Serie A
A Gasperini la Panchina d’Oro

Oggi pomeriggio a Coverciano, presso il Centro Tecnico Federale, si è assegnata la Panchina d’Oro, il riconoscimento al miiglior allenatore della precedente stagione. Il premio viene assegnato attraverso i voti degli altri colleghi: quest’anno è andato Gian Piero Gasperini, il tecnico dell’Atalanta, grande nuova realtà del calcio italiano. L’allenatore nerazzurro ha avuto 22 voti, seguito a 13 da Mihajlovic e a 6 da Allegri, arrivati quindi sul podio della classifica. Ad Allegri è stato riconosciuto il merito di aver portato la Juventus al quinto scudetto di fila, a Mihajlovic, ai piedi della vittoria grazie alla strepitosa rimonta del girone di ritorno, dalla zona retrocessione al decimo posto, è stato assegnato il Premio Speciale Settore Tecnico. Albertini ha così commentato: “Nel momento più difficile della sua vita ha dimostrato quanto sia importante donare e donarsi, trasmettendo alla sua squadra la voglia di lottare“.
Le parole di Gasperini
Questo il commento del vincitore della Panchina d’Oro: “È un grande orgoglio vincere un premio così prestigioso. Divido questo premio con il mio staff, i giocatori, il presidente Percassi e tutta Bergamo perché se abbiamo fatto una stagione straordinaria come quella dell’anno scorso è merito di tutti. Finalmente, c’ero andato vicino altre volte sia con il Genoa che con l’Atalanta. Ma probabilmente questo premio arriva al momento giusto perché veniamo da una grande stagione“. Su Fiorentina-Atalanta di sabato prossimo, Gasperini ha cercato di smorzare un po’ i toni, dopo le polemiche accese susseguite all’incontro di Coppa Italia di un paio di settimane fa: “E’ giusto dare un messaggio. Nell’ultima gara si è esagerato, me compreso. Da parte mia si riparte da zero. Penso solo al campo dove due squadre che giocano bene a calcio si affronteranno“.
Gli altri vincitori
La Panchina d’Argento come miglior allenatore della Serie B della scorsa stagione è andata a Liverani allenatore del Lecce, seguito da Corsini e Venturato.
La Panchina d’Oro della Serie C è andata a Caserta allenatore della Juve Stabia, alle sue spalle Tesser e D’Angelo.
Il Premio Favini, per il migliore responsabile settore giovanile: Roberto Samadem (Inter)
La Panchina d’oro femminile: Elisabetta Bavagnoli, Roma
La Panchina d’argento femminile: Alessandro Pistoiesi, Empoli
La Panchina d’oro calcio a 5 maschile: Fulvio Colini, Pesaro
La Panchina d’oro calcio a 5 femminile: Marzuoli, Montesilvano
Serie A
Lazio-Udinese, le formazioni ufficiali del monday night

Lazio-Udinese, incontro vallido per la 28^ giornata del campionato di Serie A 2024/2025: le scelte ufficiali di Marco Baroni e Kosta Runjaic.
A chiudere la 28^ giornata di Serie A sarà il classico posticipo del lunedì sera, che questa volta metterà a confronto Lazio–Udinese, squadre che occupano rispettivamente il quinto ed il decimo posto in classifica.
I biancocelesti sono reduci da due vittorie in extremis, quella in campionato contro il Milan a San Siro grazie al rigore di Pedro e quella con il Viktoria Plzen dove a decidere è stata la rete di Isaksen.
Grande momento di forma anche per l’Udinese che ha vinto tre delle ultime quattro partite di campionato, più il pareggio a Napoli. La squadra di Runjaic è a sole due lunghezze dal Milan.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

Rome, Italy 07.11.2024: Lazio players celebrate at end of the Uefa Europa League 2024-2025, day 4, football match between SS Lazio vs Fc Porto at Olympic Stadium in Rome on 7th November 2024.
La designazione arbitrale
ARBITRO: PICCININI
ASSISTENTE: BACCINI – BERCIGLI
IV: RUTELLA
VAR: GHERSINI
AVAR: DI PAOLO
Lazio-Udinese, le formazioni ufficiali
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Mario Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Vecino; Isaksen, Dia, Zaccagni; Tchaouna
UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Kristensen, Bijol, Solet; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Kamara; Thauvin, Lucca.
Serie A
Juventus KO. Come sta andando la gestione della crisi?

