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Fiorentina, tutti ti vogliono
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Tutti vogliono giocare nella Fiorentina e non è cosa da poco considerando che solo l’anno scorso se ne andarono tutti chiedendo la cessione. Tutti credono nel progetto di riportare la squadra gigliata in Europa e chissà, magari di vincere anche un trofeo come la Coppa Italia. Tutti e dico tutti – o quasi – sono rimasti anche per lui, Davide, che ci guida da lassù come un angelo custode.
Chi è voluto restare
Partiamo dal Cholito. Lui, la semplice frase da dire ma non scontata soprattutto a Firenze, l’ha fatta arrivare al termine della gara persa 5-1 contro il Milan all’ultima giornata: “Resto alla Fiorentina”.
Dopo di lui Chiesa direttamente dal ritiro della Nazionale lo scorso giugno: “Voglio rimanere alla Fiorentina, ho rinnovato il contratto perchè sto bene.
Poi è toccato a Pezzella che, dopo aver aver saputo del suo riscatto, ha manifestato felicità e orgoglio nell’essere diventato il nuovo capitano. Stesso discorso per Biraghi e Veretout che non molti giorni fa hanno confessato – soprattutto il primo – di aver ricevuto offerte e di averle rispedite al mittente.
Infine Laurini, non uno dei primi titolari, tramite il suo agente ha fatto sapere di star bene e di accettare più che volentieri il ruolo di alternativa a Milenkovic, altro giocatore che da Firenze non vuole partire subito. Insomma, non cose da poco.
Chi è voluto arrivare
Lafont, per venire in maglia viola, non ci ha pensato più di tanto e ha sfidato il Tolosa per farsi liberare ad una cifra inferiore che fosse alla portata della squadra di Viale Manfredo Fanti. Convinto a venire anche da Dabo, ha deciso insieme a Corvino di non partecipare all’Europeo Under 19 con la Francia – della quale è anche capitano – per fare tutta la preparazione con Mister Pioli.
Capitolo a parte merita uno che per andare a Firenze ha lottato contro tutti e tutto, compresa la Juventus, non una squadra qualunque. Fin da maggio Marko Pjaca la sua scelta l’aveva già fatta arrivare e ha mantenuto la parola data al dg Corvino, da sempre grande estimatore del croato, rifiutando ogni offerta anche da squadre più blasonate come Tottenham, Siviglia e Porto e altre meno come Samp e Genoa.
Dopo una trattativa durata tre mesi Pjaca ha coronato il suo sogno di arrivare a Firenze e qui ci vuole rimanere il più possibile. Da ricordare che un altro croato, Pasalic, aveva già un accordo con i Viola salvo la volontà di Abramovich, proprietario del Chelsea, di mandarlo all’Atalanta in quanto deciso a non trattare più in uscita con la Fiorentina dopo il caso Salah.
Aria di rinnovi
Momento di rinnovi, dunque, in casa Fiorentina, in particolare per tre giocatori: Simeone, Biraghi e Veretout.
Per il primo è pronto l’allungamento del contratto fino al 2023 con giusto adeguamento dell’ingaggio; per il secondo, cresciuto molto rispetto ad un anno fa, lo stesso rinnovo del Cholito per una cifra superiore agli attuali 600 mila euro; sulla via di un accordo anche il rinnovo per il francese che da 1,1 milioni passerà a 1,3.
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Atalanta, il Gewiss Stadium non fa più paura: i numeri
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Atalanta, i nerazzurri non riescono più a vincere al Gewiss Stadium nel 2025. Ecco i numeri della Dea in questi primi due mesi dell’anno solare.
Ennesimo risultato deludente per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini in questa prima parte del 2025: i nerazzurri sono stati fermati dal Venezia con un altro 0-0, il secondo consecutivo in casa dopo quello contro il Cagliari del 15 febbraio. Un dato significativo, considerando che – come riportato da Opta – l’Atalanta non pareggiava due gare interne di fila a reti bianche in Serie A dal novembre 2004. Anche per il Venezia si tratta del secondo 0-0 consecutivo, dopo quello ottenuto contro la Lazio.
Dal primo gennaio 2025, la squadra di Gasperini ha vinto solo una partita casalinga. In quell’occasione, la vittoria fu di 5-0, il 21 gennaio, contro lo Sturm Graz in Champions League, un successo poi rivelatosi inutile visto l’eliminazione arrivata con la sconfitta interna per 3-1 contro il Club Brugge. In tutte le altre gare al Gewiss Stadium, l’Atalanta non ha mai trovato la vittoria: quattro pareggi e una sconfitta in campionato, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna e quella dalla Champions League. Se si esclude il successo contro gli austriaci, l’ultimo trionfo casalingo della Dea risale al 22 dicembre 2024, quando sconfisse l’Empoli 3-2 con doppietta di De Ketelaere e rete di Lookman.
