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Francesco Tripodi analizza il campionato appena trascorso

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Serie A procura federale

Il campionato è giunto al termine e come ogni stagione è tempo di fare bilanci per i club della nostra Serie A. L’analisi della stagione ha bisogno di una voce autorevole come quella del nostro fondatore e Direttore editoriale Francesco Tripodi.

Direttore, partiamo dalla stagione dell’Inter, del suo campionato e del cambio di proprietà. Un suo parere sulla situazione dei neroazzurri..

“Un campionato davvero perfetto, è la squadra più forte l’ha dimostrato in campo, l’ha dimostrato Simone Inzaghi e l’hanno dimostrato i calciatori. Per quanto riguarda il cambio di proprietà è tutto da valutare, Zhang era tifoso neroazzurro ma la società mi sembra passata in buone mani. Certo sono situazioni da monitorare ma non credo che i tifosi corrano il pericolo di vedere nella prossima stagione una squadra ridimensionata.”

La zona Champions ha visto la grande sorpresa Bologna arrivare clamorosamente terza in classifica, più merito dei felsinei o demerito delle altre?

“Con il punteggio di settanta punti si va in Champions League e questo testimonia il livello basso che c’è nel nostro campionato. Il Bologna ha senz’altro meritato la qualificazione all’Europa che conta e il titolo di sorpresa di questo campionato, ha dimostrato nel corso della stagione di essere una squadra solida e compatta con il suo ottimo allenatore ed ha accresciuto il valore della sua rosa. Davvero complimento alla famiglia Saputo e al Ds Sartori.”

La Juventus sembra tornata nel suo habitat naturale, l’Europa non senza difficoltà. È giusto secondo te il modo in cui si è conclusa l’avventura con Max Allegri?

“La situazione Allegri avrebbe bisogno di un capitolo a parte. Certo è un vero peccato per come si è conclusa la seconda avventura dell’allenatore toscano in bianconero, con un trofeo si, ma anche con qualche ruggine con Giuntoli. Forse Allegri ha subito molto il fatto di essere stato lasciato solo a combattere contro tutte le vicissitudini che si sono abbattute sulla squadra bianconera, multe, penalizzazioni che hanno destabilizzato molto la squadra. A gennaio aveva chiesto rinforzi a centro campo, su tutti Bonaventura e Pereyra, ma gli hanno portato Alcaraz (uomo di Giuntoli). Ha fatto quello che doveva fare, ed è giusto comunque cambiare alla ricerca di un nuovo stile attraverso il lavoro di Giuntoli e del nuovo allenatore.”

Juventus, Allegri

Capitolo Romane: stagione tra mille difficoltà, due cambi di allenatori ma stesso obbiettivo raggiunto. Ci sarà molto da lavorare per De Rossi e Tudor. Come giudica la stagione delle due squadre ?

“Entrambe hanno cambiato con De Rossi che raccoglieva l’eredità più pesante lasciata da Josè Mourinho sulla panchina giallorossa. Gli obbiettivi forse erano altri, ma c’è stato un cambio di rotta visto che la Roma ha cercato di vincere l’Europa League lo scorso anno, sfuggita per poco in finale e la Lazio che è arrivata seconda in campionato.

Si riparte, con questi due allenatori che probabilmente chiederanno garanzie sul mercato con almeno quattro/cinque innesti importanti.”

Roma

Il Napoli ha clamorosamente chiuso il campionato al decimo posto. Come spiega questa clamorosa situazione, e come vede Il probabile arrivo di Antonio Conte sulla panchina partenopea?

“Il Napoli purtroppo ha fatto una stagione davvero deludente, credo che anche alcuni calciatori abbiano reso sotto le proprie possibilità. Credo sia tutto molto strano, anche perchè la rosa dei partenopei è di tutto rispetto ed è cambiata in pochissimi elementi rispetto alla squadra che ha vinto lo Scudetto lo scorso anno.

Cambi di allenatori sciagurati, errore nel dare a Rudi Garcia la guida della squadra dopo Spalletti. La società ora sta cercando di prendere Antonio Conte, un nome molto altisonante ma sono curioso di vederlo alle prese con il vulcanico Aurelio De Laurentiis, bisognerà lavorare davvero duro per riportare il Napoli ai livelli che merita.”

Conte non è la prima idea del Napoli

Quale è la sorpresa della stagione? Alla luce della classifica finale?

“Il Bologna è la squadra sorpresa per eccellenza, ma credo vada citata anche la splendida Atalanta che ha trionfato in Europa League e sono otto anni che lotta e si sta togliendo bellissime soddisfazioni. Un peccato per il ds Angelozzi che aveva dato nelle mani di Di Francesco una squadra che ci ha fatto divertire per tutto il girone d’andata.”

Frosinone, Soulé

Tra le retrocesse, secondo lei chi meritava di meno la Serie B?

“Secondo me il Frosinone è stato punito ben oltre i suoi demeriti. Poi si sà, le ultime partite sono quelle dove i risultati non sono mai scontati. I ciociari affrontavano l’Udinese diretta concorrente ed estremamente esperta di queste situazioni difficili, l’Empoli di Nicola che in casaha dato l’anima davanti al suo tifo per vincere contro la Roma. Dispiace per il Sassuolo che retrocede dopo undici anni, vittima di un mercato sbagliato, ma sicuramente credo che presto torneranno in Serie A. A volte rifondare può essere davvero la chiave di svolta per una squadra e mi riferisco al Verona che a gennaio ha smantellato una squadra affidando a Baroni una serie di ragazzi indiavolati, meritando solo elogi. Rifondazione che anche la Salernitana dovrà affrontare quanto prima per poter aspirare al più presto al ritorno nella massima serie.”

