Nella formazione che scenderà in campo venerdì, Italiano è pronto a dare fiducia a Niccolò Cambiaghi nel tridente dietro la punta, e uno tra De Silvestri e Davide Calabria, ex dell’incontro, sulla fascia destra difensiva.
Serie A
Lazio: Nesta, nostalgia biancoceleste. Ad Empoli più di 3000 laziali

Alessandro Nesta parla a radio radio del suo periodo alla Lazio,della nostalgia e la rabbia per dover essere andato via ed essere passato da traditore agli occhi dei tifosi,senza nascondere il desiderio di poter allenare la lazio in futuro senza scordare il suo presente che si chiama perugia,di seguito le sue parole:
La mia avventura a Perugia è iniziata bene. Questa è una piazza importante, il posto perfetto per continuare la mia carriera da allenatore”.
La Lazio
“Può provare ad andare in Champions, l’anno scorso l’ha dimostrato. Ha cambiato poco, è una squadra forte e in ogni partita se la gioca con tutti. Ha iniziato così e così a causa del calendario non facilissimo, però Inzaghi è un grande allenatore e l’ha dimostrato. Acerbi-de Vrij? Come caratteristiche sono simili, chi sarà più efficace lo dirà il campionato, vedremo.
Allenare la Lazio? Se arrivasse la Lazio vorrebbe dire che ho fatto bene a Perugia e fatto un percorso importante. La Lazio sarebbe un punto di arrivo non solo per me perché ne sono stato il capitano, ma per tutti perché è una grande squadra”.
L’addio alla Lazio
“L’ho detto tante volte. Andarsene è stato difficile per i tifosi ma anche per me. I primi mesi sono stati complicati, poi ho fatto il professionista.
Se potevo tornare? Per due giorni c’è stata questa possibilità, poi alla fine non si è fatto nulla. Il Milan ha voluto che rimanessi, la Lazio non aveva così tanta voglia di riprendermi, e quindi sono rimasto a Milano”.
Il derby del 5-1
“Cosa accadde? Me lo ricordo bene. Fu un anno difficile per noi, alla Lazio si iniziava a parlare di vendere i grandi giocatori.
La società voleva farmi partire e io non volevo andarmene. Ho passato dei mesi complicati, c’era aria di divorzio. Sono andato in campo e non ci ho capito nulla. La mia reazione è stata sbagliata, il fatto che mi volessero vendere mi ha fatto pensare di mandare tutto a quel paese, e quindi sono uscito.
Se tornassi indietro non lo farei. Avrei dovuto affrontarla in un altro modo ma purtroppo ho fatto una cavolata”.
Inzaghi e Gattuso
“Loro in grandi squadre prima di me? Non ho nessun rimpianto. A Miami sono stato benissimo e non cambierei nulla. La mia famiglia si è inserita bene in America e questo non ha prezzo. Sono tornato in Italia con grandi intenzioni, e spero di far bene.
Preferisco aver fatto il mio percorso, anche se più lentamente”.
Nazionale
“Paghiamo un po’ il fatto di avere una generazione di giocatori meno forte della nostra. Noi ci siamo ritrovati una Nazionale forte, tutti lo eravamo. Non è facile sostituire giocatori così. Speriamo che l’Italia tirerà fuori nuovi talenti nei prossimi anni.
Bisogna investire di più nei settori giovanili e sugli allenatori. Bisogna scegliere il top degli allenatori per i nostri ragazzi”.
I tecnici più importanti
“Ho avuto la fortuna di avere dei maestri. Da Volfango Patarca a Zeman, Mimmo Caso. Grandi persone che mi hanno aiutato a diventare giocatore e uomo.
Zeman è stato un allenatore coraggioso, mi ha lanciato in un calcio dove cominciavano a girare molti soldi, e a Roma si iniziavano a fare molti investimenti, affidandomi la difesa”.
Il numero 13
“Sono contento che tanti ragazzi scelgano questo numero per me. Vuol dire che ho fatto qualcosa di importante. Sono orgoglioso di me per questo, per l’equilibrio che ho avuto nei momenti belli e in quelli brutti”.
Romagnoli
“Io faccio il tifo per lui. L’ho conosciuto, è un bravissimo ragazzo, laziale e gioca nel Milan. È forte, gli serve un po’ di esperienza internazionale e poi crescerà”.
Esodo a Empoli
La trasferta di Empoli è un grande richiamo per il popolo laziale, in 3000 circa, si sposteranno da roma, per raggiungere la cittadina toscana.
Partita giudicata a bassissimo rischio e quindi aperta a tutti senza limitazioni di nessun tipo,non dovrà essere presentata neanche la tessera del tifoso e quindi questo ha spinto ancora più gente a partire essendo anche Empoli la quarta trasferta più vicina da Roma,a soli 300km e più distante solo di Frosinone,Firenze e Napoli.
Nostalgia Felipe Anderson
È stato chiesto a Felipe Anderson di fare una formazione con tutti i giocatori piu forti con cui ha giocato e nella lista il ragazzo brasiliano ha inserito tre giocatori biancocelesti,uno è un ex e cioè miro Klose,poi ci sono Lucas Leiva e fortuna Wallace,questo la dice lunga sull’importanza che ha avuto la lazio per lui e anche ora che si trova al West Ham non perde occasione per parlare di lazio e di chi ne ha fatto parte.
La stagione è iniziata in maniera negativa per lui e per tutta la squadra che arranca a zero punti in fondo alla classifica,forse parlare di lazio può far tornare il sorriso a questo ragazzo in questo periodo negativo.
Serie A
Festival della Serie A, tutto quello che c’è da sapere

