Serie A
L’uomo della Domenica : Ivan Juric
Ora possiamo dirlo: il Verona è la grande sorpresa di questa stagione di Serie A. I veneti, nell’ultimo turno di campionato sono riusciti a battere la Juventus grazie alle reti di Borini e Pazzini. Ora il Verona si ritova a lottare per un posto in Europa League, il che sarebbe paragonabile alla qualificazione in Champions dello scorso anno dell’ Atalanta se non ancor più memorabile. I meriti però sono tutti da assegnare a colui che ha reso possibile tutto questo: all’uomo che ha dato fiducia a giocatori sconosciuti che ora valgono almeno il doppio di quanto pagati. Amrabat, Rrhamani, Verre, Faraoni e Kumbulla giusto per citarne alcuni. Tutti devono ringraziare Ivan Juric’ che è riuscito ad imporre mentalità e gioco non comuni in una squadra che ad agosto puntava ad una tranquilla salvezza.
L’uomo che nessuno voleva
Ivan Juric, può essere definito come l’ uomo che nessuno voleva. Scaricato dal Genoa la scorsa stagione, l’allenatore croato, non era stato accolto nel migliore dei modi dalla piazza veronese. I risultati parlavano per lui: lo scorso anno con il grifone aveva totalizzato 4 sconfitte in 5 partite senza riuscire ad esprimere il calcio che l’allenatore aveva in mente. A Verona invece, sembra esserci riuscito pienamente. Corsa, sovrapposizioni, cambi di gioco e tanto ritmo: sono questi i fondamentali della magica stagione dell’ Hellas. Non è un caso che i veronesi nel giro di sette giorni abbiano totalizzato ben 5 punti contro Juventus, Milan e Lazio senza mai perdere e facendo bottino pieno contro i campioni d’Italia in carica. In molti hanno definito questo Verona come la prima Atalanta di Gasperini poiché capace di mantenere ritmi di gioco elevati che nel nostro campionato sono molto rari. Quello che soprende, è l’ordine con cui la squadra gioca: il centrocampo oltre ad Amrabat, può contare anche sul genio di Miguel Veloso che a Genoa sembrava tutto tranne che un calciatore. Juric ha dato fiducia al portoghese affidandogli le chiavi del centrocampo e Veloso non delude mai, anzi, è proprio dal suo educatissimo piede sinistro che parte la maggior parte degli attacchi del Verona. Il portoghese inoltre, rappresenta una fonte importante di assist: la squadra veneta infatti ha il tasso di pericolosità su palla inattiva tra i più alti del nostro campionato sopratutto grazie agli ottimi palloni che il centrocampista porthoghese pone sulla testa dei compagni. La squadra ora ha 34 punti ed occupa il sesto posto in classifica: che bella sorpresa il Verona di Juric!.
Serie A
Como, Fabregas: “Vittoria meritata, nelle ultime tre partite abbiamo sempre fatto la partita. Diao? Giocatore con forza e mentalità”
![Serie A: il Como di Fabregas tra le squadre che hanno partite da recuperare](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/Fabregas-1.jpg)
L’allenatore del Como Cesc Fabregas è intervenuto in conferenza stampa dopo la rocambolesca vittoria per 0-2 grazie alle reti di Diaoune e Nico Paz.
Dopo le tre sconfitte consecutive, il Como è tornato alla vittoria e lo ha fatto alla grande andando a vincere su un campo complicato. Con i 3 punti di oggi, la squadra di Fabregas si è portata a quota 25 punti in classifica. A seguire l’intervista completa ai microfoni di Dazn.
Como, le parole di Fabregas
Oggi felice del risultato oltre che della prestazione.