Altra sconfitta, altro KO tecnico per la Juventus, che nasconde la testa sotto la sabbia minimizzando i problemi del club. Thiago Motta cerca di reagire.
Ancora una volta la Juventus ha subito una caduta rovinosa durante la partita di ieri contro l’Atalanta, con un risultato di 0 – 4.
La quinta sconfitta più grande di tutta la storia juventina, la più eclatante, dopo uno storico similare di quasi 60 anni fa, che non sembra smuovere alcuna reazione.
È, infatti, l’ennesima dimostrazione della profonda spaccatura che c’è da mesi all’interno del club bianconero, di problemi così colossali che vengono nascosti sotto cumuli e cumuli di sabbia, invece di essere affrontati.
La Juventus non intende approntare alcun cambiamento, non vuole attivare alcun piano di emergenza, ma solo guardare oltre l’orizzonte in ricerca di una magica soluzione.
Vuole minimizzare la questione agli occhi del mondo calcistico, pur essendo consapevole che ormai c’è un elefante in una stanza.
Così fa anche Thiago Motta, che cerca di smuovere le acque torbide della squadra, non solo guadando negli occhi i suoi giocatori, ma convincendoli tutti che c’è ancora tempo di rialzare la testa, di vincere.
Un risultato che aveva sperato di far segnare nella storia Juventina, ma che invece ha dirottato nella direzione opposta.
Infatti, in caso di un’ulteriore sconfitta, il club bianconero dovrà prendere definitivamente delle scelte dolorose.
La Juventus e Motta tentano di placare gli animi
Quindi, al momento, la Juventus non ha intenzione di cambiare le cose, di stravolgere la situazione, ma sicuramente ha preso atto della sua ultima sconfitta.

(Foto di Salvatore Fornelli)
Un boccone amaro, che difficilmente scenderà giù nel breve periodo. Un malessere fastidioso, che non solo tocca la società bianconera, ma ovviamente tutti i suoi tifosi accaniti, dentro e fuori lo stadio. Thiago Motta, quindi, si immola come eroe del club juventino, che distrae, dissipa e disperde le fiamme della discordia. Un tentativo da manuale, che però ha ottenuto ben pochi risultati rispetto alla confusione generale creata.
Proprio per tale motivo, dopo l’ultima sconfitta eclatante con l’Empoli, Motta, insieme a Giuntoli, Ferrero e Scanavino, aveva provato a fare il punto della situazione, il check del quadro generale, per capire quale fosse l’intoppo e porvi rimedio.
Lo sforzo dell’allenatore è, pertanto, di leccare le ferite subite, riassemblare la squadra e rafforzare gli elementi deboli, mutando il dolore e la rassegnazione accumulata in rabbia.
La scintilla che riaccenderà gli animi scossi dei giocatori, prima dei nuovi allenamenti mattutini, sempre più intensi e mirati.
Piani, decisioni future, che forse questa volta sono influenzate dalla reale condizione disgregata della squadra, e che andranno, di conseguenza, a puntare tutto su chi veramente si impegnerà.
Serie A
Lazio, si ferma Rovella: out con l’Udinese?

Piove sempre sul bagnato, soprattutto in casa Lazio. La squadra di Baroni oltre a Nuno Tavares contro l’Udinese dovrà fare a meno anche di Nicolò Rovella.
La sfortuna sembra non lasciare la Lazio. La squadra di Marco Baroni, dopo il forfait di Nuno Tavares, dovrà fare a meno anche di Nicolò Rovella. Il centrocampista, indisponibile anche per il ritorno di Europa League dopo l’espulsione a Plzen andrà solo in panchina contro l’Udinese.

NICOLO ROVELLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio in difficoltà
Periodo da dimenticare, dal punto di vista degli infortuni, per il club capitolino. A poche ore dal match contro l’Udinese, Marco Baroni dovrà fare a meno anche di Nicolò Rovella, oltre a Nuno Tavares.
Come riferisce LaLazioSiamoNoi.it, infatti, il centrocampista biancoceleste va verso la panchina contro i friulani. Affaticamento muscolare per lui, accusato già nel pomeriggio di ieri durante la rifinitura (si era alternato con Basic nelle tattiche).
A livello tattico adesso la Lazio potrebbe ridisegnarsi con un 4-3-3 con Belahyane, oppure uno tra Tchaouna, Noslin e Pedro in attacco con il passaggio al 4-2-3-1.
Alla vigilia di una partita importante per l’economia quarto posto, il club di Claudio Lotito perde due dei suoi pezzi importanti. Se i biancocelesti vincessero, infatti, scavalcherebbe la Juve di Thiago Motta.
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