Anche quest’anno si svolgerà a Parma il Festival della Serie A, un evento organizzato dalla Lega Serie A in collaborazione con varie istituzioni del territorio.
Durante l’evento verrà anche svelato interamente il calendario della Serie A 2025/2026, decisamente in anticipo rispetto agli scorsi anni. Motivo in più per non mancare.
Festival della Serie A, 6-7-8 giugno a Parma
Per la seconda edizione sono previste tante novità che saranno svelate interamente il 16 maggio quando si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Sono previsti tanti nomi di spicco del calcio italiano e non, con annessi personaggi legati al mondo della comunicazione sportiva oltre che provenienti dai social.
Le location selezionate raccontano un autentico itinerario tra storia e fascino cittadino: dal prestigioso Teatro Regio (dove è prevista la presentazione del nuovo calendario) alla suggestiva Galleria San Ludovico, passando per il Laboratorio di San Paolo e l’imponente Palazzo della Pilotta. Non mancheranno tappe simboliche come Piazza Garibaldi, Piazza della Pace, il Palazzo del Comune e lo storico stadio Ennio Tardini, dove si terrà una partita-evento targata “Operazione Nostalgia”, con protagoniste le leggende del calcio pronte a far rivivere emozioni indimenticabili.
Tra le novità più attese di questa edizione si segnalano quattro appuntamenti imperdibili:
- Fan Zone: uno spazio pensato per i tifosi di tutte le età, dove vivere il calcio in maniera immersiva grazie ad attività interattive, giochi ed esperienze di condivisione.
- Digital Creative Hub: forte del successo dell’ultima edizione – con oltre 10 milioni di visualizzazioni, 5 milioni di utenti raggiunti e 70 contenuti social firmati Lega Serie A – il festival rilancia la sua anima digitale, offrendo contenuti esclusivi e nuove modalità di coinvolgimento online.
- Esposizione di cimeli: in collaborazione con la Lega Collezionisti Italiani, sarà possibile ammirare autentici tesori del calcio nazionale, veri frammenti di storia sportiva.
- Rassegna cinematografica: grazie alla partnership con Rai Cinema, il grande schermo diventerà protagonista con una selezione di film e documentari dedicati al mondo del calcio, per raccontarne la magia da un’altra prospettiva.
Serie A
Bologna, ripresa verso il Milan: Ndoye e Holm in dubbio per San Siro

