Calcio Femminile
Macché te lo guardi? – il recap sul 12° turno di Serie A femminile

Dodicesimo appuntamento con “Macché te lo guardi?”, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di Serie A femminile 2024/2025.
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Non possiamo non iniziare dal passaggio al professionismo (1° luglio 2022) arrivando a traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili, come per esempio raggiungere la quota di 40 mila spettatori per un singolo match.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.
Serie A femminile, il recap della dodicesima giornata
La dodicesima giornata di Serie A femminile si apre con l’anticipo in notturna che vede trionfare la Roma in casa contro il Como. Vittorie anche per Fiorentina e Juventus, la quale consolida il distacco di +6 dalle inseguitrici. Nella sfida salvezza tra Sassuolo e Napoli a spuntarla è la formazione neroverde grazie un’incontenibile Chmielinski, vice capocannoniere del campionato. Infine nel primo storico derby della Madonnina giocato a San Siro il Milan non va oltre l’1-1, complice anche una grande prestazione tra i pali dell’estremo difensore nerazzurro Runarsdottir.
Roma a due facce: ci pensano Di Guglielmo e Giacinti
Roma – Como 2 – 1
10′ Karlernas (C), 59′ Di Guglielmo (R), 67′ Giacinti (R)
È una Roma a due facce quella che apre la 12° giornata di Serie A femminile nella sfida in notturna contro il Como. Le giallorosse nel primo tempo non sono pervenute, a causa di difficoltà importanti a creare trame interessanti di gioco e soprattutto con un reparto difensivo da registrare. Proprio su una di queste sbavature difensive le lariane colpiscono.
Tiro dalla distanza con Ceasar non di certo impeccabile nella parata con il pallone che rimane vagante in area di rigore. La più lesta di tutti a raccogliere ed infilare in rete è la classe ’93 Karlernas. La Roma non accusa il colpo ma non riesce a dare una svolta a suo favore, rendendosi poco pericolosa in zona offensiva. L’unico brivido fatto passare alla retroguardia del Como arriva direttamente su calcio di punizione con il tiro di Giugliano che si spegne poco sopra la traversa.
Nel secondo tempo, grazie ai cambi effettuati da mister Spugna, scende in campo una Roma diversa, vogliosa di portare a casa il risultato. La rete del pareggio arriva proprio dalla testa di una delle sostituzioni effettuate dal tecnico giallorosso. Schema eseguito perfettamente da angolo con Giugliano che dalla trequarti offensiva crossa sul secondo palo dove sbuca Di Guglielmo, che di testa riporta il match in parità: inutile il doppio tentativo miracoloso dell’estremo difensore lariano, che in un primo momento era riuscita a fermare il pallone colpito dal laterale italiano.
La Roma acquista ancora di più fiducia e 8 minuti più tardi completa la rimonta. Cross sul secondo palo dalla sinistra di Glionna, girata al volo spettacolare di Giugliano che riesce magicamente a fornire nel mezzo dell’area una troppo sola Giacinti. L’attaccante italiana non se lo fa ripetere due volte e con una grande voleè di destro buca Gilardi. Le giallorosse avrebbero anche la palla del match point per chiudere definitivamente la gara ma dal dischetto Giugliano si fa ipnotizzare dal portiere lariano.
Vittoria importante per la Roma per rimanere in scia delle prime della classe. Ora testa all’impegno sicuramente più importante di questa parte di stagione: la delicata sfida di Women’s Champions League contro il Wolfsburg, decisiva per il passaggio alla fase ad eliminazione diretta.
Il match salvezza va al Sassuolo
Sassuolo – Napoli 2 – 1
17 ‘ Chmielinski (S), 61′ Sabatino (S), 68’ Jelcic (N)
Continua nel momento d’oro il Sassuolo di mister Rossi che nella sfida salvezza contro il Napoli ottiene il quinto risultato utile consecutivo tra campionato e Coppa Italia e soprattutto la seconda vittoria in questa stagione di Serie A.
