Calcio Femminile
Calcio femminile italiano: la tv delle ragazze
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9 mesi fail
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Sara Cambi
Calcio femminile: diritti Tv non assegnati, la Figc fissa la scadenza per le proposte. Ancora nessuna certezza. Cosa frena i grandi broadcaster.
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La Figc ha invitato a presentare le offerte riguardanti i diritti audiovisivi del calcio femminile professionistico, stagioni 2024-2025, 2025-2026 e 2026-2027. Ma perché a poco più di un mese dall’inizio del campionato ancora nulla si è smosso?
Calcio femminile: in Italia ha il giusto spazio?
Il termine finale per la presentazione delle offerte è stato fissato per le ore 12.00 del 26 luglio 2024.
Le competizioni in ballo sono il Campionato Femminile di Serie A, la Coppa Italia Femminile e la Supercoppa Femminile.
Pochi canali e orari non da grande Auditel.
Stadi secondari e biglietti a prezzi stracciati se non addirittura gratuiti. La Serie A femminile italiana vive una realtà lontana anni luce dai grandi numeri di altre nazioni, come Inghilterra, Spagna o Stati Uniti. In queste nazioni gli stadi si riempiono, in alcuni casi sono gli stessi della lega maschile.
Un’indagine svolta da Deloitte rivela che i ricavi dei club della Women’s Premier League già nel 2022/2023 erano aumentati del 50% rispetto alla stagione precedente: un totale di 48 milioni di sterline (56,7 milioni di euro).
A cosa si deve questo gap?
Cambiando l’ordine dei fattori il risultato cambia
Il lato economico sicuramente è alla base. Se un broadcaster deve investire deve scommettere su un risultato più che certo: quanti sponsor, quanti introiti, quanto smuove il calcio femminile in Italia? Ancora troppo poco, evidentemente.
Il lato socioculturale. Non solo il calcio, ma tutto lo sport femminile deve ancora fare tanti passi avanti per conquistarsi un ruolo di prestigio nell’interesse degli spettatori e degli addetti ai lavori italiani. E il giusto linguaggio.
Basta vedere come viene celebrata la vittoria di Jasmine Paolini: “bellissima”, hanno titolato, come se contasse il lato estetico in una sfida di tennis.
O come viene appellata Anna Kalinskaya, che per tutti i media è “la fidanzata di Sinner”.
Per tacere del silenzio sulla qualificazione della nazionale azzurra femminile agli europei. Vittoria schiacciante sulla Finlandia. Taciuta, per l’appunto, dai più, ma non da noi di Calciostyle.
Il calcio femminile verso un nuovo futuro
La voglia e l’interesse: due elementi fondamentali che andrebbero alimentati per portare avanti la causa. Una lotta che dovrebbe interessare non solo le atlete e il pubblico più affezionato, ma tutto il mondo sportivo.
Si metterebbe così in moto un circolo virtuoso in cui tutti i fattori si autoalimentano per raggiungere uno status di prim’ordine.
La condizione in cui verte il calcio femminile è lo specchio di una situazione sociale ben più profonda.
Il cambiamento deve essere prima culturale. O forse no? Anche una scalata comincia con un singolo passo. Che questo si possa fare su un prato verde?
Calcio Femminile
Las Leonas, calcio e riscatto sociale
Pubblicato
3 giorni fail
03/04/2025By
redazione
Una storia di sport, immigrazione e diritti. A mesi dalla messa in onda, è importante riparlare della docuserie Las Leonas – La coppa del mondo, firmata Rai3.
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LA FORMAZIONE DELL’ ITALIA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Las Leonas è calcio e identità
Diretta da Isabel Achaval e Chiara Bondì, la docuserie Las Leonas è tratta dall’omonimo documentario di Nanni Moretti. Mostra le difficoltà e i sacrifici delle protagoniste, descrivendo come il calcio rappresenti per loro libertà e riscatto. Le registe dicono: “Quando le vediamo giocare accade qualcosa di speciale. Il campo diventa luogo di emancipazione”.
Las Leonas racconta la sfida di otto squadre femminili di donne immigrate a Roma e Torino, un’integrazione reale. Non è solo sport, ma un atto di appartenenza che supera il campo da gioco. Ana, nata in Moldavia e ora italiana, gioca con la maglia azzurra: “I valori sono quelli che mi ha dato mia mamma, ma le abitudini le ho prese dall’Italia.”
