Categorie: Calcio Femminile

Femminile: passo storico Fifa nelle tutele delle sportive

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Calcio femminile: “Le donne non dovrebbero destreggiarsi tra carriera e figli”, lo sa bene l’allenatrice e direttrice sportiva Jill Ellis. E la Fifa è con lei.

Tutele approvate all’unanimità dal Consiglio FIFA.

Jill Ellis, due volte vincitrice della FIFA Women’s World Cup™ con la nazionale statunitense ha guidato il gruppo di studio tecnico della FIFA alla Coppa del Mondo femminile FIFA 2023™.

Si è poi fatta portavoce delle difficoltà affrontate quotidianamente dalle atlete e in generale dalle donne nel mondo dello sport (e non solo).

La Fifa si è messa in ascolto e finalmente sono state apportate modifiche importanti ai regolamenti sullo status e trasferimento delle giocatrici.

Un passo importante per tutte le donne coinvolte nel mondo del calcio e dello sport in generale.

Cosa ne pensa la Fifa

“La FIFA è impegnata a implementare un quadro normativo dinamico che sia solido e adatto alle crescenti esigenze delle giocatrici e delle allenatrici” ha affermato Emilio García Silvero, Chief Legal & Compliance Officer della FIFA.

“Finalmente giocatrici e giocatori vengono riconosciuti come i principali stakeholder. Sono loro a stare sul campo, ad allenanarsi duramente ogni giorno, sacrificando davvero molto per intrattenere i tifosi e per offrire partite bellissime che tutti possono vedere” ha detto Dame Sarai Bareman

, responsabile del calcio femminile della FIFA. 

Cosa cambia nel calcio femminile

Ecco i punti principali nelle modifiche apportate dalla Fifa:

  • Giocatrici e allenatrici avranno un minimo di 14 settimane pagate per il congedo di maternità;
  • Giocatrici e allenatrici avranno un minimo di 8 settimane pagate per il congedo in caso di adozione di un/a figlio/a minore di due anni;
  • Giocatrici e allenatrici avranno un minimo di 8 settimane pagate di congedo familiare diverso dalla madre biologica in seguito alla nascita di un/a figlio/a;
  • Le giocatrici potranno assentarsi dagli allenamenti o dagli incontri con stipendio pieno in caso di complicazioni dovute alle mestruazioni o legate alla gravidanza;
  • Le federazioni affiliate saranno incoraggiate a consentire alle giocatrici di avere contatti con le loro famiglie durante le competizioni internazionale.

Aggiornato al 17/06/2024 12:17

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Pubblicato da
Sara Cambi

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