A partire più forti sono le padroni di casa che aprono le danze al minuto 17 con la scatenata Chmielinski. Difesa partenopea da matita rossa con Pettenuzzo che si addormenta e si fa sfilare il pallone da Sabatino che serve Dhont in una situazione di 2 vs 1. L’attaccante neroverde è brava a servire la giocatrice tedesca che non sbaglia il rigore in movimento: non basta il tocco dell’estremo difensore del Napoli a fermare la settima marcatura in campionato di Chmielinski, sempre più trascinatrice del Sassuolo.
Napoli, come capita da inizio stagione, non pervenuto in zona offensiva, a causa delle difficoltà a creare azioni degne di nota ed a rendersi pericoloso.
Il secondo tempo rimane sulla falsariga del primo con le neroverdi alla caccia della rete della sicurezza, che arriva al 61′ su calcio di rigore. Una scatenata Chmielinski viene atterrata in area e per l’arbitro non ci sono dubbi ed indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Sabatino che non sbaglia: palla da una parte, portiere dall’altra.
Dal nulla però il Napoli la riapre con la rete al 68′ di Jelcic, subentrata ed al primo goal in stagione. Difesa del Sassuolo che si fa sorprendere dall’up and under di Muth per lo scatto della classe 2004. A tu per tu con Durant non sbaglia riaprendo così il match. Solo un pò di spavento per le neroverdi che riescono ad arginare i deboli attacchi delle partenopee, riuscendo perciò a portare a casa i tre punti.
Nove punti per il Sassuolo che si allontana proprio dal Napoli, fermo ancora a 6 punti in classifica. Unica nota negativa le condizioni pessime del campo di gioco, un bruttissimo spot per il calcio femminile di prima categoria.
23 secondi tra l’ingresso in campo e il goal? si può fare
Sampdoria – Fiorentina 1 – 3
28′ Della Peruta (S), 64′ Severini (F), 84′ Johannsdottir (F), 90+6′ Boquete (F)
Vittoria in rimonta anche per la Fiorentina che batte una bella Sampdoria. A La Sciorba di Genova va in scena un bellissimo match con un Samp arrembante e vogliosa di conquistare punti importanti in chiave salvezza.
Complice anche una Fiorentina molto sottotono ad avere le redini del match sono le padroni di casa che dopo neanche 7′ minuti di gioco vanno a centimetri dal vantaggio. Cross dalla sinistra per il preciso colpo di testa di Della Peruta che si stampa sul palo interno e con la manona dell’estremo difensore viola compie un’insolito flipper che finisce sui piedi di Bercelli, che non riesce a concludere a rete. Sarebbe stato tutto inutile comunque poichè ad azione terminata l’arbitro ha ravvisato il fuorigioco dell’attaccante della Samp.
È comunque un grosso campanello dall’allarme per la formazione allenata da De La Fuente che concede troppo alle doriane, pagando ciò a caro prezzo. Infatti, poco prima della mezz’ora la Sampdoria passa in vantaggio con Della Peruta. Triangolazione perfetta per servire nello spazio Cafferata, la quale mette in mezzo per l’accorrente numero 9 doriano che da pochi passi non sbaglia, siglando il quarto goal in campionato della formazione ligure.
Nonostante la rete incassata, la Fiorentina rimane in bambola delle trame offensive delle padroni di casa che vanno vicine al doppio vantaggio in diverse occasioni ma si devono arrendere alla prestazione monstre dell’estremo difensore viola, Durante.
Nella seconda frazione la musica cambia totalmente con la Fiorentina che prende in mano il gioco e incomincia a flirtare con il pareggio. Al 51′ arriva il primo squillo con la rete annullata a Bonfantini dopo una sgasata spettacolare di Janogy. Anche questo, come il palo colpito dalla Samp ad inizio gara, è solo un’anticipazione di quello che succederà da lì a breve.
