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Milan: i conti non tornano
Dal titolo potrebbe sembrare un articolo basato su dati di bilancio, ma non è così, voglio parlare di calcio, di quello giocato sul manto erboso, per i numeri lascio l’onore e l’onere ai dirigenti, di cui certo il Milan è ben provvisto. Qualcosa non mi torna, i rossoneri sul campo stanno dando meno di quello che potrebbero, è evidente essendo ad un punto dal Genoa e dalla zona retrocessione, ma voglio arrivare ancora più in lá insinuando una preoccupazione che mi turba il sonno e su cui vorrei fortemente sbagliare. A seguito del mio ragionamento non mi sono stupito del fatto che capitan Romagnoli si sia fatto voce degli umori dello spogliatoio per parlare con la dirigenza invocando il ritorno di Gattuso. Bando alle ciance, svelo la mia preoccupazione, ossia che la squadra stia remando contro il tecnico abruzzese al fine di portarlo alle dimissioni o all’esonero, una sorta di ammutinamento con tutte le carte in regola. Particolarmente macchinoso e contorto il mio ragionamento, ma non scevro da precedenti illustri. Trovo incomprensibile il comportamento in campo dei giocatori, che campioni non sono per carità, ma non sono giustificati se camminano senza voglia e senza idee. Trovo inconcepibile che ragazzi under 25 non sputino polmoni in campo e preferiscano dosare le forze in attesa di chissà cosa o per quale motivo. Perché è proprio questo il punto, al di lá dei movimenti, al di là degli schemi che possono o meno essere assimilati, al di là di tutto, l’organico rossonero è composto da giovani uniti dalla voglia di mettersi in mostra accomunati da un progetto ambizioso, o almeno così dovrebbe sulla carta essere. Voglio escludere che Giampaolo non dia loro le giuste motivazioni, non ci credo. Qualcuno sta remando contro, i giocatori sembrano confusi, soprattutto disattenti e poco convinti, non è normale nè accettabile se si protrae la situazione per diverse giornate. Serve a mio parere un mirato intervento societario, del tipo “l’allenatore l’ho scelto io, chi non lo segue se la vedrà con me”, di berlusconiana memoria ai tempi di Sacchi, sappiamo poi come finì. Ora, senza paragonare due epoche e due organici del tutto diversi, mi auguro che innanzitutto le preoccupazioni siano infondate e soprattutto si possa arrivare alla fine di questo periodo nero, non lo meritano i tifosi e non lo merita la storia di questo glorioso club.
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Manchester United, dopo Ferguson addio a un’altra leggenda
Il Manchester United ha rimosso Wayne Rooney dal ruolo di ambasciatore del club. A un mese di distanza si ripete quanto già avvenuto con Sir Alex Ferguson.
Le prestazioni sul campo sono in crescita, con 3 vittorie e un pareggio nelle ultime 4 partite sotto la guida ad interim di Ruud van Nistelrooy, in attesa dell’esordio da allenatore di Ruben Amorim. Fuori dal campo però le decisioni prese dal Manchester United sono alquanto discutibili.
Rooney non sarà più l’ambasciatore del Manchester United
Lo scorso 15 ottobre il Manchester United aveva rescisso il contratto da ambasciatore di Sir Alex Ferguson, storico allenatore del club tra il 1986 e il 2013 e vincitore, tra le altre di: 2 Champions League; 13 Premier League; 5 FA Cup. Ferguson è stato il tecnico più vincente della storia del club e uno dei più vincenti in assoluto, e ricopriva l’incarico da quando si era ritirato da allenatore.
Neanche il tempo di digerire questa controversa decisione verso una leggenda del calcio che, a un mese esatto di distanza, i Red Devils ne hanno combinata un’altra: anche Wayne Rooney infatti verrà scaricato dal ruolo di ambasciatore. Lo riporta la stampa inglese, secondo cui la decisione era stata presa ancor prima che Jim Ratcliffe, proprietario di INEOS, acquistasse parte della società.
Una scelta che susciterà ulteriori polemiche, dato che si tratta di uno dei più grandi calciatori inglesi di sempre. Protagonista con la maglia del Mancester United tra il 2004 e il 2017, Rooney ha realizzato 183 gol in 393 partite tra tutte le competizioni. Eppure INEOS ha deciso di sbarazzarsi di un’altra leggenda.
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Icardi, shock. Il medico del Galatasaray: “Per l’operazione serve attendere”
L’infortunio di Mauro Icardi rappresenta un duro colpo sia per il giocatore che per il Galatasaray, che dovrà fare a meno del suo attaccante di punta per il resto della stagione.
L’ex capitano dell’Inter ha riportato una rottura del legamento crociato anteriore e una lesione al menisco del ginocchio destro durante la sfida di Europa League contro il Tottenham.