Sport, immigrazione e politiche miopi
L’Italia si vanta della sua tradizione calcistica, ma quanto spazio hanno le donne e le atlete straniere? Las Leonas mostra le contraddizioni di un Paese che sfrutta le donne immigrate e contemporaneamente le esclude dalla società. Mentre la politica discute di confini e cittadinanza, queste donne mostrano che l’integrazione è una realtà vissuta ogni giorno: sia in campo che fuori. Eppure, le istituzioni non fanno abbastanza per sostenerle: il calcio femminile in Italia resta sottopagato e poco considerato e i diritti delle migranti sono ancora un tema controverso.
Las Leonas: un messaggio potente
Las Leonas non è solo sport. È un manifesto politico. Queste donne corrono con passione e orgoglio. Sono un simbolo di unione, rispetto e inclusione. La loro lotta sul campo, purtroppo, riflette quella che vivono ogni giorno nella società italiana, dove spesso vengono marginalizzate e ignorate. A dicembre la docuserie è passata inosservata. Oggi, però, è il momento giusto per riscoprirla, per darle il giusto riconoscimento e per ascoltare le storie di queste atlete, che sfidano le barriere culturali e sociali.
Il calcio, in questo caso, diventa più di un gioco: è uno strumento di resistenza, di empowerment e di cambiamento. Las Leonas ci offre una visione di un’Italia diversa, in cui la diversità non è un ostacolo, ma una risorsa. L’inclusione che vediamo sul campo dovrebbe essere la stessa che dovrebbe caratterizzare ogni angolo della nostra società. Le storie di queste donne non devono essere dimenticate, ma prese come esempio in un mondo che sembra non volerle vedere.
Maria Laura Melis
Calcio Femminile
Coppa Italia femminile: ecco finalmente la data della finale
Pubblicato
4 giorni fail
02/04/2025
È finalmente stata ufficializzata la data e l’orario della finale di Coppa Italia femminile. Si giocherà al Sinigaglia di Como la sfida tra Juventus e Roma.
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La finale di Coppa Italia femminile ha finalmente una data e un’orario. La FIGC ha ufficializzato la data e l’orario della finale tra Juventus e Roma. La gara che deciderà il trofeo nazionale si giocherà sabato 17 maggio alle ore 18:00 allo Stadio Giuseppe Sinigaglia di Como.
A contendersi il titolo Juventus e Roma, coloro che hanno trionfato nelle ultime cinque edizioni: nelle due volte in cui queste due formazioni si sono incrociate nell’atto finale ad uscirne vincitrice è sempre stata la Vecchia Signora.
Il match sarà trasmetto in diretta su Rai 2 e Sky e in streaming su RaiPlay e NOW.
CI SIAMO 🏆🇮🇹
Sarà lo stadio «Giuseppe Sinigaglia» di Como a ospitare, sabato 17 maggio alle ore 18:00, la finale di #CoppaItaliaFemminile Frecciarossa 🏟️😍
📺 La finale tra Juventus e Roma sarà trasmessa in diretta su Rai 2 e Sky e in streaming su Rai Play e NOW 🔥 pic.twitter.com/gvKzdavj4s
— FIGC Calcio Femminile (@FIGCfemminile) April 2, 2025

Una pausa temporanea dal campo per la portiera del Milan femminile Selena Babb che era rientrata in gruppo circa un mese e mezzo fa dopo un altro infortunio. Babb è stata infatti operata al menisco nella giornata di ieri e con tutta probabilità non rientrerà prima della fine di questa stagione.
Classe 95, arrivata nel 2021 dalla Sampdoria con la maglia del Milan ha disputato sette presenze come riserva di Laura Giuliani.

serie a femminile
Milan Femminile, infortunio per Selene Babb
L’intervento al menisco è stato eseguito dal dott. Roberto Pozzoni presso l’Ospedale Galeazzi S.Ambrogio di Milano, è riuscito. La pausa prolungata per tre settimane, vedrà la portiera lontana dal campo. Le parole di Laura Giuliani comunicano: “AC Milan comunica che Selena Babb, nella giornata di oggi, è stata sottoposta a intervento chirurgico in artroscopia di riparazione lesione menisco mediale del ginocchio sinistro.”
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