Severini viene servita sulla destra in profondità, entra in area, rientra sul macino e fa partire un tiro-cross che si infila in rete alle spalle di Tampieri. A completare la rimonta, arrivata nel finale di partita, ci pensano i cambi di mister De La Fuente: Dentro Johannsdottir, che in appena 23 secondi confeziona il suo primo goal stagionale e il 1-2 viola. Ingresso da favola per la giocatrice islandese.
La numero 8 viene servita in area da Filangeri, grande sterzata per liberare il destro potente che manda in visibilio la panchina della Fiorentina. A chiudere definitivamente la gara ci pensa la solita Vero Boquete, anche lei subentrata, a tempo oramai scaduto.
La spagnola è fortunata nel ritrovarsi il pallone sui piedi dopo il tentativo fallito di servire Janogy e all’altezza del dischetto esplode il mancino su cui Tampieri non può nulla.
Vittoria importante per la Fiorentina che supera in classifica l’Inter e rimane aggrappata ai 6 punti di distanza dalla Juventus capolista. Ottima risposta per la Sampdoria, che dovrà mettercela tutta per evitare la retrocessione, visto l’ultimo posto in campionato.
Bonansea all’ultimo respiro!
Juventus – Lazio 3 – 2
48′ Cantore (J), 58′ Girelli (J), 71′ Le Bihan (L), 76′ Visentin (L), 90′ Bonansea (J)
Un grande match pieno di spettacolo ed azioni regalano Juventus e Lazio nel lunch match della domenica di Serie A. A farci intuire tutto ciò la stupenda rovesciata al volo di Simonetti che esce di pochissimo al 20esimo del primo tempo.
È una gara giocata a viso aperto quella tra due squadre che si trovano in due posizioni di classifica completamente opposte: la Vecchia Signora comanda indisturbata la classifica, mentre la Lazio naviga nelle zone basse della classifica con solamente un pareggio collezionato nelle ultime 5 gare.
La Juventus esce alla mezz’ora con tre/quattro azioni da goal una dietro l’altra nelle quali si supera Cetinja, estremo difensore biancoceleste. Ad inizio secondo tempo cade il muro eretto dalla difesa della Lazio grazie ad una super giocata di Cantore. Beccari lanciata in contropiede serve al centro dell’area la numero 9 bianconera, la quale si gira, mandando fuori giri il difensore biancoceleste, e scarica un gran destro dove Cetinja non può nulla.
Passano esattamente dieci minuti e la Juventus raddoppia con Girelli, sempre più capocannoniere di questo campionato con 8 reti in 11 presenze. Sull’angolo dalla destra battuto al centro da Caruso sbuca la testa della classe 90′ bianconera che insacca il 2-0.
Sembra una gara chiusa virtualmente ma una Lazio mai doma riacciuffa il risultato nel giro di 5 minuti con la coppia Le Bihan–Visentin. Al 71′ Le Bihan recupera un pallone vagante sulla trequarti offensiva e molto libera di muoversi si inventa il goal della domenica con un tiro a giro perfetto da distanza siderale sul quale Peyraud-Magnin non ci arriva.
5′ minuti più tardi le biancocelesti si riportano in parità con una grande azione corale di prima dove la numero 99 arriva a tu per tu con il portiere bianconero. Finta di tiro che mette a sedere Peyraud-Magnin e pareggio trovato. Quando tutto sembrava andare verso un ottimo pareggio per la formazione ospite, Bonansea, da poco subentrata, regala i tre punti alla Juventus.
Indecisione della difesa della Lazio che costringe Cetinja all’uscita disperata che funziona solo a metà. La palla rimane comunque tra i piedi di Bonansea che a porta sguarnita affonda le biancocelesti.
Vola la Juventus a +6 dalla Fiorentina e a +7 da Roma ed Inter, mentre per la Lazio arriva una sconfitta immeritata per quello visto in campo, problema che purtroppo perseguita la formazione allenata da Grassadonia.