Aggiornamenti medici
Il medico del Galatasaray, dott. Yener Ince, ha chiarito la situazione in un’intervista a beIN Sports:
Prima di procedere con l’intervento chirurgico, è necessario attendere che l’edema osseo si riduca. Solo allora sarà possibile pianificare l’operazione.
Nonostante l’infortunio, Icardi è stato visto camminare, un aspetto che ha generato confusione e speculazioni. Il medico ha sottolineato che essere in grado di camminare non esclude la gravità dell’infortunio, spiegando che in molti casi, anche con il legamento rotto, i giocatori possono camminare.
Oltre alla rottura del crociato e del menisco, Icardi ha riportato danni al compartimento postero-laterale del ginocchio, rendendo inevitabile l’intervento chirurgico.
Con Icardi fuori dai giochi, il club turco dovrà riorganizzarsi per sopperire alla mancanza di uno dei suoi giocatori chiave. Questo infortunio non solo impatta le ambizioni del Galatasaray in campionato e in Europa, ma rappresenta anche una battuta d’arresto significativa per la carriera del giocatore argentino.
Tempi di recupero
Il percorso di recupero sarà lungo e complesso. Di solito, per lesioni di questo tipo, i tempi di recupero oscillano tra i 6 e i 9 mesi, a seconda della gravità del danno, della riuscita dell’intervento e della riabilitazione. Per Icardi, ciò significa che la stagione 2024-2025 è praticamente conclusa, con l’obiettivo di tornare in forma per l’inizio della prossima.
L’infortunio è un duro colpo per tutte le parti coinvolte. Il Galatasaray dovrà adattarsi a questa perdita, mentre per Icardi si prospetta una lunga pausa dai campi. Nonostante ciò, grazie a un’attenta gestione medica e un percorso di recupero ben pianificato, c’è ottimismo per il suo ritorno ai massimi livelli.
Le parole del medico
“Quando si rompe il legamento crociato anteriore, è necessario attendere un periodo di tempo prima di prepararsi per l’intervento. Attenderemo questo periodo. Dopo la riduzione dell’edema osseo nel ginocchio, organizzeremo l’operazione. Icardi cammina, ma sono circolate molte speculazioni sul fatto che forse il suo legamento (di Icardi, ndr) non si fosse rotto. Il Galatasaray è un club molto serio, non faremo dichiarazioni che possano fuorviare i nostri tifosi.
La gravità della lesione e l’edema osseo e intra-articolare nel ginocchio variano da giocatore a giocatore. Alcuni potrebbero avere difficoltà a camminare, ma nella maggior parte dei casi la camminata non è ostacolata. Il fatto che Icardi sia riuscito a camminare quel giorno non significa che il legamento non si fosse rotto. Vorrei che non fosse così, ma il legamento si è rotto…insieme a una lesione del menisco. C’è anche un danno al compartimento postero-laterale del ginocchio. Sfortunatamente, l’intervento chirurgico è necessario, e lo pianificheremo”.
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Icardi vs Nara: lei denuncia lui nega e vuole le figlie
Icardi verso il processo per il divorzio. A poche ore arriva la pesante denuncia dell’ex moglie. Il tutto riportato in un talk show.
Una lite furibonda si è scatenata al ritorno della showgirl da un viaggio a Buenos Aires con il nuovo compagno, il rapper argentino L-Gante.
Il calciatore non ha permesso a Wanda Nara di rientrare in casa.
La denuncia di Nara
Secondo quanto raccontato dal giornalista Pepe Ochoa durante il talk argentino LAM,nella denuncia presentata dall’avvocata di Nara, Ana Rosenfeld, Mauro Icardi è accusato di violenza e anche di furto. Sembra che da casa siano spariti circa 66mila euro.
Tornata dalla vacanza in Brasile, Nara ha cercato di rientrare nell’appartamento di cui è proprietaria insieme a Icardi. Ma lui gliel’ha impedito.
La situazione è precipitata in una furiose discussione da cui è scaturita la denuncia.
A supporto delle parole della presentatrice ci sarebbero prove video consegnate alle autorità.
Icardi a processo
Oggi la prima udienza a cui l’ex capitano dell’Inter ha l’obbligo di presentarsi.
Il giocatore del Galatasaray, fuori squadra per infortunio, deve anche astenersi da atti di disturbo o intimidazione, diretti o indiretti, nei confronti di Wanda Nara.
Lui ribatte alle accuse dicendo che è un’esagerazione di lei.
Rivendica inoltre il diritto di vivere lì e di poter stare liberamente con le figlie.
Infatti Nara non vorrebbe l’affidamento congiunto, ma esclusivo.
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