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Fiorentina, a centrocampo si rischia una grande abbondanza
Nonostante questo clima surreale e pieno di incertezze che vede protagonista anche la Serie A – con il ministro dello Sport Spadafora che cambia continuamente idea sulla ripresa o no del campionato – la Fiorentina, come ha dimostrato a gennaio con diversi acquisti mirati, sta già programmando la stagione che verrà. Se dovesse arrivare il via libera per poter tornare a giocare, i viola, visto un 13esimo posto attuale e una classifica tutt’altro che scontata, dovrebbero pensare a fare più punti possibili e magari porsi come obiettivo quello di far ambientare i nuovi il più velocemente possibile (in particolare Kouame, reduce da un infortunio al crociato) e provare delle soluzioni tattiche in vista del futuro.
A questo proposito, il centrocampo diventa l’argomento più delicato. Infatti, dal mercato invernale in quel ruolo sono arrivati Duncan, Agudelo e Amrabat – quest’ultimo lasciato in prestito al Verona – che si aggiungeranno a quelli già presenti creando un problema di abbondanza per il futuro.
Situazione attuale
Se fino a dicembre il centrocampo è stato formato dal terzetto Pulgar, Badelj e Castrovilli, con i primi due registi naturali, l’arrivo in panchina di Iachini ha cambiato le carte in tavola e non di poco. Il tecnico marchigiano ha avuto l’intuizione di togliere un Badelj troppo sottotono rispetto alle passate stagioni fiorentine, spostando Pulgar al centro per inserire il dinamismo di Benassi che, al contrario, fino a quel momento è stato utilizzato con il contagocce da Montella. Per circa un mese, la Fiorentina ha ricominciato a fare punti e lo stesso numero 24 viola è stato uno dei protagonisti.
Con l’arrivo di Duncan, però, Iachini, complice anche la poca continuità dell’ex capitano del Torino, non ha esitato ha schierare il suo pupillo ai tempi del Sassuolo mezzala destra ottenendo, tra l’altro, un’ottima prestazione nella vittoria per 5-1 a Genova contro la Sampdoria.
Con il mercato che verrà – coronavirus permettendo – la Fiorentina si ritroverà in rosa Amrabat e non è escluso che Pradè vada a cercare almeno un altro, forse due centrocampisti.
Strategie future
Sul taccuino del ds romano, in primis, ci sono Nainggolan e Gotze, con quest’ultimo preferito a De Paul, Paqueta e Malinovsky, considerati troppo cari al momento. Infatti, l’obiettivo è trovare due centrocampisti, di cui uno più orientato a fare la mezzala pura (appunto il ‘Ninja’) mentre l’altro che sappia agire anche da trequatista (tra i futuri svincolati, il campione del mondo 2014 sembra l’opzione migliore).
A questo punto, vista anche un’altra probabile annata senza coppe, almeno un centrocampista dovrà essere ceduto e il nome più probabile è quello di Benassi, a cui può aggiungersi quello di Agudelo. Il primo lo farebbe a titolo definitivo per una cifra tra i 10 e i 13 milioni, il secondo solo in prestito, poiché la volontà della nuova società è di puntare forte sul giovane colombiano, tanto che per lui hanno già pronto un futuro alla David Pizarro.
Arrivati a ciò, proviamo a pensare come potrebbe giocare la squadra la prossima stagione. I titolari al momento sembrano essere Castrovilli a sinistra, Amrabat al centro ad agire come mediano più che da regista e Duncan a destra. Se il numero 4 del Cagliari alla fine dovesse essere acquistato, a fargli posto potrebbe essere proprio il ghanese ex Sassuolo, a meno che non venga utilizzato il modulo con il trequatista: a quel punto Castrovilli (magari per far rifiatare Ribery) avanzerebbe sulla trequarti dietro le due punte e ci sarebbero maggiori possibilità per tutti di giocare. Queste ovviamente sono tutte ipotesi, soltanto andando avanti vedremo cosa succederà, con la convinzione che gli uomini di mercato faranno di tutto per costruire una squadra super competitiva.
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Milan, volti scuri dopo la vittoria contro lo Slovan Bratislava: Fonseca ancora in discussione
Milan, una dirigenza tutt’altro che contenta quella che si è vista ieri sera a Bratislava dopo la gara di Champions, nonostante la vittoria.
I tre punti non sono assolutamente bastati a riportare il sorriso negli ambienti rossoneri. I volti scuri di Furlani, Moncada e Ibrahimovic erano piuttosto eloquenti e nascondevano una profonda preoccupazione per un Milan che non migliora. Gli stessi errori, reiterati in maniera sistematica.
Piuttosto distoniche le parole di Paulo Fonseca il quale, nell’immediato post partita, ha dichiarato che ha visto dei miglioramenti. Tuttavia analizzando la gara con spirito critico, a parte il riusltato, si può parlare di tutto fuorché di miglioramenti, a maggior ragione trovandosi di fronte ad una squadra piuttosto deficitaria sotto diversi aspetti di campo.
Il tecnico rossonero è in discussione. A poco infatti è servita la vittoria di ieri e negli ambienti rossoneri, tramite una nostra fonte, emerge profondo malcontento e preoccupazione in merito all’operato del portoghese. La gara di sabato contro l’Empoli rappresenterà l’ennesimo crocevia, ma la situazione ad oggi sta probabilmente sfuggendo di mano.
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Caso ultras, Abodi: “Non mi aspetto sanzioni”
Il presidente della FIGC Andrea Abodi ha preso la parola sul caso ultras: ecco che cosa ha detto al margine di un evento organizzato da RCS.
Il caso ultras continua ad occupare le prime pagine della cronaca, giudiziaria e sportiva, visto che le indagini dei pm milanesi continuano a far emergere quella struttura sotterranea che legava parte del tifo organizzato di Inter e Milan alla criminalità organizzata.
Un’inchiesta che deve far riflettere il calcio italiano, partendo proprio dalle istituzioni, calcistiche e non. Proprio su questo punto è intervenuto il presidente Andrea Abodi, a margine di un evento RCS: “Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione, perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali”.
Conclude: “Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi”.
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Milan, è Pulisic il vero top player: i numeri di una stagione (per lui) super
Milan, qui di seguito vedremo i numeri del giocatore americano il quale sta davvero affrontando un’altra stagione – per lui – super. Peccato non si possa dire lo stesso della stagione dei rossoneri fino a qui, ma questa è un’altra storia…
Un vero e proprio top player intorno al quale si stanno muovendo i principali top club europei. Stiamo parlando di Christian Pulisic, anche ieri in rete contro lo Slovan Bratislava.
Dopo l’ottima stagione scorsa, anche l’attuale si pone sulla stessa falsariga, 8 gol in 17 partite e 5 assist per l’esterno americano.
Obiettivo del Milan sarà quello di blindare il suo numero 11 per smorzare sul nascere ogni intenzione da parte di altri club. Scontato dire che il suo valore è triplicato in queste due stagioni.
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