La prima a San Siro è da urlo!
Milan – Inter 1 – 1
45′ Bartoli (I), 51′ Nadim (M)
A chiudere la 12° giornata di Serie A il derby di Milano, che per per la prima volta in assoluto si gioca alla Scala del Calcio, il Meazza. A rendere ancora più speciale questa gara la maglia da gioco vintage del Milan, per i 125 anni del club rossonero.
A iniziare meglio il match sono proprio le rossonere che spingono già dai primi minuti con diverse conclusioni dalla distanza. Al 4′ di gioco Renzotti prova la botta da distanza siderale, sugli sviluppi di angolo, che si stampa sulla traversa, complice anche un tocco decisivo di Runarsdottir. Proprio l’estremo difensore nerazzurro è il protagonista del primo tempo della stracittadina con diversi interventi a sventare i numerosi attacchi del Milan.
Sulla prima ed unica azione offensiva del primo tempo l’Inter affonda il colpo con Bartoli. Cambiaghi viene lanciata in area, palla al centro per il velo di Magull che lascia sul secondo palo per l’accorrente ex capitano della Roma che insacca il primo storico goal dell’Inter femminile a San Siro.
Pronti e via e nel secondo tempo il Milan riporta la gara in parità. Palla sulla destra per Renzotti, uno contro uno della centrocampista rossonera che penetra in area e scarica dietro per Nadim: tiro rasoterra che infila Runarsdottir. Una rete molto speciale per il Milan e soprattutto per la giocatrice numero 9. Infatti, l’attaccante rossonero, oltre ad aver segnato il suo primo goal in campionato, ha siglato la prima rete del Milan e di una straniera al Meazza.
All’impianto di San Siro si erano già giocate due gare al femminile, in una aveva giocato la Nazionale, mentre nella seconda si era disputata Milan – Juventus, match terminato 0-1 per le bianconere grazie alla rete di Girelli.
Nel finale di partita l’Inter ha due grosse occasioni per conquistare la vittoria con Detruyer e Karchouni, ma prima Giuliani, portiere del Milan, e poi Swaby negano con due grandi interventi la rete del vantaggio.
Pareggio meritato per quello visto in campo con l’Inter che si fa scavalcare in classifica dalla Fiorentina e raggiungere dalla Roma. Dall’altra sponda dei navigli invece arriva il secondo pari consecutivo contro due big del campionato, contro le nerazzurre e la Viola.
Serie A femminile, classifica e prossimo turno
Squadre | Punti | G | V | P | S | GF | GS | DR |
Juventus Women | 32 | 12 | 10 | 2 | 0 | 35 | 12 | 23 |
Fiorentina femminile | 26 | 12 | 8 | 2 | 2 | 23 | 14 | 9 |
Inter Women | 25 | 12 | 7 | 4 | 1 | 22 | 7 | 15 |
Roma Women | 25 | 12 | 7 | 4 | 1 | 24 | 13 | 11 |
Como Women | 16 | 12 | 5 | 1 | 6 | 18 | 21 | -3 |
Milan Women | 15 | 12 | 4 | 3 | 5 | 11 | 14 | -3 |
Sassuolo Femminile | 9 | 12 | 2 | 3 | 7 | 18 | 26 | -8 |
Lazio Femminile | 7 | 12 | 1 | 4 | 7 | 14 | 20 | -6 |
Napoli Femminile | 6 | 12 | 1 | 3 | 8 | 4 | 18 | -14 |
Sampdoria Women | 4 | 12 | 0 | 4 | 8 | 4 | 28 | -24 |
Prossimo turno:
Sabato 14 dicembre
Lazio 12:30 Milan
Napoli 15:00 Roma
Domenica 15 dicembre
Inter 12:30 Sassuolo
Sampdoria 12:30 Como
Fiorentina 15:30 Juventus
Calcio Femminile
Serie A femminile, Macché te lo guardi? – il recap sul 24° turno

Ventiquattresimo appuntamento con “Macché te lo guardi?”, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di Serie A femminile 2024/2025.
