Serie A
Fiorentina, Di Gennaro: “Ho visto una squadra spenta, Zaniolo non si è inserito”

Antonio Di Gennaro, ex calciatore viola, non ha apprezzato la prestazione della Fiorentina contro il Parma e ritiene che Nicolò Zaniolo non si sia ambientato.
La Fiorentina pone fine alla striscia di 4 vittorie consecutive in casa tra campionato e Conference League e pareggia 0-0 contro il Parma. Un mezzo passo falso che ha impedito di guadagnare terreno prezioso sulle romane, le quali si sono sfidate nel derby, e sul Bologna, sconfitto in casa dell’Atalanta. Per di più la Juventus quarta in classifica ha allungato a +6. Ora per la Viola il ritorno dei quarti di Conference con il Celje e poi la trasferta di Cagliari.

NICOLO’ ZANIOLO AL TIRO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Fiorentina, le parole di Di Gennaro dopo lo 0-0 col Parma
Intervenuto a Radio Firenze Viola, l’ex calciatore della Fiorentina Antonio Di Gennaro ha criticato la prestazione della squadra, bloccata sul pareggio dal Parma. Di seguito le sue parole.
Cosa non ha funzionato
“C’è questa difficoltà che si ripete contro squadre che non ti fanno fare la partita. Il Parma si è chiuso bene ma poi è ripartito con pericolosità e forse meritava qualcosa in più. A livello tattico forse si poteva gestire in modo diverso. Ieri qualche lacuna si è vista, non so se è stanchezza fisica o psicologica, penso a Fagioli, che ha fatto la peggior prestazione da quando è a Firenze. Non so se per lui conta anche quanto si è detto negli scorsi giorni, spero di no perché è un ragazzo che ha già pagato per le sue colpe“.
Una squadra poco brillante
“In generale ho visto una Fiorentina spenta, tutti tranne De Gea e Dodo. Sull’occasione di Kean dico che non era facile, perché la palla gli è rimasta un po’ dietro, non è un grosso gol sbagliato“.
Su Zaniolo
“Per quanto riguarda il mancato ingresso di Zaniolo, credo che questo certifichi il fatto che il ragazzo non si è integrato, mentalmente non è dentro a questa squadra. Poi per le doti che ha non gli manca nulla per giocare a questi livelli e in Nazionale, se questo non avviene la colpa è sua. Peccato perché poi non c’è alternativa a Kean se Zaniolo non carbura“.
Il ruolo di Folorunsho
“Lasciatemi dire che Folorunsho terzino secondo me non mi convince, è un po’ troppo forzato. Capisco se c’è un’emergenza ma nel finale di ieri non l’avrei messo lì. Questo è un nuovo ruolo per lui“.
Serie A
Juventus, il futuro di Tudor è in bilico: la Champions potrebbe non bastare

Tre giornate al termine e lo scontro diretto con la Lazio alle porte: la Juventus spera nella Champions per programmare il futuro.
La Juventus sta già pensando alla prossima stagione, ma prima dovrà affrontare tre giornate decisive per blindare un posto nella prossima Champions League, indispensabile per il progetto bianconero. Il primo banco di prova sarà sabato sera all’Olimpico contro la Lazio, in uno scontro diretto che pesa tantissimo anche sulle valutazioni legate alla panchina.
In caso di qualificazione alla massima competizione europea, scatterebbe infatti il rinnovo automatico per Igor Tudor. Una clausola contrattuale che, però, non garantisce la permanenza del tecnico croato, il cui nome, a quanto pare, non scalda particolarmente la dirigenza bianconera.

