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Milan: guerra aperta tra Maldini e Ragnick
E’ guerra aperta quella tra Paolo Maldini e Ralf Rangnik. Non ancora arrivato, il tedesco fa già parlare di lui soprattutto per le critiche rivolte dall’attuale direttore tecnico che ha maldigerito le parole dell’ex allenatore del Lipsia durante una sua recente intervista al giornale Bild.
La risposta non si fa attendere
Paolo Maldini non accetta di certo di stare nell’angolo ed incassare colpi, esce infatti allo scoperto rispondendo alle parole di Rangnick che aveva ammesso i contatti con il Milan senza di fatto escluderne un trasferimento a patto di avere piene autonomie decisionali. Tradotto, Rangnick viene al Milan se non rimane Maldini.
L’ex capitano rossonero tramite l’agenzia Ansa ha voluto replicare che non avendo mai parlato con Rangnick non riesce a capire su quali basi vertano le sue dichiarazioni, soprattutto perchè dalla proprietà non sono arrivate spiegazioni. Maldini sostiene che così facendo venga invasa la zona nella quale sta lavorando e dispensa un consiglio al tecnico tedesco, ossia che prima di imparare l’italiano dia una ripassata ai concetti generali del rispetto, in quanto ci sono colleghi che nonostante il periodo molto difficile legato all’emergenza Coronavirusstanno anteponendo il Milan al proprio orgoglio, persino alla propria salute.
E’ veramente guerra aperta, non sappiamo ancora di preciso come andrà a finire, ma si preannunciano fuochi d’artificio.
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Calcio in TV oggi, dove vedere i match in streaming gratis
Il palinsesto completo per sguire il calcio in TV oggi: ecco dove vedere tutti i match in streaming gratis sulle varie piattaforme.
La programmazione completa di tutto il calcio in diretta tv e streaming, con le partite di calcio in TV oggi tra le varie piattaforme Sky, DAZN, NOW, Sportitalia, MOLA TV ed emittenti in chiaro. In questa guida tv potete consultare dunque le partite di calcio oggi per tutti i dispositivi mobili (tablet, smartphone e perfino console da gioco) e tutti i device, ma anche per tv e smart tv. Guida alla diretta TV.
Di seguito l’elenco completo delle partite di calcio in TV oggi, in tutte le competizioni e i palinsesti trasmessi dalle emittenti italiane.
Calcio in TV oggi, il programma del 26 dicembre
12.30 Pisa-Sassuolo (Serie B) – DAZN
13.30 Manchester City-Everton (Premier League) – SKY SPORT UNO, SKY SPORT CALCIO e NOW
15.00 Zona Serie B – DAZN
15.00 Brescia-Modena (Serie B) – DAZN
15.00 Cesena-Cremonese (Serie B) – DAZN
15.00 Cosenza-Catanzaro (Serie B) – DAZN
15.00 Frosinone-Salernitana (Serie B) – DAZN
15.00 Reggiana-Juve Stabia (Serie B) – DAZN
15.00 Spezia-Mantova (Serie B) – DAZN
15.00 Sudtirol-Cittadella (Serie B) – DAZN
16.00 Diretta Gol Premier League – SKY SPORT CALCIO e NOW
16.00 Chelsea-Fulham (Premier League) – SKY SPORT UNO e NOW
16.00 Newcastle-Aston Villa (Premier League) – SKY SPORT ARENA e NOW
16.00 Nottingham Forest-Tottenham (Premier League) – SKY SPORT MAX e NOW
16.00 Bournemouth-Crystal Palace (Premier League) – SKY SPORT (canale 251) e NOW
16.00 Southampton-West Ham (Premier League) – SKY SPORT (canale 252) e NOW
18.00 Palermo-Bari (Serie B) – DAZN
18.30 Wolverhampton-Manchester United (Premier League) – SKY SPORT UNO, SKY SPORT CALCIO e NOW
20.30 Sampdoria-Carrarese (Serie B) – DAZN
21.00 Liverpool-Leicester (Premier League) – SKY SPORT CALCIO, SKY SPORT 4K e NOW
Dove vedere il calcio in TV in streaming gratis?
I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati
I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio
I programmi RAI sono visibili in streaming gratuito all’interno del territorio italiano su RaiPlay e relativa app
I programmi di Sportitalia sono visibili in streaming gratuito su Sportitalia.com
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Scaroni: “Fonseca non rischia. Su Cardinale e l’Inter…”
Ecco le riflessioni di Paolo Scaroni, presidente del Milan, riportate dal Corriere della Sera.
