Pachuca. Il regolamento vieta la presenza di più squadre della stessa proprietà in un torneo FIFA. Un principio chiaro, quello dell’articolo 10.1, che tutela l’integrità della competizione.
Per il Mondiale per Club: sarà sfida tra LAFC e Club América
Nonostante i ricorsi discussi lo scorso 5 maggio davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport, il verdetto è stato netto. Il collegio arbitrale – composto da Roberto Moreno, Massimo Coccia e Daniel Cravo Souza – ha confermato quanto già deciso dalla FIFA. Il Club León resta fuori. Il Pachuca, invece, potrà prendere parte al torneo in quanto miglior classificato tra i due.
E ora? La FIFA è pronta a rimpiazzare il León con una nuova squadra. Non ci sarà una semplice nomina, ma un vero e proprio spareggio. Il Los Angeles FC, finalista della Concacaf Champions League 2023, e il Club América, miglior squadra del ranking FIFA per club della regione. I due club si sfideranno in un playoff che deciderà chi parteciperà al nuovo format del torneo.
Il Mondiale per Club 2025, in programma negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio, vedrà coinvolte 32 squadre da tutto il mondo. L’Italia sarà rappresentata da Inter e Juventus. Ma intanto, in attesa dell’annuncio ufficiale, occhi puntati su questo inedito duello nordamericano. Solo una andrà negli USA.
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Roma, Dybala: “L’infortunio ai Mondiali fu davvero tosto. Pinto voleva darmi la 10 della Roma. Arabia? Dico questo…”
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45 minuti fail
06/05/2025
Paulo Dybala è stato intervistato in esclusiva Sport Illustrated dove ha discusso del suo infortunio e di alcuni retroscena circa il suo approdo alla Roma.
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A seguire l’intervista completa di Dybala
Roma, le parole di Dybala
Sulla finale dei Mondiali:
“Sapevo che Scaloni mi aveva mandato in campo solo per calciare il rigore. La pressione era immensa, perché o sei un eroe o un cattivo e se sbagli, tutti ti ricorderanno per aver giocato due minuti e aver sbagliato il rigore”.
Sull’infortunio:
“Ero alle prese con un infortunio e mi mancavano cinque partite. Non volevo sprecare un solo giorno senza poter recuperare. Così, quando ho saputo l’entità del mio infortunio, ho parlato con le persone che lavoravano con me. Abbiamo formato un gruppo e ci siamo detti che dovevamo trovare un modo per recuperare il più velocemente possibile. Intendo quali macchinari andavano utilizzati usare, che dieta seguire? Abbiamo lavorato su tutto. Dormivo con un macchinario per essere pronto e ne avevo quattro a casa. Li usavo quotidianamente. Ci stavamo allenando negli Emirati Arabi Uniti e ricordo che l’allenatore fece un discorso dicendo che avrebbe personalmente informato tre giocatori che non sarebbero stati inclusi nella lista finale perché avrebbe dovuto prendere solo 26 giocatori. Quando quel discorso finì, sapevo che avrei potuto essere uno di quei tre. Ero nervoso, pensavo di non essere all’altezza. Poi, l’ho visto camminare verso di me e ho pensato: “Sono fuori”. Ma lui è venuto da me e mi ha detto: “Allenati con calma, tu resti”. Credo di aver perso due o tre chili in quel momento. È stata una gioia personale immensa perché ho sentito che tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per un mese – essendo stato meticoloso in ogni piccolo dettaglio – erano stati ricompensati. Sapevo quanto fosse alta la posta in gioco ed eravamo tutti convinti al 100% di poter vincere la Coppa del Mondo”.