Il percorso della Dea al Gewiss Stadium nel 2025:
Atalanta-Juventus 1-1
Atalanta-Napoli 2-3
Atalanta-Sturm Graz 5-0 (UCL)
Atalanta-Torino 1-1
Atalanta-Bologna 0-1 (Coppa Italia)
Atalanta-Cagliari 0-0
Atalanta-Club Brugge 1-3 (UCL)
Atalanta-Venezia 0-0
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LA GRINTA DI GIAN PIERO GASPERINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Bologna, italiano su Dominguez “lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Bologna: Dopo le grandi prestazioni offerte nelle ultime partite, Dominguez sembrerebbe pronto ad un ruolo diverso all’interno dello scacchiere dei felsinei
C’è poco da svezzare. Benjamin Dominguez, ala sinistra classe 2003 che alla prima stagione in rossoblù vanta già tre gol e un assist in sole 14 presenze. Le sue prestazioni decisive contro i grandi club italiani potrebbero farlo diventare un obiettivo per top club già a partire dal prossimo agosto. Se c’è una squadra che sa quanto sia fondamentale, è sicuramente il Milan. Di cui a proposito ha parlato in conferenza il suo allenatore: “Lo dico sempre a loro, sono attaccanti a tutti gli effetti, devono saper lavorare e sentire la porta, aver voglia di far gol. Benji ha avuto 3-4 palloni nel puntare l’avversario dentro l’area di rigore, poteva fare gol ma l’ho visto più presente. I palloni arrivano, su quello dobbiamo battere, poi a livello individuale crescere. Quello che sta facendo Ndoye, già a 6 gol, Orso è a 7. Dobbiamo migliorare sotto questa caratteristica della casella gol”.
Alla domanda se ci fosse o meno l’eventualità di vedere nel prossimo futuro Dominguez più accentrato, Vincenzo Italiano ha risposto così: “A Parma nell’assalto finale lo abbiamo provato lì. Possiamo lavorarci, lui sull’esterno però è a suo agio, ma in futuro potrebbe essere un’idea anche a partita in corso”.
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Fonte: https://www.bolognafc.it/benjamin-dominguez-al-bologna/, sito ufficiale Bologna FC
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Lutto nel calcio: l’ex Juventus Hidalgo ci lascia a 32 anni
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Il calciatore spagnolo, che aveva militato anche nella Juventus, si è spento dopo una lunga lotta contro la malattia con il quale combatteva da tempo.
Una notizia tragica: a soli 32 anni è morto Nico Hidalgo, calciatore spagnolo che, nella sua carriera, ha militato per un breve periodo anche nelle file della Juventus.
La notizia è stata diffusa dai canali del Granada, squadra in cui Hidalgo aveva militato dal 2012 al 2014 e dal 2014 al 2016. Nel mezzo la breve esperienza con il club bianconero con il quale, però, l’attaccante iberico non era mai riuscito ad esordire in Serie A.
L’omaggio del Granada a Hidalgo
Hidalgo lottava da tempo contro un tumore ai polmoni con metastasi alle ossa che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il Granada ha voluto comunicare la tragica scomparsa con un comunicato sui propri canali.
“Nico Hidalgo ci ha lasciato il 1° marzo 2025 all’età di 32 anni. Dietro di lui c’è un innegabile esempio di lotta e sacrificio, come ha già dimostrato nel Granada Club de Fútbol, realtà che ha difeso tra il 2012 e il 2016, debuttando con la prima squadra.
Nato a Motril, ha potuto sentire il calore dei tifosi granadini al Granada City Trophy 2022. Quel pomeriggio c’è stato un momento emozionante quando, insieme a Pepe Macanás, è sceso sul terreno di gioco del Nuevo Los Cármenes e ha ricevuto un’ovazione più che meritata dai suoi tifosi, che hanno voluto sostenerlo fin dal primo momento in una lunga e sfortunata lotta contro la malattia Con la partenza di Nico, non se ne va solo un calciatore eccellente, ma anche una brava persona.
Ma l’affetto dei compagni di squadra, degli allenatori, dei lavoratori, dei dirigenti e dei tifosi sarà sempre presente. Riposa in pace, Nico Hidalgo García”.
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