Serie A
Pezzella scaccia i fantasmi delle paure viola
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L’ultima vittoria viola in casa risaliva a tre mesi fa, un colpo di testa di Milenkovic da angolo sconfisse l’Udinese: oggi come un dolce deja vu capitan Pezzella con un perentorio stacco affonda la SPAL. Per la prima volta Commisso gioisce in tribuna al Franchi ma anche questa volta il rischio che non accadesse è stato alto. La Viola di Iachini è piccola, intimorita, con le idee confuse. La SPAL, ultima e staccata in classifica, gestisce la partita, ha le occasioni più importante, dimostra maggior serenità negli appoggi. La Fiorentina forse grazie a questi tre punti, sommati a quello di Bologna, potranno acquisire una maggiore libertà mentale e tornerà a proporre qualche minima idea di gioco. Ora serve masticare pane duro e portare a casa punti per saldare una classifica, che ora attende la Viola ad un nuovo calendario ostico.
Le pagelle
Dragowski 6: Forse il sole gli dà fastidio sul tiro di Strefezza che va sul palo. Sul finire è decisivo su Valoti, anche se Doveri non vede la sua deviazione. Per il resto nessuna parata.
Milenkovic 6,5:Un partita senza svolazzi, prova ad iniziare le giocate delle squadra, ma non è proprio nelle sue corde.
Pezzella 7,5: Il gol scaccia le paure viola, col suo volo mette nella sacca viola tre punti d’oro.
Caceres 6: Mette l’abituale garra in una gara in cui la Fiorentina alza il muro, buona parte è merito suo.
Lirola 6: Prova a spingere e in qualche occasione ci riesce. Deve insistere.
Benassi 6: Recuperato da Iachini corre e va al tiro, inistendo un po’ troppo. Qualche errore in appoggio.
Castrovilli 6+: Il migliore del centrocampo. Nell’anestetico gioco viola prova a dare qualche scossa.
Pulgar 5,5: Di positivo c’è il corner ben calciato sulla testa di Pezzella. Per il resto lento e un po’ falloso.
Dalbert 5: Brutto periodo per il terzino. Rispetto ad un mese fa fatica a fare la fascia, forse servirebbe un po’ di riposo.
Chiesa 5,5: Sacrificato come prima punta. Non viene servito, non riesce a sprigionare la sua potenza. Ha un’occasione, la sciupa. Il cambio è stato fortunato… per Iachini. Dal 75′ Cutrone S:V: Tocca un pallone, un quasi golazo di tacco. )
Boateng 5:Scelta a sorpresa di Iachini, purtroppo per la tifoseria viola il suo rendimento non è più una sorpresa (Dal 45′ Vlahovic 6,5: Ci mette corsa e potenza che Boa non ha più, si rende utile alla squadra).
Serie A
Napoli, la data prefissata per il rientro di Neres
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Il Napoli fa i conti con l’assenza prolungata di David Neres, da qualche settimana fuori per infortunio. C’è cautela ma manca poco al rientro in campo.
Si entra nella fase cruciale della stagione, in casa Napoli è decisiva per testare le ambizioni scudetto. Tra la partenza di Kvaratskhelia, gli infortuni di Neres e Anguissa, le 4 partite di fila senza vincere e la vetta della classifica persa a discapito dell’Inter, il morale non è dei migliori. Proprio l’imminente sfida scudetto contro i nerazzurri, in programma oggi alle 18, è l’occasione giusta per il rilancio.
Napoli, niente rischi su Neres: possibile rientro contro il Venezia
Dopo l’1-1 interno con l’Udinese del 9 febbraio, l’esterno offensivo azzurro David Neres ha riportato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra, che lo ha costretto, e lo costringe tutt’ora, a stare fermo ai box. Per tutto l’ambiente Napoli è stata una mazzata, perché il brasiliano era in uno splendido momento di forma e stava deliziando il popolo napoletano a suon di giocate da capogiro.
A gennaio la società ha ceduto Kvaratskhelia al PSG per 70 milioni. Non è arrivato un vero sostituto sul mercato, in quanto si è deciso di promuovere titolare Neres, che ha sempre avuto qualità ma nel girone d’andata le ha messe in mostra a sprazzi, poiché il tecnico Antonio Conte non gli ha concesso molto spazio. Il Napoli ha preso Okafor in prestito dal Milan, ma sarà perlopiù un’arma a gara in corso.
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L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Neres avrebbe avuto la possobilità di esprimere tutto quel potenziale che aveva tenuto a tratti nascosto nei suoi primi mesi italiani, ma si è fermato sul più bello. Gli azzurri si ritrovano di fatto con due esterni d’attacco in meno: uno ceduto e l’altro infortunato. E’ iniziato anche un periodo negativo dal punto di vista di risultati, con 3 pareggi e il ko contro il Como nelle ultime 4 partite.
Privo della velocità, della tecnica, della fantasia, del dribbling fulmineo di Kvara e Neres, Conte nelle ultime 2 partite ha rispolverato il 3-5-2, suo marchio di fabbrica. Il partner d’attacco di Lukaku è Raspadori, autore di 2 gol negli ultimi 2 incontri, mentre Politano arretra a fare il quinto sulla destra. Lo stesso avverrà anche nel match del Maradona contro l’Inter che inizierà a breve, ma che vedrà un’altra assenza pesante, quella di Zambo Anguissa a centrocampo.