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Non possiamo non iniziare dal passaggio al professionismo (1° luglio 2022) arrivando a traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili, come per esempio raggiungere la quota di 40 mila spettatori per un singolo match.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.
Serie A femminile, il sesto turno di Poule Scudetto e Poule Salvezza
Manca sempre meno al termine della Serie A femminile. Nel weekend appena concluso è andata in scena il sesto turno del campionato di massima serie, divisa in Poule Scudetto e Poule Salvezza. Per quanto riguarda la zona retrocessione, Sampdoria e Napoli cadono nuovamente contro Lazio e Sassuolo, rimandando alla scontro diretto tra le due formazioni il definitivo passo per la permanenza in Serie A. Biancocelesti che ritornano in testa alla Poule Salvezza, in attesa del Como, impegnato prossima settimana con il Sassuolo.
Per quanto riguarda invece la Poule Scudetto, la Juventus mette una mano sul Tricolore, battendo a domicilio la Roma, nella prova generale della finale di Coppa Italia, in programma il 17 maggio a Como. Sconfitta pesante per le giallorosse che rimangono al terzo posto in classifica, dietro di un solo punto all’Inter, prossimo avversario proprio delle giallorosse.
Il Milan si abbatte sulla Fiorentina di De La Fuente grazie ad una straripante Ijeh. Inutile ai fini del risultato la tripletta di Janogy per la Viola.
Poule Salvezza
Lazio forza 3: si decide tutto in 12 minuti
Sampdoria – Lazio 0 – 3
52′ Le Bihan (L), 61′ Visentin (L), 64′ Simonetti (L)
Tutto facile per la Lazio allo Sciorba nella sfida valida per la sesta giornata di Poule Salvezza contro la Sampdoria, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nella prima frazione le biancocelesti spaventano la difesa blucerchiata al 24′ su punizione con Simonetti. Calcio piazzato al limite della lunetta dell’area con la centrocampista numero 20 che colpisce un’incredibile traversa con il pallone che viene risputato fuori.
Dopo un primo tempo bloccato, nella ripresa la formazione di Grassadonia dilaga, chiudendo la pratica Samp in appena 12 minuti di gioco. Punizione indiretta da poco dentro l’area: tocco di Simonetti per il destro secco di Le Bihan che si infila perfettamente nell’angolo alto della porta blucerchiata. 9′ minuti più tardi la Lazio trova il raddoppio grazie al settimo goal in campionato di Visentin. Le Bihan serve sull’esterno Goldoni che mette subito dentro per l’inserimento perfetto della numero 99 biancoceleste che da pochi passi non sbaglia.
La Samp crolla totalmente e tre minuti dopo concede il penalty che chiude la gara. Panzeri atterra in area una scatenata Visentin e per l’arbitro non ci sono dubbi. Dal dischetto si presenta Simonetti che spiazza Larsen con un potente destro.
Vittoria importante per la Lazio che aggancia momentaneamente il Como in classifica al primo posto della Poule Salvezza. Samp che si giocherà la retrocessione nello scontro diretto con il Napoli.
Il Napoli ci crede ma non basta: Dhont e il palo condannano le partenopee
Napoli – Sassuolo 0 – 1
76′ Dhont (S)
Un Napoli arrembante e attento cade in casa contro il Sassuolo con un 0-1 di misura. Le partenopee ci provano diverse volte sia nel primo che nel secondo tempo ma vanno a sbattere contro il muro alzato dall’estremo difensore neroverde Durand. La rete che decide il match arriva al 76′: Philtejens si invola sulla sinistra, mettendo in mezzo un preciso cross per la testa di Dhont. L’attaccante svetta su tutte di testa e infila sul primo palo battendo Bacic.