L’URLO DI DOLORE DI PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sulla partita contro il Messico ai Mondiali.
“Vincere contro il Messico è stato uno dei momenti più importanti che ci ha dato una spinta di fiducia. Quando Leo ha segnato, e poi Enzo ha chiuso la partita, sapevamo che ci saremmo qualificati perché eravamo sicuri di vincere contro la Polonia. Il calcio è pazzesco, perché anche ai Mondiali in Russia ho fatto la mia prima apparizione contro la Croazia. Quella partita fu diversa perché eravamo sotto 2-0, mentre questa volta eravamo in vantaggio e mi sono divertito un sacco. Quando sei lì e vedi che non c’è stata nessuna partita, pensi solo: questa è nostra”.
Sulla chiamata di José Mourinho:
“In quel momento mi sentivo davvero strano: l’incertezza di non sapere dove avrei giocato, cosa sarebbe successo o se avrei dovuto lasciare l’Italia, che è praticamente diventata casa mia. Sono qui da 12 o 13 anni ormai e, onestamente, probabilmente conosco l’Italia meglio dell’Argentina a questo punto. Ricordo che all’epoca volevo aspettare un po’, prendermi una pausa. Ero a Torino, a casa. Un giorno, uno dei miei procuratori venne da me e mi disse che Mourinho voleva parlarmi. Certo, Mourinho è speciale: è un allenatore che ha vinto tutto, una persona unica. Non potevo ignorare la sua chiamata. Ma sapevo che mi avrebbe convinto, ed è per questo che ho voluto aspettare. La prima volta abbiamo solo avuto una bella chiacchierata, è stata una lunga conversazione, ma non ha fatto pressione per ottenere una risposta immediata. Ma il giorno dopo voleva richiamarmi, così gli ho detto di darmi qualche ora per parlare con la mia famiglia e mia moglie. Ho parlato con loro e con la mia squadra e, una volta presa la decisione di unirmi alla Roma, gli ho mandato un messaggio dicendogli: ‘A presto’. E con quello abbiamo concluso l’affare”.
Poi il retroscena su Tiago Pinto:
“Poi ci siamo incontrati con Tiago Pinto nell’ufficio che avevamo a Torino. Si è presentato con la maglia numero dieci. Totti è stato il numero dieci della Roma ed è stato amatissimo dalla gente. Per quello che rappresenta per questa città. ovviamente ho pensato non fosse il momento adatto per fare una cosa del genere. Nessuno l’ha indossata dopo di lui. Ero appena arrivato e nonostante venissi da un club come la Juventus dove indossavo quel numero, risposi a Pinto: ‘Tiago grazie, è un onore per me, ma per rispetto preferisco indossare il numero 21′”.
Sulla presentazione al Colosseo Quadrato:
“Prima di uscire potevo vedere la situazione da dentro ed è stata una delle poche volte nella mia vita in cui le gambe mi tremavano un po’. Vivere quello, ok, giochiamo a calcio davanti a 50.000 o 60.000 persone, ed è normale. Ma loro vengono per vedere uno spettacolo, per vedere la partita, siamo 22 in campo, con gli allenatori, tutto lo spettacolo. Ma in quel momento, la folla era lì solo per me. Non mi aspettavo un’accoglienza del genere, non avevo mai visto una cosa del genere. I tifosi mi hanno davvero sorpreso. È stato qualcosa di bellissimo, un momento unico nella mia vita e nella mia carriera. E in quel momento, ho capito che avrei dovuto lavorare il doppio per restituire tutto l’amore che mi avevano dimostrato quel giorno”.

Sampdoria-Genoa: Da rossoblu a blucerchiato, nuovo colpo Samp in vista del mercato estivo. Con un passato anche al Milan. Ecco di chi si tratta:
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Da rossoblù a blucerchiato: questo potrebbe essere il destino di Junior Messias. Dopo aver trascorso gli ultimi due anni sull’una delle due sponde di Genova, l’esterno offensivo brasiliano potrebbe cambiare gradinata una volta riaperto il calciomercato, passando così dalla parte del Grifone a quella della Gradinata Sud.
Stando ai vari rumors, mentre la squadra lotta con ogni mezzo possibile per evitare una storica retrocessione, la dirigenza ha già iniziato a pianificare il futuro. Il tutto senza però distogliere l’attenzione dalla delicata situazione attuale della Doria, che — come ampiamente pronosticabile — farà di tutto per evitare che una simile stagione possa ripetersi.
È notizia delle ultime ore che proprio la dirigenza blucerchiata sarebbe sulle tracce dell’ex Milan Junior Messias. Un esterno tecnico, dotato di grande esperienza anche a livello internazionale, che rappresenta un profilo interessante per una squadra in cerca di rinforzi.
Reduce da una stagione trascorsa ai box e animato da una forte voglia di riscatto, oltre al fatto che attualmente si trova in scadenza di contratto, l’esterno brasiliano — con un passato anche al Crotone — si candida come profilo ideale per rilanciare le speranze di promozione della Sampdoria.

Milan’s Junior Messias portrait during friendly football match LR Vicenza vs AC Milan at the Romeo Menti stadium in Vicenza, Italy, August 06, 2022 – Credit: Ettore Griffoni
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