Calcio Femminile
Arsenal-Aston Villa Women, un recupero da brivido
Arsenal-Aston Villa Women, determinante rientro di Mead dopo 11 mesi. Un risultato insperato ma fortemente voluto. Fino all’ultimo minuto (di recupero).
Un Aston Villa deluso e afflitto lascia un Emirates Stadium gremito. Beth Mead e Alessia Russo hanno rivoltato un risultato che sembrava deciso. Infatti Maz Pacheco era andata a segno già al 25′. E la squadra era riuscita a mantenerlo fino alla fine del tempo regolamentare. E invece…
Una Beth Mead di nuovo in forma risolleva un Arsenal in difficoltà
Lioness in gabbia: pali, una pressione costante ma inefficace, un risultato che non si sblocca.
Allora entra lei, la 28enne “Golden Boot”, fuori da mesi per un infortunio che l’ha tenuta lontana anche dai Mondiali. Ed è lì che la musica cambia: il pareggio di McCabe al 92′; dopo 2 minuti Mead fa un assist d’oro a Russo che segna il gol della vittoria.
L’attaccante giocava finalmente la sua prima partita dopo 11 mesi: ha subito un grave infortunio al ginocchio, ha ricominciato ad allenarsi la scorsa settimana, ma ha fatto un rientro in grande stile.
Ma perché 12 minuti?
È quello che si chiede la CT dell’Aston Villa Carla Ward, uscita furiosa dallo stadio: non accetta una sconfitta dopo 90 minuti in cui la sua squadra ha difeso bene. Poteva essere la prima vittoria per il team di Birmingham. Invece hanno visto sfumare l’opportunità in pochi minuti, oltretutto di extra-time. Rabbia più che comprensibile.
La gioia delle Gunners
Jonas Eidevall CT dell’Arsenal ammira la maturità di Mead: ha preferito passare la palla alla compagna che tentare l’azione in solitaria. Il prezioso gioco di squadra ha evitato la loto seconda sconfitta casalinga.
Uno stadio dai grandi numeri: a vedere l‘Arsenal vanno in più di 35.000 spettatori. Paganti.
Emirates Stadium sempre pieno. Anche quest’ultimo match è stato visto da 35.829 spettatori. La quinta più alta presenza per una partita dell’Arsenal Women all’Emirates. Un derby del 2022 ha raggiunto la vendita di ben 53.737 biglietti.
Scenario ben lontano da quello che vive il nostro calcio femminile nazionale. A cui vengono lasciati stadi fatiscenti e improbabili. Confidiamo in un extra-time vincente anche per la lega italiana.
Calcio Femminile
Napoli, rinnovo Kvaratskhelia: rimangono due nodi da sciogliere
Il Napoli è a lavoro da tempo per il rinnovo di contratto di Khvicha Kvaratskhelia. Nella giornata di ieri ci sarebbero stati importanti passi avanti.
Dopo l’importante vittoria a San Siro contro il Milan, condito dal suo goal decisivo, il Napoli continua a lavorare per il rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia, in standa-by da tempo a causa dei nodi da sciogliere riguardanti l’ingaggio dell’ex Rubin Kazan.
Come riportato da Il Corriere dello Sport, nella giornata di ieri è avvenuto un summit tra il club partenopeo e l’agente del calciatore georgiano per discutere e mettere ulteriori basi per il rinnovo fino al 2029. L’incontro di ieri ha visto l’avvicinarsi tra le parti per quanto riguarda l’ingaggio di base dell’esterno.
Infatti, il club di Aurelio De Laurentiis si è avvicinato molto alla richiesta dell’entourage, pari a circa 8/9 milioni di euro. Il Napoli offre circa 5 milioni più bonus, così da poter raggiungere i 6 milioni di euro (come Lukaku) con progressivi aumenti negli anni fino a sfondare il muro dei 7 milioni.
L’altro nodo ancora da sciogliere è quello che riguarda la clausola rescissoria. Gli agenti del georgiano hanno l’intenzione di inserirla per una cifra di circa 80 milioni, mentre De Laurentiis non vorrebbe neanche inserirla. Se da parte dell’entourage ci dovesse essere un muro, l’opzione più percorribile sarebbe quella di alzare il prezzo a 120 milioni di euro.
Calcio Femminile
La UEFA investe nel calcio femminile: pronti 1 miliardo entro il 2030
La UEFA è pronta ad investire una cifra da capogiro per lo sviluppo del calcio femminile, dal livello base a quello professionistico.
La UEFA investe sul calcio femminile. L’organo calcistico europeo è pronto a valorizzare e sostenere lo sviluppo del calcio femminile. Dopo la prima iniziativa proposta nel 2019, che ha contribuito alla crescita di redditi delle giocatrici e dell’aumento di affluenza di pubblico negli stadi, la UEFA ha presentato il programma Unstoppable.
Diversi gli obiettivi che si sono prefissati entro il 2030, scadenza del progetto, tra cui due principali.
La UEFA ha fissato il disegno di instaurare sei campionati completamente professionistici e 5.000 giocatrici professioniste in circolazione a dispetto degli attuali tre campionati e delle 3.049.
L’altra riforma andrebbe a toccare la massima competizione europea per club: la Women’s Champions League. Già nel 2025/2026 si prevede di modificare il formato andando verso la stessa falsariga del maschile. Inoltre si prevede la creazione di una seconda competizione europea per club, con l’obiettivo di rendere il calcio “lo sport di squadra più popolare tra le donne in Europa“.
Calcio Femminile
Pallone d’Oro femminile: vince ancora Bonmati, e la prima italiana…
Nella serata di ieri si è svolta anche la cerimonia di premiazione per il Pallone d’Oro femminile. A vincere ancora una spagnola, mentre la prima italiana…
Il Pallone d’Oro femminile parla spagnolo, anzi blaugrana. Infatti, ieri sera a Parigi, per la seconda volta consecutiva, a vincere il trofeo personale più ambito al mondo è stata Aitana Bonmati, centrocampista classe 1998 del Barcellona.
Per la quarta volta in quattro anni una calciatrice del Barca ha alzato al cielo il Pallone d’Oro a dimostrazione di un dominio e una supremazia blaugrana e spagnola che da anni avvolge l’intero movimento europeo e mondiale femminile.
Decisiva la costante di successi con la maglia del Barcellona e della Nazionale spagnola che l’hanno portata nell’Olimpo dei giocatori. Infatti, lo scorso anno, con la vittoria del Pallone d’Oro, la centrocampista è la unica nella storia (maschile e femminile) ad aver vinto in un anno solare la Women’s Champions League, il Mondiale ed il premio di France Football.
Niente di meno la classe ’98 è stata accostata da un certo Pep Guardiola alla leggenda della Spagna, Andres Iniesta. Bonmati nella stagione 2023/2024 ha portato a casa i trofei della Liga F, Copa De La Reina, Supercopa Femenina de España e Nations League.
Inoltre la centrocampista del Barcellona ha messo la firma in finale di Champions con la rete del primo vantaggio contro il Lione.
Per quanto riguarda il nostro paese invece la prima ed unica italiana messa in lista per il Pallone d’Oro è il numero 10 della Roma, Manuela Giugliano, che si posiziona al 27° posto in classifica. Un traguardo molto importante per l’intero movimento calcistico femminile ma soprattutto per il capitano giallorosso, a coronazione di una crescita continua della giocatrice ex Milan.
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