“Tutti vogliamo vincere. Siamo dentro a un progetto che si vede, abbiamo cambiato tanti giocatori da gennaio scorso. Tatticamente dobbiamo alzare il livello tantissimo e fare prestazioni come quella di oggi. Vittoria importante, dobbiamo continuare a crescere e dare continuità alle nostre prestazioni. Nelle ultime partite abbiamo sempre fatto la partita, a parte il primo tempo col Bologna e l’ho detto anche pubblicamente”.
Il Como si difendeva attaccando.
“Assolutamente, abbiamo perso 3 partite di fila e il mio messaggio è sempre lo stesso. Che sia contro la Juve o contro la Fiorentina, l’idea è la stessa. Abbiamo fatto una partita un po’ più sporca, quello che è mancato nelle ultime gare. Siamo giovani, dobbiamo continuare a crescere. Fa piacere per loro, sono giocatori coraggiosi e con tanta personalità”.
Diao ha già fatto 4 gol: dove può arrivare?
“Giocatore con forza, fame e mentalità. Siamo qua per far crescere lui e gli altri, questo mi piace. Vuole sempre la palla e attacca la profondità, cosa che non avevamo lo scorso anno. Sono contento di questo. Oggi ha giocato più dentro al campo, quella rotazione ha messo in difficoltà la Fiorentina”.
![Como](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2025/01/Lesultanza-di-Assane-Diao.jpg)
L’esultanza di Assane Diao Diaoune dopo il gol ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cosa ha imparato la squadra affrontando le big?
“Non bisogna guardare il nome di chi affrontiamo. Dobbiamo fare punti, giocare bene e fare prestazioni: quando giochi così, alla fine il calcio ti dà qualcosa. Proviamo a continuare”.
Serie A
Milan, Maignan via a fine stagione?
![Milan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/09/maignan-2.jpg)
La situazione attorno a Maignan sembra inasprirsi ogni giorno di più, tra presunti abbandoni in conferenza stampa e un possibile ritorno a casa. ecco i dettagli
Nonostante la vittoria dei rossoneri non sembrano essere passati i malcontenti generati dalle ultime prestazione europee, che inevitabilmente si sono riflessi anche sulle situazione dei rinnovi e delle riconferme in rosa. Infatti in conferenza stampa dopo la presenza di Ibrahimović giunto in soccorso di Conceição, che non si era sentito di presentarsi dopo aver appreso della scomparsa del suo ex presidente, Jorge Nuno Pinto da Costa. Anche il capitano della squadra Mike Maignan si è presentato ai microfoni dando l’impressione di essere stizzito, rispondendo in maniera piccata alle domande dei giornalisti.
La conferenza stampa di Maignan
La conferenza stampa del portiere francese ha preso una piega diversa quando gli è stato chiesto se quello della partita appena conclusa contro il Verona, fosse tornato ad essere il vero Maignan: “Non mi piace la tua domanda ma sono positivo e fiducioso e voglio continuare a lavorare”. Gettando così ulteriore carne sul fuoco dopo la notizia del suo mancato rinnovo, tema centrale anche della seconda domanda: Che ha non di poco infastidito il sottoscritto che ha deciso di li a poco di abbandonare l’intervista.
Tuttavia, poche ore dopo sia Dazn (emittente dell’intervista) che il Milan hanno dichiarato che il portiere non aveva lasciato l’intervista per evitare la domanda scomoda, ma bensì a causa di problemi tecnici da parte del broadcaster che aveva reso impossibile il collegamento. Cercando in qualche modo di tamponare le polemiche, anche se con scarsi risultati data la bufera generatasi sul web.
La situazione tra Psg-Donnarumma
A fronte di uno dei momenti peggiori nell’esperienza tra Mike Maignan e il Milan, che giunge forse nel momento più pericoloso data l’imminente scadenza del suo contratto e la necessità di risultati dei rossoneri che ricercano anche e soprattutto attraverso le sue prestazioni. Giunge voce di un suo possibile ritorno al Paris Saint Germain.
