Serie A
Juventus-Cagliari le probabili formazioni e dove vederla
Lunedì 6 gennaio, alle ore 15:00, si giocherà la partita tra Juventus e Cagliari valida per la diciottesima giornata di Serie A. I bianconeri affronteranno una delle squadre più in forma del campionato e proveranno a riscattare l’amara sconfitta subita in Super Coppa Italiana. Il Cagliari, nonostante l’andamento in campionato al di sopra di ogni previsione ottimistica, arriva a questo appuntamento dopo aver perso con l’Udinese prima della sosta e proverà a fare lo sgambetto alla Juventus per continuare a sognare.
Juventus
Nella Juventus assenti gli infortunati Chiellini e Khedira più lo squalificato Bentancur. Sarri stavolta ha abbondanza soprattutto tra trequarti e attacco. Nell’ultimo periodo hanno giocato tutti insieme con ottimi risultati Dybala, Higuain e Cristiano Ronaldo, ma ormai sono pienamente recuperati anche Ramsey e Douglas Costa pronti a giocare almeno uno spezzone di partita nella ripresa. Gli altri ballottaggi sonoCuadrado, De Sciglio e Danilo per il ruolo di terzino destro, De Ligt e Demiral come centrale al fianco di Bonucci e Rabiot con Emre Can per il ruolo di interno di centrocampo.
Cagliari
Il Cagliari dovrà fare a meno in questa difficile trasferta di Ceppitelli infortunato e Pisacane squalificato. Cacciatore non è al top della forma fisica, ma dovrebbe stringere i denti per giocare da centrale al fianco di Klavan, con Faragò titolare nel ruolo di terzino destro. In porta scontata la lunga squalifica di quattro giornate rientrerà Olsen, mentre tra centrocampo e attacco andranno in campo i calciatori protagonisti dell’ottimo girone di andata e cioè Nandez, Nainggolan, Joao Pedro e Simeone.
Le probabili formazioni
Probabile formazione Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Rabiot, Pjanic, Matuidi; Dybala; Cristiano Ronaldo, Higuain. All. Sarri
Probabile formazione Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Faragò, Cacciatore, Klavan, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Rog; Nainggolan; Joao Pedro, Simeone. All. Maran
I precedenti
Sono 38 le sfide giocate finora a Torino, tutte nella massima serie: 22 le vittorie della Juventus, appena 2 quelle del Cagliari. Sono invece 14 le gare terminate in parità. Anche il computo delle reti è a favore dei bianconeri, con 67 reti realizzate, contro le 29 dei rossoblù.
Dove vederla
Juventus-Cagliari verrà trasmessa da Sky. La sfida dell’Allianz Arena sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport Serie A ed in pay-per-view su Now TV. La partita sarà visibile anche in streaming tramite la piattaforma Sky Go, disponibile per pc, smartphone e tablet.
Serie A
Marelli sul gol di De Keteleare: “Giusto il non intervento del VAR, ma…”
Luca Marelli, ex arbitro ed ora opinionista TV a DAZN, ha commentato l’episodio da moviola sul gol dell’1-0 firmato da De Keteleare in Atalanta-Milan.
Luca Marelli, commentatore arbitrale per DAZN, ha analizzato le proteste di Paulo Fonseca in occasione della rete di Charles De Ketelaere, che ha deciso la vittoria dell’Atalanta sul Milan.
Marelli, il commento sul gol di De Keteleare
“Le proteste sono sulla prima rete dell’Atalanta, segnata da De Ketelaere. Non si tratta di una spinta, ma di un appoggio con le due mani su Theo Hernandez: si aiuta poggiando le due mani sulle spalle di Theo e questo lo aiuta a compiere il movimento che voleva compiere. Theo viene anche spostato, non può intervenire sul pallone.
È un episodio che ci porta un po’ a quanto successo durante Inter-Napoli. Sono episodi diversi, ma hanno la stessa ratio: in un caso è un rigore fischiato per contatto minimo, su cui il VAR non può intervenire, perché c’è un contatto. In questo caso c’è stata una valutazione dell’arbitro su un contatto che c’è stato e il VAR non può intervenire allo stesso modo. In questi casi vale la valutazione di campo.
Spiegato perché il VAR non è intervenuto, a mio parere è una rete da annullare in campo, perché l’appoggio di De Ketelaere è decisamente irregolare, si appoggia con le due braccia su Theo Hernandez e quest’ultimo non può compiere il movimento che voleva compiere, cioè allontanare il pallone”
Serie A
Parma, Pecchia: “La squadra deve essere più matura. Soddisfatto dalla prestazione”
Il Parma cede il passo all’Inter nell’anticipo della 15^giornata: il tecnico dei crociati Fabio Pecchia ha parlato in conferenza stampa al termine del match.
Fabio Pecchia, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta per 3-1 contro l’Inter, nell’anticipo della 15^ giornata del campionato di Serie A.
Di seguito le sue dichiarazioni.
Parma, Pecchia: le parole in conferenza stampa
Come ha visto la partita?
“La prestazione dei ragazzi è positiva, sapevamo chi affrontavamo e tutte le analisi sono relative all’avversario. L’atteggiamento è stato positivo, con la voglia di fare quello che facciamo di solito. Nelle situazioni del primo tempo potevamo essere un po’ più fortunati, però questa partita è un nuovo step per i miei ragazzi”.
Avete ben figurato con tutte le grandi, qual è la favorita per la vittoria del campionato?
