Le interviste
ESCLUSIVA – De Sisti: “Dirigenti incapaci. Pallotta? Per quello che mi riguarda può…”
Giancarlo “Picchio” De Sisti, leggenda della Roma e della Fiorentina, intervenuto ai microfoni di CalcioStyle.it ha voluto ricordare alcuni particolari del suo passato da giocatore per poi affrontare alcuni temi sul mondo giallorosso.
Face to Face con De Sisti
Cos’ha significato per lei la Roma?
La Roma per me è stato il raggiungimento di un sogno. Sin da bambino, da quando mio padre mi portava allo stadio per vedere giocare la Magica, entravo all’Olimpico e dicevo a me stesso “Voglio vestire la maglia giallorossa”. Il sogno poi si tramutò in realtà ed ebbi la fortuna di giocare nella Roma.
Dopo la Roma la Fiorentina…
Era il1965 e la Roma non stava vivendo un periodo positivo: aveva un bilancio negativo e, di conseguenza, aveva bisogno di fare cassa. Io, essendo un prodotto del vivaio giallorosso, ero l’unico a poter assicurare una plusvalenza alla società che rischiava il tracollo. Si fece avanti la Fiorentina e una volta trovato l’accordo economico fui costretto a lasciare la mia vita e la mia famiglia. Piansi tanto quel giorno, ma le lacrime non servirono a nulla… la viola sarebbe stata la mia squadra. Quando arrivai a Firenze mi accolsero tutti con grande entusiasmo a partire dal dirigente viola Egisto Pandolfini: uomo come pochi al quale mando un saluto lassù in alto. Fu lui a convincere il presidente Nello Baglini ad acquistarmi e devo ammettere che l’esperienza post Roma è stata bellissima. Non so se è possibile, ma io nel cuore porto due squadre e le amo entrambe allo stesso modo: Roma e Fiorentina sono sullo stesso piano. Con la Viola ho vinto parecchio e sono fiero di aver vestito questa maglia.
Dopo il calcio nostalgico, il calcio di oggi. Come valuta l’operato di Fonseca sulla panchina della Roma?
Fonseca in questa stagione, secondo il mio punto di vista, ha fatto abbastanza bene. Certo, ci si poteva aspettare di più, ma l’infortunio di Zaniolo e compagni ha avuto un impatto negativo sul prosieguo della stagione. Detto ciò concludo dicendo che se la società non vende i pezzi pregiati della rosa, il portoghese il prossimo anno farà sicuramente meglio.
Crede che sia giusto pensare di cedere un giocatore come Zaniolo?
Zaniolo è un fuoriclasse e giocatori così nascono uno ogni vent’anni. Prima di privarsi di un talento simile bisogna che la società ci pensi bene. Lui rappresenta la Roma del futuro e mi piacerebbe continuare a vederlo vestire questa maglia. Questo un po’ il sogno di un tifoso, ma poi tocca scontrarsi con la realtà. Se verrà ceduto lo si farà per evitare il tracollo finanziario del club.
Anche lei crede che Pallotta debba vendere il club?
Pallotta è un bravo presidente, ma è poco presente a Trigoria. Gli esempi da seguire sono quelli di presidenti storici come Viola e Sensi, ma credo che ad oggi a sbagliare siano stati i dirigenti e non Pallotta. L’americano è poco simpatico e non c’è feeling con la tifoseria, ma ripeto: a sbagliare sono i suoi fidati.
Le interviste
Barzagli: “Spalletti bravo a rimettere in piedi Nazionale”
Andrea Barzagli senza peli sulla lingua. L’ex difensore della Juventus e della Nazionale Azzurra era presente ieri al Salone d’Onore del Coni in occasione della XV edizione del Premio Andrea Fortunato. Dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento per la sua straordinaria carriera, alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò e di altri illustri personaggi del calcio, Andrea Barzagli si è concesso con grande disponibilità e la solita eleganza alle nostre domande. Ecco cosa ci ha detto sull’attuale Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti, con un occhio bionico rivolto alle prossime qualificazioni ai Mondiali 2026.
“Se esiste un nuovo Andrea Barzagli? No, nel senso che ci sono tanti altri difensori forti che stanno venendo fuori. Riguardo alla Nazionale Italiana di Calcio devo dire che c’è stato un nuovo cammino dopo un europeo difficile. Secondo me i ragazzi hanno svoltato grazie a Luciano Spalletti. Il nostro CT è stato abile, bravissimo a rimettere in piedi una Nazionale in grado di trovare risultati e far sentire gli italiani partecipi di questa squadra. E’ un primo passaggio e a mio modo di vedere abbiamo una rosa valida che può crescere ancora di più”. Parola di Andrea Barzagli.