Se solo qualche mese fa la presenza e il conseguente rinnovo dell’estremo difensore francese sembrava una priorità in casa Milan, ad oggi le cose sembrano essere vicine ad un netto cambiamento. Infatti i discorsi sul suo rinnovo non sembrano ancora entrati nel vivo, generando così la possibilità che il giocatore arrivato a Milano per sopperire alla cessione di Donnarumma, possa concludersi come già detto in direzione Parigi proprio come anche quest’ultimo.
![Maignan](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/06/donnarumma-3-1.jpg)
GIANLUIGI DONNARUMMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Fiorentina-Como 0-2: Fabregas affonda Palladino | Le pagelle viola
![Fiorentina, il tecnico Palladino](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/06/palladino.monza_.2023.2024.sguardo.fisso_.1440x864-e1717307033590.jpg)
Fiorentina-Como termina con la netta vittoria dei lariani: un gol per tempo della squadra di Fabregas gelano le ambizioni viola.
Il lunch match del 25esimo turno resta decisamente sullo stomaco dei tifosi viola. Il bel Como di Fabregas, composto da un mix di elementi di esperienza e di giovani talenti che presto faranno parlare di sé, sbanca il Franchi con un gioco tecnico, veloce, efficace.
Di fronte una Fiorentina imbolsita, lenta, nervosa. L’assenza di Kean ha pesato molto di più rispetto a quanto fosse lecito aspettarsi alla vigilia: Palladino ha provato a variare tutti gli interpreti a disposizione, ma lo spartito viola è rimasto desolamente muto.
Fiorentina-Como, le pagelle viola
De Gea 6 – Deve giocare molto con i piedi. Deve fare solo un grande intervento, nei due gol lariani nessuna responsabilità
Dodo 5 – Diao dalla sua parte è un cliente pessimo. Il brasiliano fatica anche in attacco.
Pongracic 6,5 – Il più attento e preciso della retroguardia viola.
Ranieri 6 – Sul primo gol, come Pongracic, è in attacco. Forse non dovrebbe essere Mandragora l’ultimo uomo viola.
Gosens 5,5 – Prova ad accendersi ad inizio gara, si spegne presto. Ammonito, salterà Verona.
Dal 70’ Parisi 6: Il tempo che ha lo utilizza per mettersi in mostra in modo positivo. Voglioso, anche se il resto della squadra è spento.
Cataldi 5 – Ritorna dal primo minuto dopo quasi due mesi, non riesce mai ad interrompere il fraseggio a centrocampo del Como.
Dal 55’ Colpani 4,5 – Un tempo per dare una scossa a se stesso e alla squadra. Niente di tutto ciò, perde malamente il pallone che innesca il 2-0 degli avversari.
Mandragora 5 – Giornataccia tra fatica a centrocampo e figuraccia nell’uno contro uno contro Diao che apre le danze al Franchi.
Dal 70’ Richardson 5,5 – Non è il giocatore che può dare la svolta alla Viola. E infatti…
Folorunsho 5,5 – Generoso. Tanta corsa in fase difensiva, ma in fase d’attacco è nullo.
Fagioli 6 – Parte da trequartista, forse ha bisogno di giocare maggiormente arretrato, come nella ripresa. Sufficienza di fiducia per il futuro.
Beltran 5 – Confusione per l’argentino, dovuta anche a questo tourbillon di ruoli e movimenti che gli chiede Palladino. Sulla fascia è proprio sprecato, perde energie e non costruisce nulla.
Zaniolo 6 – Prima da titolare, sostituire il totem Kean non era facile e così è stato. La difesa lariana provava a stuzzicarlo, Palladino ha preferito tirarlo fuori dal campo.
Dal 55’ Gudmundsson 5 – Forse era il caso di farlo partire dal primo minuto col senno di poi, anche se non si può dire abbia brillato nei venti minuti in cui ha giocato. Fuori per un infortunio?
Dal 74’ Ndour sv. – qualche bagliore per il futuro
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