LEGA CALCIO
“Credo, al di là delle dispute giuridiche sull’eleggibilità di Simonelli, che la volontà di cambiare espressa da 14 club su 20 non potrà che finire per prevalere.” Scaroni si riferisce ai recenti sviluppi in Lega Serie A, in particolare riguardo alla nomina di Simonelli, ma evidenzia la forza della volontà di cambiamento espressa dalla maggior parte dei club.
FONSECA RISCHIA?
“Ma no, tutti gli auguriamo che vinca tanto.” Scaroni risponde in maniera positiva e ottimistica, riferendosi probabilmente alla situazione di Paulo Fonseca e ai suoi futuri impegni.
LE PAROLE DI CARDINALE SULL’INTER
“Cardinale, da uomo di sport e non solo businessman, faceva riferimento alla passata proprietà dell’Inter e non certo al club nerazzurro. Sul campo ci affrontiamo e vogliamo batterci, come nell’ultimo derby, magari a volte ci prendiamo in giro bonariamente, ma è evidente che fuori c’è stima e c’è una collaborazione leale con l’Inter, figuriamoci se possiamo non avere rispetto: condividiamo lo stadio da sempre e assieme stiamo lavorando per costruirne uno nuovo.
Milano è poi una realtà sui generis in cui i tifosi per fortuna possono andare a vedere il derby mischiandosi assieme, in un clima sereno.”
Scaroni risponde alle parole di Gerry Cardinale, proprietario del Milan, riguardo alla rivalità con l’Inter, affermando che pur competendo sul campo, esiste un profondo rispetto e una collaborazione leale, soprattutto per quanto riguarda il futuro dello stadio condiviso e l’ambiente sereno in cui si svolgono i derby.
Queste dichiarazioni evidenziano una visione di collaborazione tra le due squadre milanesi, pur nella naturale rivalità calcistica.
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Milan, il rifinanziamento uno specchietto per le allodole: Cardinale dovrà vendere | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, l’accordo tra venditore ed acquirente, ovvero Elliott e Redbird non deve passare come quell’operazione dettata dal cuore. Entriamo nel dettaglio qui di seguito.
Gerry Cardinale può tirare una forte boccata d’ossigeno in seguito all’accordo col Fondo Elliott sulla base di un rifinanziamento del debito il cui residuo, ad oggi, ammonta a 489 milioni di euro.
Tutto bello? Ma neppure per sogno, in primis perché Cardinale continuerà a non essere padrone a casa sua fino al 2028, ma la domanda è un’altra. Ci arriverà fino al 2028? La risposta è no, per il semplice fatto che l’intero progetto AC Milan sta crollando.
Mesi fa diceva che nessuno vuole vincere più di lui, parole bellissime per un tifoso, ma lo stesso sostenitore rossonero si aspetta che dalle parole escano poi i fatti. Che non stanno accadendo in seguito alla scelta scriteriata di disfare tutto quello fatto da Maldini e andando a distruggere la squadra dello scudetto acquistando in seguito un’accozzaglia di gente senza coprire i reparti giusti.
E la dimostrazione di quello che scrivo è il campionato in corso. Non ci si improvvisa presidenti di calcio, dirigenti o allenatori e l’unico lì in mezzo in grado di fare il suo lavoro è lo stesso Paulo Fonseca che già negli anni scorsi allenava. Cardinale non conosce nemmeno la storia del Milan, Furlani può dire di esserne tifoso, ma conosce ben poco le dinamiche del calcio, Moncada si è trovato a fare il dirigente quasi a sua insaputa, Ibrahimovic è più presente su Instagram che a Milanello. La domanda è: dove vogliamo andare?
Ottavi in campionato, nessuna speranza di vincere lo scudetto, poche di qualificarci per Champions League. Ergo meno entrate nelle casse per gestire il mercato, per gestire alcuni aumenti di ingaggio. Ergo la necessità di cedere almeno un top player. Ergo il rischio concreto di indebolirsi con tutti gli annessi e connessi per la prossima stagione. Ergo meno soldi dagli sponsor.
Per venire al nocciolo della questione, Cardinale sta assistendo alla rottura del suo giocattolo e l’unico modo per ripararlo è vincere trofei. Non partecipare e basta. Una presenza stabile in Champions gli può permettere di vivere bene, non esserci lo costringerà a pagare annualmente interessi bancari da 60.000 euro senza gli introiti della Champions. Come li paga? Cedendo giocatori e impoverendo la squadra.
Il rifinanziamento è uno specchietto per le allodole, Cardinale i soldi non li ha e con la gestione del Milan attuale di certo non andrà a generare valore. Sarà quindi obbligato a vendere tutto, o in parte.
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