“Sono tutte squadre che fanno un campionato a parte, diverso dal nostro. Abbiamo affrontato il Napoli a inizio stagione, però le metto tutte sullo stesso livello al di là della classifica attuale. Non sottovaluterei neanche la Lazio”.
Oggi il piano gara era diverso?
“Abbiamo provato a contenerli, poi ci siamo ritrovati a rincorrere, a mostrare il fianco. Però continuo a dare una valutazione positiva, un’Inter anche così con energie mentali e fisiche forti era difficile da contenere”.
Coulibaly fuori e i quattro attaccanti schierati, come giudica dopo le scelte?
“Devo tenere conto della condizione di tutti i giocatori, soprattutto contro Dimarco che crea sempre squilibri diciamo che sono stati bravi. Per quanto riguarda le palle alte, l’Inter è tra le squadre più forti e non credo ci siano state particolari sofferenze. Coulibaly? Scelta tecnica”.
Rispetto alle altre piccole il Parma dà un’impressione diversa, di voler sempre giocare.
“Ci sarebbe da discutere, il rapporto con i miei ragazzi dura da tanti anni, da quando erano giovani. Ho grande fiducia in loro e da lì sviluppiamo un’idea di gioco abbastanza netta e definita”.
Qual è la cosa più difficile nel preparare una sfida con l’Inter?
“Ha grande organizzazione di gioco, vanno fatti i complimenti a Simone: ha tante soluzioni, può attaccarti in ampiezza o per le vie centrali. Potevamo fargli male, magari meno frenesia nella verticalizzazione l’avremmo potuta avere”.
Non vi siete disuniti anche sotto di tre gol. Come ci è arrivato a questa consapevolezza?
“È la maturità che la squadra deve raggiungere, è il motivo per cui ci sono tante cose positive. L’Inter ha fatto tanti gol a chiunque, è una sconfitta ma ogni partita è diversa. Per me è lavoro, mancano tante partite per il nostro obiettivo e lavoriamo su questo aspetto”.
Estevez sempre scelta tecnica? Queste tre partite hanno visto un Parma in crescendo.
“Beh, sono state tre partite contro tre grandi. L’aspetto positivo è che siamo andati in gol sempre, non è semplice: la mentalità è quella e dobbiamo insistere, continuare a lavorare e affrontare le partite sempre, con l’entusiasmo e la voglia di giocare una partita di calcio, pensando a giocare a calcio. Estevez stava bene, è una scelta tecnica legata a valutazioni tecniche. Non è stata un’esclusione”.
Serie A
Inter, Inzaghi: “Siamo in un ottimo momento, ma ci sono altre squadre che corrono forte”
L’Inter batte il Parma nell’anticipo della 15^giornata: il tecnico dei nerazzurri Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa al termine del match.
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria per 3-1 contro il Parma, nell’anticipo della 15^ giornata del campionato di Serie A.
Di seguito le sue dichiarazioni.
Inter, Inzaghi: le parole in conferenza stampa
Quanto temeva questa partita e quanto è soddisfatto?
“Sono molto soddisfatto di quello che hanno fatto i ragazzi, perché abbiamo messo aggressività e concentrazione, contro una squadra che ha fatto ottime gare. Sono molto contento”.
Thuram è venuto a cercarla, come mai?
“Perché a fine primo tempo gli abbiamo detto di andare in quella posizione lì, perché nel primo tempo la sua posizione era cambiata. Gliel’avevamo cambiata alla vigilia e poi gli abbiamo detto di tornare in posizione, è stato un abbraccio spontaneo dopo un gol che ha chiuso la partita”.
Anche senza segnare, quanto è importante Lautaro?
“Tantissimo, il recupero alla fine è un grande segnale. Sono stato attaccante, so cosa è il gol ma deve rimanere tranquillo e aiutarci in questo modo. Deve continuare a lavorare così, il gol arriverà come è sempre arrivato”.
Quanto può influire sulla corsa scudetto l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia?
“Se n’è sempre parlato, poter preparare le partite con tranquillità è un aiuto, io mi concentro sulla mia squadra: avremo un tour de force e avremo la Supercoppa, verrà tutto più complicato per noi però lo sapevamo dall’inizio. Dopo Firenze non ho più parlato, non è stata una serata semplice per tutti: dopo le notizie su Bove siamo stati tutti più tranquilli, però non è stata una giornata facile”.
L’Inter ha due squadre, due squadre e tre quarti?
“Io ho 25 giocatori, compresi i portieri, di cui sono innamorato e non li cambierei con gli altri di nessuna squadra. Mi hanno dato tutto e ieri c’è stato il sorteggio del mondiale per club: sono stato molto orgoglioso del percorso fatto in questi tre anni e mezzo, pensare a tre anni e mezzo fa che l’Inter non andava da dieci anni agli ottavi di Champions, vederci qualificati con quelle squadre è una grandissima soddisfazione che va condivisa con questi ragazzi che hanno fatto un grandissimo percorso per essere in America questa estate”.
Non segna Lautaro, segnano tre diversi…
“Non penso a chi segna, sono contento del fatto che si segni. L’unico neo è stato quel gol subito, la squadra non lo meritava. Se posso guardare l’unica cosa è quel gol, non è stato meritato. Guardo quello però sono molto contento della prestazione dei ragazzi”.
Tornando alle due squadre e tre quarti di cui parla Conte, queste ingerenze le danno fastidio?
“Lascio correre, resto concentrato sulla mia squadra. Siamo in un ottimo momento noi, ma ci sono altre squadre che corrono forte e dobbiamo continuare così”.
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