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Gazidis boccia Ibra

A rischio il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic. Sembra a tutti pronto, c’era l’ok ed il desiderio dello svedese, c’era sicuramente l’assenso dei tifosi e c’era il consenso di buona parte della dirigenza rossonera, quantomeno quello di Maldini e Boban. Ibrahimovic ha infatti portato esperienza, mentalità vincente, giusta cattiveria agonistica e da quando è arrivato le partite hanno assunto ben altra piega, complice un cambio di modulo apportato dopo il suo arrivo.
Il no di Gazidis
Tutto perfetto e tutti contenti? Direi di no, l’Amministratore Delegato Ivan Gazidis parrebbe opporsi al rinnovo di Ibrahimovic sostanzialmente per due motivi dettati dall’età del calciatore e dal relativo costo.
Ibrahimovic quest’anno farà 39 anni e ben sappiamo quanto la proprietà Elliott voglia rifondare il Milan sulla base di un progetto firmato da giovani potenziali campioni. Un attacco il cui terminale è composto da un quasi 40enne non piace e non viene assolutamente visto come una soluzione lungimirante. Aggiungiamo anche che Ibra per rimanere vuole parecchi soldi e la frittata è fatta.
Il rinnovo di Ibra infatti costerebbe 7 milioni di euro più bonus, decisamente troppi. Gazidis si oppone a questa linea, il monte ingaggi rossonero non prevede questa ipotesi, nemmeno se ti chiami Ibrahimovic e sei uno dei campioni più forti e sei fisicamente ancora molto in forma.
Seguiranno di certo ripercussioni sè questa decisione verrà presa e portata avanti, non ultimo le possibili dimissioni di Maldini ed una contestazione aperta da parte della tifoseria che si sta schierando tutta a favore di Ibra, vero e proprio idolo indiscusso che sul campo si è guadagnato per la seconda volta la fiducia è l’amore di tutti.
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Inter, in testa solo Monaco ma lo Scudetto è dietro l’angolo

L’Inter di Inzaghi continua la rincorsa allo Scudetto nonostante lo svantaggio di 1 punto rispetto al Napoli. Tuttavia la finale col PSG resta un pensiero fisso.
Per i nerazzurri si profila un finale di stagione infuocato tra Serie A e Champions League. Il duello con Conte non ha ancora visto un vincitore e la partita col PSG è più che mai aperta.
Inter, 15 giorni che valgono una stagione
Se il destino in campionato non è più nelle mani di Lautaro e compagni, la volontà della rosa di Simone Inzaghi è comunque quella di vincere entrambe le partite rimaste per non avere rimpianti e lottare fino alla fine.
Gli impegni contro Lazio e Como hanno assunto un significato secondario dopo la conquista della finale di Champions contro il PSG, in programma sabato 31 maggio a Monaco di Baviera. La classifica ora recita Napoli 78, Inter 77 con due giornate ancora da disputare, si può parlare ancora di duello apertissimo ma dal punto di vista del club meneghino serve quantomeno un aiuto dall’esterno.

L’ESULTANZA RABBIOSA DI SIMONE INZAGHI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La squadra dell’ex Conte se la vedrà con Parma e Cagliari, contro le quali i rischi sono dietro l’angolo e non esistono partite già decise in partenza. L’Inter ha le carte in regola per chiudere la stagione con due trofei ma il mese precedente ha compromesso 2 dei 3 obiettivi.
L’uscita dalla Coppa Italia però non ha impattato negativamente sul morale della squadra, che è stata spremuta fino all’osso durante la semifinale di ritorno contro il Barcellona. In questo senso dunque la finale di Monaco sembra avere la priorità nella testa dei giocatori nerazzurri tuttavia, la solidità costruita negli anni dall’allenatore piacentino obbligherà moralmente ognuno a offrire il massimo anche per gli ultimi due impegni di campionato, per eventualmente approfittare di un passo falso del Napoli.
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Ricky Massara torna in Italia? Due club italiani interessati

Due club di Serie A puntano gli occhi su Ricky Massara, ex direttore sportivo del Milan, in uscita dallo Stade Rennais a fine stagione.
Interesse dalla Serie A per Massara
Ricky Massara, noto per il suo passato come direttore sportivo al Milan, è al centro delle attenzioni di due club di Serie A. A fine stagione, Massara lascerà il suo attuale incarico allo Stade Rennais, aprendo la strada a nuove opportunità nel campionato italiano. I dettagli specifici sulle squadre interessate rimangono riservati, ma l’interesse è confermato.
Prossimi passi per il DS
Il futuro di Massara sembra destinato a un ritorno in patria, dove il suo talento nella gestione sportiva è già stato ampiamente riconosciuto. La Serie A potrebbe offrirgli un palcoscenico adeguato per continuare a influenzare il calcio italiano con la sua esperienza e competenza. Resta da vedere quale club riuscirà a garantirsi i suoi servizi per la prossima stagione.
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Fonte: l’account X di Schira
Two #SerieA’s clubs have asked info for former AC Milan’s sporting director Ricky #Massara, who will leave #StadeRennais at the end of the season. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 13, 2025
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Roma, sogno Champions ancora vivo: ora testa al Milan

La Roma di Ranieri interrompe a Bergamo la striscia di 19 risultati utili consecutivi ma vede ancora possibile la qualificazione in Champions League.
I giallorossi non riescono a fermare anche l’Atalanta e il destro di Sulemana a un quarto d’ora dalla fine butta giù il muro romanista. A due partite dalla fine però l’impresa è ancora possibile.
Roma, nulla è perduto ma servono punti ora più che mai
Un ultimo sforzo è quello che chiede Claudio Ranieri ai suoi dopo l’amara sconfitta di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta. La rete di Cristante aveva dato speranza e un’impresa del genere avrebbe sicuramente meritato l’epilogo più importante ma così non è stato.
Non sono mancate le polemiche arbitrali a causa di un calcio di rigore prima assegnato poi revocato per un presunto fallo di Pasalic su Koné, giudicato non punibile in quanto non c’è contatto diretto fra i due. L’allenatore di Testaccio ha sottolineato poi questo punto ai microfoni del post partita, abbandonando anche l’intervista, ma la sostanza non cambia e a fare festa sono stati i giocatori di Gasperini.

CLAUDIO RANIERI ALZA LE BRACCIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nulla però è ancora deciso in quanto mancano 2 partite, contro Milan e Torino, e la distanza dal 4° posto è ancora di 1 solo punto. Le concorrenti non molleranno di un centimetro così come faranno Svilar e compagni. Già dalla prossima all’Olimpico sarà necessario tornare quelli di una settimana fa e strappare quantomeno un risultato positivo per alimentare le speranze.
Nonostante la sconfitta sono tanti gli spunti positivi di questa partita, affrontata senza capitan Pellegrini ma gestita comunque positivamente in quella zona di campo dove agivano De Ketelaere e Lookman. Il futuro è ancora incerto in quanto non si conosce ancora il nome del prossimo allenatore ma quel che è certo rimane la volontà di preparare il club nella miglior posizione possibile, magari anche grazie a qualche aiuto dall’esterno.
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