Tornando a Neres, quanto manca per rivederlo in campo? Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo staff medico dei partenopei non vuole prendersi rischi e sta valutando con assoluta cautela le condizioni del giocatore. Si stima che possa essere nuovamente a disposizione il 16 marzo nella trasferta di Venezia, saltando quindi anche la sfida casalinga con la Fiorentina del 9 marzo. Seguiranno aggiornamenti.
Serie A
Atalanta, un’altra occasione sprecata: solo 0-0 contro il Venezia
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Atalanta, i nerazzurri non sfondano al Gewiss Stadium e falliscono l’aggancio all’Inter. Occhio alla Juventus ora…
L’Atalanta di Gian Piero Gasperini manca ancora l’appuntamento con la vittoria in casa, fermandosi sullo 0-0 contro il Venezia nella 27° giornata di Serie A. Un risultato che lascia i nerazzurri a quota 55 punti, privandoli della possibilità di agganciare temporaneamente l’Inter in vetta alla classifica. Per la quinta volta consecutiva tra campionato e Champions League, il Gewiss Stadium non porta i tre punti alla Dea.
Atalanta-Venezia, l’analisi della partita
Gasperini schiera un tridente offensivo con Lookman, De Ketelaere e Retegui, mentre il Venezia si affida alla coppia Oristanio-Maric. L’Atalanta parte con poche idee ma cresce con il passare dei minuti: Lookman e Retegui sfiorano il gol, ma il Venezia resiste e spreca un’occasione clamorosa con Zerbin al 25’. Prima dell’intervallo, i nerazzurri colpiscono due legni con Zappacosta e Cuadrado, mentre Carnesecchi salva su Zerbin.
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JUAN CUADRADO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa la squadra di Gasperini spinge, ma la precisione sotto porta continua a mancare. De Ketelaere e Retegui sciupano buone occasioni, mentre i cambi non cambiano l’inerzia del match. Nel finale, Lookman calcia alto da pochi passi e Yeboah manca il colpo del possibile colpaccio per il Venezia. Dopo qualche scintilla tra Lookman e Kike Perez, entrambi ammoniti, il triplice fischio sancisce un pareggio amaro per la Dea, che rimane a secco di vittorie casalinghe e vede sfumare un’importante chance di classifica, forse “la più importante”…
Serie A
Juventus, Chiellini: “Nel 2015 vivemmo una situazione simile. Allegri? Ne ho apprezzato la leggerezza che aveva nell’allenare…”
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L’ex difensore della Juventus Giorgio Chiellini è stato ospite dell’Università Luiss di Roma, dove è stato intervistato brevemente in merito al momento dei bianconeri
A seguire l’intervista completa
Juventus, Chiellini: “Non è stato facile essere capitano”
IL FUTURO
“A Los Angeles ho lasciato il cuore, non so quando ma tornerò. Però volevo dare stabilità alla mia famiglia e rientrare a Torino, non precludo nulla ma mi vedo ancora lì per tanti anni”.
MOMENTO NEGATIVO
“Nel 2015 abbiamo vissuto qualcosa di simile. Partimmo malissimo e ad ottobre ci fu la sconfitta in casa del Sassuolo, dove fui anche espulso. Quello era un periodo di scarsa lucidità e in quel momento fu determinante Buffon a spingerci a tirare qualcosa di diverso. Gigi ha dei valori che ha dentro il cuore, è riuscito a toccare le corde giuste di tutti e a farci tornare sulla retta via. Poi oltre a quello c’è il lavoro quotidiano, però quello che ha riacceso l’orgoglio e che ci ha fatto risalire sono state le sue parole”.
RAPPORTI UMANI
“Io ho sempre cercato di essere un esempio di dedizione, costanza, abnegazione e resilienza per i miei compagni, soprattutto per quelli più giovani. Ho sempre puntato ad avere il rispetto di tutti per quello che facevo, ancora prima per ciò che dicevo. In un ambiente come il nostro, dove si viaggia a duemila all’ora, è importante partire dalle basi e instaurare un ottimo rapporto umano con tutti. Ogni tanto può capitare un confronto in pubblico, soprattutto in situazioni di emergenza, ma è specialmente in privato che si risolvono i problemi”.
GUIDA E CAPITANO
“Per quanto mi riguarda, dopo aver superato i 30 anni, non è stato facile rappresentare 25 persone, di differente età, cultura e provenienza, anche se tutti con lo stesso obiettivo che poi era quello della società. Ma non è facile se pensiamo che giocano solo 11 calciatori su 25, meno della metà, e che spesso ci sono delle gerarchie da rispettare. Poi ogni anno nella rosa ne cambiavano 7-8 e spesso si ripartiva da zero. Essere il tramite tra vecchi e nuovi non era facile, cercavo il più possibile di capire le persone per estrarre da loro il meglio”.
ALLEGRI
“Di lui ho apprezzato la leggerezza nell’essere allenatore e nel farsi scivolare addosso quel che capitava. È stato bravo a non appesantire un mondo già pesante e pieno di pressioni. Ha dato fiducia e libertà alla squadra pur pretendendo tanto da tutti. Ti dà tanto ma ti controlla, anche a livello umano è riuscito a capire subito i valori della Juve pur non avendoci mai giocato. È cresciuto tanto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore nel Cagliari, Milan e nella Juve per fare suoi certi valori. Ero l’unico che capiva le sue battute in livornese e dovevo tradurle agli stranieri ma anche agli italiani”.
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Milan, Italy. 19/03/2023. Italian SerieA Football Championship. Inter VS Juventus 0-1. Massimiliano Allegri, coach Juventus.
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