Il Bologna ha ripreso gli allenamenti a Casteldebole per preparare la sfida di venerdì contro il Milan. Restano in dubbio Emil Holm e Dan Ndoye per la gara di San Siro.
Archiviata la gara contro la Juventus, il Bologna inizia la preparazione verso la sfida contro il Milan, antipasto di quel che sarà la finale di Coppa Italia in programma mercoledì 14 maggio. L’1-1 del Dall’Ara contro i bianconeri ha lasciato le distanze in classifica invariate tra le due squadre, aumentando l’incertezza sulla corsa al 4° posto, più aperta che mai. Quando mancano 3 giornate al termine del campionato, ci sono ben 4 squadre divise da un solo punto ed è difficile fare previsioni. Il prossimo turno di Serie A prevede ben 3 scontri diretti. I rossoblù saranno impegnati venerdì sera a San Siro contro il Milan.
Se i rossoneri possono permettersi di ruotare diversi giocatori per preservare i titolari in vista della finale di Coppa Italia, gli emiliani devono ottenere dei punti per continuare a sperare nella Champions League. Quest’oggi la squadra di Vincenzo Italiano si è ritrovata al centro sportivo di Casteldebole per preparare la prima sfida contro i rossoneri. Come riportato dal report ufficiale dell’allenamento condiviso dal sito del club, la rosa è stata divisa in due gruppi: seduta in palestra per i più impiegati domenica, partitella a metà campo per gli altri.

Dan Assane Ndoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, le condizioni di Ndoye e Holm
Come riportato dal Bologna, Emil Holm e Dan Ndoye hanno proseguito il lavoro differenziato. I due giocatori rossoblù hanno svolto una seduta a parte per recuperare dai rispettivi infortuni. Difficilmente verranno rischiati dal primo minuto da Italiano nella gara di venerdì. L’obiettivo è quello di recuperarli a pieno regime i vista della finale di Coppa Italia. Avendo ancora 3 giorni prima della sfida di San Siro, è possibile che possano ancora recuperare per la panchina.
Serie A
Fiorentina, Zaniolo: il riscatto è sempre più lontano

Zaniolo-Fiorentina: cifra del riscatto troppo alta e minimo di partite che dopo Roma sembra sempre più improbabile da raggiungere. Riscatto sempre più lontano.
Roma, da chance a condanna. La pesante sconfitta subita domenica contro la Roma, oltre che aver allontanato i sogni di Champions League, e alla luce dei punti in classifica, anche la posizione valida per un posto in Europa, Ma non è tutto: la gara dell’Olimpico potrebbe aver segnato la fine dell’avventura in viola di Nicolò Zaniolo. L’ex romanista, schierato titolare nella partita di ieri, non ha saputo ripagare la fiducia dell’allenatore, offrendo una prestazione opaca, culminata con un’espulsione per proteste dopo la sostituzione.
Il futuro di Zaniolo
Nell’edizione odierna della Repubblica, è stato esposto il problema relativo alla permanenza in viola di Zaniolo, che sembra sempre più lontana dopo la prestazione di domenica sera.
Dopo Roma, di quel trequartista brillante capace di trascinare i giallorossi alla conquista del primo trofeo continentale della loro storia, si sono perse le tracce.
Dalla deludente esperienza in Inghilterra, passando per il trasferimento in Turchia — di certo non la prospettiva ideale per un giovane di 23 anni pagato 30 milioni appena l’estate precedente — fino al ritorno in patria, il percorso di Nicolò Zaniolo è stato un continuo rincorrere sé stesso. Nemmeno un allenatore esperto in “rinascite” come Gasperini è riuscito a invertire la rotta e restituire slancio a un talento che, mai come oggi, sembra aver smarrito la propria strada e aver bisogno di un nuovo inizio.
Gli indizi sono due. Dopo la partita di ieri sera, appare sempre più improbabile che Zaniolo riesca a raggiungere la soglia del 60% delle presenze — con almeno 30 minuti giocati — necessarie per far scattare l’obbligo di riscatto, fissato a 19 milioni di euro. Una cifra che, alla luce del rendimento offerto finora, somiglia più a un’utopia che a una reale possibilità.
Ed ecco il secondo punto: la valutazione concordata al momento del suo arrivo a Firenze si rivela oggi decisamente sproporzionata rispetto al contributo fornito. Un fattore che pesa inevitabilmente sul futuro del giocatore e che, nonostante i soli 25 anni, sembra destinarlo a un ritorno in Turchia, proprio lì dove aveva avuto inizio questo tortuoso percorso.

ANDREA COLPANI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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