Sulla Serie A non ha voluto esprimere particolari giudizi, e allora gli abbiamo chiesto come vede… futuri Mondiali (2026)! “Speriamo sia una qualificazione ai Mondiali tranquilla rispetto agli anni passati. Ma siamo fiduciosi perché adesso la Nazionale Azzurra ha fatto un passo importante”.
Le interviste
ESCLUSIVA CS-Bordon: “Inter, due acquisti a gennaio. Il Napoli sarà ancora protagonista”
Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, Ivano Bordon, ex calciatore dell’Inter e della Nazionale, ha parlato dell’ attuale situazione dell’Inter e non solo.
L’ ex portiere e allenatore di calcio italiano, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, Ivano Bordon ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai nostri microfoni:
Che sfida vede contro il Bayer? Secondo lei i nerazzurri partono favoriti o è una sfida da 50 e 50?
Sarà una sfida molto difficile perché il Bayer è una buonissima squadra, importante.
Inter che domina in campionato…secondo lei a oggi chi è la vera antagonista dei nerazzurri?
L’antagonista dell’Inter penso sarà non solo il Napoli ma anche l’Atalanta
Dove potrà secondo lei intervenire l’Inter sul mercato a gennaio?
Penso che se potrà trovare un attaccante ed un difensore valido.
Come sta vedendo Conte e Lukaku al Napoli? Si aspettava di più?
Conte lo conosco e’un ottimo allenatore che sa dare ad una squadra un modo di giocare importante, io adesso vedo una squadra forte, compatta e se riesce anche a ritrovare Lukaku anche nella conclusione oltre a quello che può fare nella zona gol come forza. Mi aspettavo un Napoli protagonista e lo sta facendo.
Le bombe di Vlad
Paolo Trapani presenta “Napoli sulla pelle”
Il giornalista e scrittore Paolo Trapani, presenta il suo libro “Napoli sulla Pelle” al club Napoli Scafati il prossimo giovedì 12 Dicembre.
Giovedì 12 dicembre alle ore 20,30, in Traversa Brunelleschi a Scafati, presso il Napoli Club D10S, tifosi e sportivi incontreranno il giornalista e scrittore Paolo Trapani.
L’iniziativa, nata da un’idea di Pasquale “pakyweb” Giugliano e dal Gruppo operativo del club, viene promossa per parlare dei libri scritti da Trapani e relativi al calcio; in particolare ‘Napoli sulla Pelle’, edito da Iuppiter Edizioni, a cui ha collaborato anche il collezionaista avv. Renato Camaggio.
Nei suoi libri, Paolo Trapani non si limita solo a raccontare vicende di calcio, ma pone in evidenza il valore sociale del football e quanto sia importante nella realtà territoriale di Napoli e della sua area metropolitana. Il lettore, quindi, viene stimolato a compiere un’analisi non solo sportiva e agonistica. Ma di approfondimento valoriale, identitario e di appartenenza alla propria comunità.
“Ringrazio – spiega Paolo Trapani – gli amici del Club Napoli Scafafi “D10S”, in particolare Pasquale ‘pakyweb‘ Giugliano, per aver promosso l’evento del prossimo 12 dicembre. Sarà una bella occasione per parlare di Napoli, di calcio, della nostra identità e dei valori che attraverso il calcio ci vedono uniti in un comune destino”.
Questo lavoro di Paolo Trapani, scritto in collaborazione con l’avvocato Renato Camaggio che è un grande collezionista di maglie da campo, racconta aneddoti, retroscena e vicende legate al Napoli ed alla sua storia. Il racconto intreccia le vicende attraverso la storia e la storicità della maglia azzurra.
Infatti la maglia nel calcio, con i suoi colori, è il simbolo più importante di una squadra. Visto che la rappresenta. Ed a Napoli è l’icona assoluta della passione collettiva che unisce il popolo napoletano al football. Un vero e proprio cordone ombelicale che tiene legati, indissolubilmente, la città che rappresenta la madre e la squadra che rappresenta il figlio.
Un rapporto simbiotico che travolge e unisce anche i tifosi sotto un unico colore: quello azzurro che rappresenta indissolubilmente la squadra e la città.
(Foto: Depositphotos)
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