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Juventus, Calvo: “La globalizzazione del calcio è cruciale”

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Juventus, Calvo

In occasione del SFS Football Summit, è intervenuto Francesco Calvo, manager della Juventus. Che ha parlato di globalizzazione nel calcio e tanto altro.

Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development della Juventus, è intervenuto durante il SFS Football Summit, evento in corso a Riad, in Arabia Saudita. Proprio oggi, nella capitale saudita, si concluderà la Final Four della Supercoppa italiana con la finale che vedrà protagoniste Inter e Milan.

Juventus, le parole di Francesco Calvo

La globalizzazione del calcio è un fattore cruciale per la crescita di tutti i calciatori, e l’aumento delle competizioni ne è la dimostrazione. Nel 2019 abbiamo aperto un ufficio a Hong Kong per esplorare le opportunità nel mercato asiatico.

Ora quell’ufficio conta otto dipendenti e stiamo progettando di fare lo stesso in Arabia Saudita. Crediamo che qui ci siano investimenti importanti e una grande passione per il calcio”, ha dichiarato Calvo.

Proseguendo, ha aggiunto: “Non diamo per scontato di poter avere un impatto immediato, ma vogliamo esplorare le opportunità disponibili. Intendiamo approfondire lo sviluppo del calcio giovanile, magari attraverso collaborazioni con club locali.

I Mondiali del 2034 sono dietro l’angolo e vogliamo capire, sia come Juventus che come club europei, quanto possiamo contribuire alla crescita del calcio e alla promozione del torneo”.

Parlando del ruolo che il calcio può ricoprire in Arabia Saudita, Calvo ha sottolineato: “Non abbiamo ancora tutte le risposte che cerchiamo, ma essere qui e confrontarsi con tante persone in questi giorni rappresenta un’occasione fondamentale per comprendere meglio il contesto e le prospettive future”.

Infine, Calvo ha evidenziato come oggi ci sia una maggiore coesione tra i club: “Se sul campo competiamo per vincere, fuori dal campo condividiamo obiettivi comuni, specialmente con Inter e Juventus. Questo è un segnale di crescita per il calcio italiano.

Siamo soddisfatti dell’elezione del nuovo presidente Simonelli. Per troppo tempo il calcio italiano è rimasto fermo, ma ora ci siamo risvegliati. I risultati in Europa sono incoraggianti, ma la vera sfida è continuare a lavorare insieme per progredire ulteriormente”.

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Tacchinardi: “A questa Juventus manca l’ossessione di voler vincere”

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Juventus

L’ex centrocampista bianconero Alessio Tacchinardi ha parlato del momento negativo che sta attraversando la Juventus: “È bellina però non è vincente”.

Dopo l’eliminazione in semifinale di Supercoppa contro il Milan, l’ambiente bianconero ha cominciato a borbottare ancor di più rispetto a quanto già non faceva prima. Uno degli ex calciatori della vecchia signora dal 1994 al 2005 Alessio Tacchinardi, ha rilasciato un’intervista dove ammette la sua perplessità davanti a questa poco grintosa squadra allenata da Thiago Motta.

Le parole di Tacchinardi

Inizialmente, Tacchinardi ha parlato di quelli che secondo lui sono i principali difetti di questa Juve: “Il primo difetto di questa Juve è proprio la mancanza dell’ossessione di voler vincere le partite. Sono già troppe volte che questa squadra è bellina, gioca bene, poi si distrae, poi prende gol, una volta scivola uno, una volta sbaglia un altro…”

Successivamente, l’ex bianconero utilizza la partita persa contro il Milan come perfetta rappresentazione dell’attuale identità della squadra: “Col Milan è stato un harakiri perfetto: 70 minuti in totale controllo e in 10 minuti farsi del male, perché la disattenzione di Locatelli sul rigore ci può anche stare, ma il modo in cui è arrivato il secondo gol è inammissibile per come la squadra era sistemata in campo, con la difesa a metà campo allo sbando.

Vuol dire che la squadra era nel pallone. Peggio di così, buttando via la partita e con i cambi che, giusti o sbagliati, non hanno funzionato, non poteva andare”.

La critica a Thiago Motta

Infine, Tacchinardi ha contestato le parole di Thiago Motta alla vigilia della gara che, a suo parere, sono andate un pochino a sminuire quello che è lo spirito della Juventus, la quale deve sempre scendere in campo con l’obiettivo primario di vincere contro chiunque: “Vedi che c’è del buono in questa Juve, ma è bellina e però non è vincente.

Le parole di Motta alla viglia sono state forti per chi ha indossato quella maglia e per chi tifa Juve. Io credo che lo abbia detto per togliere pressione alla squadra, però nella mia Juve eravamo ossessionati da vincere anche le partitelle di allenamento”.

Tacchinardi

L’URLO DI THIAGO MOTTA INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

 

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Dove vedere la Serie A in TV oggi in streaming gratis?

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Serie A, DAZN

Il palinsesto completo per seguire in TV la 19^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match di oggi sulle piattaforme di DAZN o SKY.

La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 20^ giornata, con il programma che adesso è completo fino al 13 gennaio 2025 (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv del campionato, oggi 4 gennaio, sulle piattaforme di DAZN o SKY.

Di seguito dove seguire i match di oggi.

Dove vedere Serie A

Serie A, i match di oggi

Domenica 5 gennaio 2025 ore 12:30 Monza-Cagliari [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 15:00 Lecce-Genoa [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 18:00 Torino-Parma [DAZN]
Domenica 5 gennaio 2025 ore 20:45 Roma-Lazio [DAZN]

Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?

I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.

I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.

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