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la Juve richiama tutti i giocatori fuori dall’Italia
La Juventus in vista della ripresa degli allenamenti che potrebbe essere il 4 maggio richiama i giocatori che si trovano fuori dall’Italia.
Douglas Costa è uno tra i tre bianconeri attualmente in Brasile, insieme ad Alex Sandro e Danilo, parte dei nove in totale che non si trovano nei pressi di Torino: Cristiano Ronaldo è in Portogallo, Sami Khedira in Germania, Gonzalo Higuain in Argentina, Miralem Pjanic in Lussemburgo, Adrien Rabiot in Francia e Wojciech Szczesny in Polonia. In particolare, servirà una particolare premura riguardo i casi relativi ai sudamericani. Questione di viaggi più lunghi e complicati da organizzare, ma anche di frontiere per i voli intercontinentali, che potrebbero chiudere i battenti. Anche se, come ovvio che sia, la situazione resta più agevole per chi dispone di aerei privati.
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Souloukou: dal Colosseo alla foresta di Sherwood
Souloukou riparte dalla Premier League: l’ex CEO giallorossa è infatti il nuovo amministratore delegato del Nottingham Forest, “Una sfida entusiasmante.”
Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane, è lo stesso club inglese ad annunciarlo ufficialmente sui social “Lina Souloukou è la nuova CEO, supervisionerà lo sviluppo strategico del Forest, guidando il progetto a lungo termine del Club per il successo nella Premier League e nelle competizioni europee.”
Dal giallorosso alla Premier League
Non solo Juric dalla Roma ma è anche una ex Ceo a sbarcare in Premier: Lina Souloukou è ufficialmente il nuovo amministratore delegato del Nottingham Forest.
“È una sfida entusiasmante” dichiara la manager greca “non vedo l’ora di iniziare a lavorare nel 2025 per realizzare le nostre ambizioni condivise.”
L’addio di Souloukou alla Roma
Dunque dopo le dimissioni dalla squadra della capitale, si riunisce a al magnate Marinakis, armatore e imprenditore greco, azionista di maggioranza della polisportiva greca Olympiakos e, appunto, della squadra di calcio inglese del Nottingham Forest.
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Serie A, dal Brasile si punta un attaccante locale
Dal Brasile c’è serio interesse per un attaccante di origini brasiliane che milita in Serie A: ecco tutti i dettagli sul possibile affare.
La notizia circola già da un paio di mesi e prende sempre più forma: un club brasiliano è seriamente interessato a un attaccante di Serie A.
Se a novembre era disposto a offrire 8 milioni di euro per riportare in patria il giocatore, originario del Mato Grosso, oggi pur di averlo sarebbe disposto a offrire fino a 12-13 milioni.
Lo riferisce l’insider turco di calciomercato Ekrem Konur: il club in questione, il Palmeiras, mira a Brenner, attaccante 24enne dell’Udinese.
La condizione necessaria per la realizzazione dell’affare? Il mancato trasferimento di Vitor Roque, attaccante del Betis e della Nazionale brasiliana, che costituisce l’obiettivo numero uno del club.
Ad ogni modo, il club ha già incontrato il procuratore del giocatore.
Brenner, le prestazioni deludenti all’Udinese in Serie A
Che il futuro di Brenner sia lontano dal Friuli appare probabile. Nella conferenza stampa in vista della sfida Fiorentina-Udinese Kosta Runjaic ha detto: “Su Brenner c’erano altre aspettative, ma lo scorso anno si è infortunato e non ha avuto continuità, è stata un’annata difficile per lui. Quest’anno ha iniziato bene ma non ha mantenuto lo stesso livello.
È difficile mostrare sempre le proprie qualità, lui le mostra in allenamento, ma come attaccante bisogna essere sempre sul pezzo e saper fare la differenza e ora non lo sta facendo. Sa che abbiamo altre aspettative e anche lui ne ha su di sé, non è soddisfatto di quello che sta facendo. Vedremo come evolverà la situazione, noi parliamo sempre con lui”.
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Italia, Spalletti: “Chiesa? è quello che manca a noi in Nazionale. Sul campionato…”
Italia, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha commentato diversi temi nella serata a La Domenica Sportiva diversi temi.
Tra le varie tematiche affrontate vi è la situazione di Federico Chiesa, per poi passare a parlare dell’avvincente corsa Scudetto. Infine, non potevano mancare dei commenti in merito al doppio impegno che attenderà gli Azzurri nel mese di marzo contro la Germania, valido per i quarti di finale di Nations League. A seguire l’intervista completa.
Italia, le parole di Spalletti
CHIESA
“Secondo me Federico può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato. E’ quello che manca a noi in Nazionale in questo momento qui, il giocatore che va oltre l’ostacolo da solo e che crea la situazione di vantaggio per la squadra senza avere l’idea di quello che deve essere il collettivo. Prende, ti guarda negli occhi e ti offre la soluzione da solo; è chiaro che bisogna cominci a giocare con più continuità”.
CAMPIONATO E NAPOLI
“E’ un campionato con molto equilibrio, livellato verso l’alto perché ormai tutte le squadre hanno una propria identità” ha spiegato l’ex tecnico del Napoli tra le altre; che poi ha toccato anche l’argomento legato all’ultima squadra allenata in Serie A: “Tutto quello che dico del Napoli può essere usato contro di me. Dico soltanto che il Napoli sta facendo un grande campionato fino a questo momento, che si vede un’identità di squadra ben precisa, ha una squadra forte, un allenatore forte e un ambiente fortissimo che può trasferire tantissime cose a questa squadra”.
SISTEMA CONSOLIDATO
“Gasperini riesce a metterli in riga, quelli che sbordano al di fuori di quello che deve essere il pensiero della partita. Lui ha creato un sistema di gioco in cui poi i calciatori si ritrovano in un contesto naturale di sviluppare le proprie capacità. Impone il sistema tattico sia in possesso di palla che senza la palla a tutte le avversarie, è un’identità di gioco che è ormai consolidata. Lo stesso pensiero che ho del Napoli ce l’ho anche dell’Atalanta, ovvero che ce li ritroveremo in fondo al campionato a giocarsi lo Scudetto” ha proseguito Spalletti mettendo la Dea allo stesso livello dei partenopei, due delle tre squadre che sembra si contenderanno il titolo di campione d’Italia 2024/25.
CALCIO RELAZIONALE
“Conosco bene Thiago Motta. So che cosa predica dalla mattina alla sera perché sono andato a vederlo lavorare a Bologna e si capisce qual è la sua intenzione di gestire una squadra di calcio. Lui vuole una squadra che giochi, vuol far crescere tutta la rosa, cambia spesso formazione e la richiesta che fa è diventare una squadra ‘relazionale’, che riesce a comandare le partite e che ha coraggio nel prendere delle decisioni. Io lo vedo un allenatore preparato che avrà sicuramente un futuro importante”.
PROSSIMO IMPEGNO
“La Germania è una squadra forte però noi vogliamo andare a giocarci questa partita per portarla a casa e non come qualcuno sta alludendo che forse è meglio andare a incontrare quel girone o quell’altro” ha concluso Spalletti, parlando del prossimo impegno della Nazionale, a marzo in Nations League, che andrà anche a stabilire il girone di qualificazione per il Mondiale 2026 in cui saranno inseriti gli Azzurri.
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