IGOR TUDOR CARICA KENAN YILDIZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, dubbi su Tudor con Conte e Mancini sullo sfondo
Tudor è consapevole di questa situazione e al momento resta focalizzato solo sull’obiettivo Champions, con ogni discorso rimandato al termine della stagione.
Ma intanto, in casa Juventus, si valutano altri scenari. Cristiano Giuntoli preferirebbe un altro profilo per guidare il nuovo progetto tecnico, mentre John Elkann non ha mai nascosto il desiderio di riportare Antonio Conte a Torino.
Non è da escludere nemmeno un ritorno di fiamma per Roberto Mancini, presente al Dall’Ara per Bologna–Juventus e già vicino ai bianconeri dopo l’esonero di Thiago Motta. La priorità resta il campo, ma l’estate si preannuncia bollente, con una rivoluzione che potrebbe
toccare, di nuovo, la panchina
Serie A
Napoli, accadde oggi: la prima post-Scudetto con Spalletti

Oggi, 2 anni fa, il Napoli ospitava la Fiorentina per la 34° giornata della Serie A 2022/23. La prima da Campione d’Italia per la squadra di Spalletti
Il 7 maggio 2023 è una data particolare: è il giorno della prima partita degli azzurri da Campioni d’Italia. Uno Scudetto che mancava da ben 33 anni, ma l’attesa è finalmente finita.
La prima partita post-Scudetto vede una Fiorentina in lotta per l’Europa (ed anche in semifinale di Conference League) fare visita alla banda Spalletti. L’obiettivo è quello di provare a rovinare la festa Partenopea.
Napoli-Fiorentina, 7 maggio 2023

LUCIANO SPALLETTI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sono 55.000 i tifosi Partenopei al Maradona per festeggiare lo Scudetto appena conquistato: emozioni che non si provavano da anni. Tuttavia, la squadra di Spalletti vorrebbe provare a vincere, visto che la vittoria interna manca da quasi due mesi.
Nel primo tempo sono gli ospiti a creare più palle gol, con Jovic che va vicino diverse volte a sbloccare la gara. La squadra di Spalletti prova a rispondere, senza però creare particolari pericoli a Terraciano. Il primo tempo rimane dunque sullo 0-0, con la squadra di Italiano che sembra essere più in partita.
La squadra Partenopea entra bene nella ripresa ed ottiene subito un rigore: ma Osimhen si fa parare il rigore da Terraciano (48’). La partita prosegue a ritmi abbastanza lenti senza particolari occasioni per le due squadre.
Ma poco prima dell’ultimo quarto d’ora, arriva un altro rigore per i padroni di casa: dal dischetto, ci riprova Osimhen e questa volta Terraciano viene battuto, 1-0 (74’).
La Fiorentina prova a reagire e sfiora il pareggio con Nico Gonzalez e Kouamè, ma il risultato non cambia. La partita finisce dunque 1-0, e i Partenopei possono dar via alla loro festa Scudetto.
Serie A
Lazio, Fabiani: “Tudor? E’ voluto andare via lui. Non vendiamo i big alle italiane”

Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, si esprime sul ritorno di Tudor da avversario a Roma e fa il punto sul mercato.

IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA LAZIO ANGELO MARIANO FABIANI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, le parole di Fabiani
Tudor torna a Roma da avversario: fra presente e passato
In una recente intervista a La Stampa, Fabiani ha parlato apertamente del futuro della Lazio e delle dinamiche interne al club. Ha sottolineato come Tudor, in corsa, sia in grado di fare la differenza e ha confermato che è stato Igor a decidere di lasciare la squadra. Fabiani ha fornito rassicurazioni ai tifosi, affermando che giocatori chiave come Isaksen, Rovella, Guendouzi, Zaccagni e Gigot non si muoveranno da Roma al 99,9%.
Sorprese nel campionato: il punto di vista su Milan e Lazio
Fabiani ha anche condiviso la sua opinione sul campionato in corso, definendolo ricco di sorprese. Ha elogiato il Milan come la squadra più forte nei singoli giocatori, pur riconoscendo che attualmente si trova indietro in classifica. Queste osservazioni offrono un’interessante prospettiva sullo stato attuale delle competizioni in Serie A e sulla strategia di mercato della Lazio.
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Fonte: l’account X di Schira
#Fabiani a LaStampa: “#Tudor in corsa fa la differenza, fu Igor a decidere di andare via dalla #Lazio. Al 99,9% #Isaksen, #Rovella, #Guendouzi, #Zaccagni e #Gigot non si muovono da Roma. Campionato di sorprese: il #Milan è la squadra più forte nei singoli, eppure sta indietro…” pic.twitter.com/F30R0waWAF
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 7, 2025
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