Le partenopee hanno l’occasione in pieno recupero con Moretti. Veloce contropiede con Sciabica che salta la prima pressione ed imbuca in verticale per la numero 28, che penetra in area e fa partire un potente destro che si stampa sul palo esterno, facendo crollare tutte le speranze del Napoli, a centimetri dal portarsi a casa un punto importante per la lotta retrocessione.
Sassuolo, che nonostante non abbia più nulla da chiedere al campionato, conquista la seconda vittoria consecutiva, la quarta nelle ultime 6.
Riposa: Como
Poule Scudetto
Milan scatenato: Ijeh si abbatte sulla Viola
22′, 28′ Ijeh (M), 44′, 63′, 82′ Janogy (F), 48′ Arrigoni (M), 53′ Renzotti (M), 61′ Koivisto (M)
Un Milan scatenato si abbatte su una Fiorentina oramai lontana dalla zona Europa. Le rossonere accorciano in classifica proprio sulla banda di De La Fuente, apparsa totalmente in balia delle scorribande rossonere.
A prendersi la scena è Ijeh che nel giro di 6 minuti mette la freccia avanti per il Milan con una bella doppietta. Al 22′ Mascarello crea lo spazio in area di rigore con una palla illuminante per l’attaccante classe 2001 che a tu per tu con Fiskerstrand è freddissima e non sbaglia. La doppietta personale della svedese, che vale la decima marcatura in campionato, è un gioiello per gli occhi. Uno-due micidiale con Dompig in area con Ijeh che supera Faerge con una spettacolare ruleta, facendo partire, subito dopo, un destro secco sul quale l’estremo difensore viola non può nulla.
Il Milan domina ma ad un minuto dal termine del primo tempo subisce la rete che dimezza il vantaggio. Erroraccio in fase di impostazione della difesa rossonera con Fedele che sbaglia il rilancio e regala palla alla Fiorentina. Bonfantini di prima intenzione serve Janogy sul filo del fuorigioco e a botta sicura batte a rete.
Il 2-1 dura però pochissimo. Le ragazze di Bakker tornano in campo fameliche e in 5 minuti chiudono la pratica. Al 48′ Arrigoni tenta il cross a rientrare col destro da sinistra, apparentemente innocuo, che viene allungato dalla testa di Pedersen. La traiettoria si alza e beffa incredibilmente Fiskerstrand. Si conferma la vittima preferita di Arrigoni la Viola con 6 reti in altrettante sfide.
Al 53′ c’è spazio anche per il primo goal tra le professioniste di Renzotti. Involata centrale della giovane attaccante, aggira il portiere viola e poi, alzando leggermente il tiro, superando il tentativo in extremis della difesa di salvarsi, trova la sua prima personale gioia.
Il definitivo colpo del ko arriva poco dopo. Al 61′ Koivisto sfrutta al meglio il velo in area di Arrigoni e da pochi passi non sbaglia. La Fiorentina ci prova a riprendere il match con Janogy, unica in vena della Viola. Inutili ai fini del risultato i successivi due goal messi a segno dalla 9 che chiudono il match sul 5-3 finale.
La decidono Godo/Cantore: bianconere ad un passo dal Tricolore
Roma – Juventus 1 – 2
9′ Godo (J), 31′ Cantore (J), 83′ Giacinti (R)
La Juventus si avvicina a passi giganti alla conquista del Tricolore, che manca da oramai due anni. Le bianconere in casa della Roma hanno un’inizio famelico, di chi sa che manca molto poco al traguardo finale. Neanche il tempo di accomodarsi sugli spalti del Tre Fontane che la Vecchia Signora arriva a tu per tu con Ceasar, estremo difensore giallorosso.
Cantore sgasa sulla sinistra, superando Linari in velocità e servendo in mezzo una sola Brighton, che incredibilmente manda a lato da pochi passi. È solo un avvertimento per la retroguardia della Roma, che deve capitolare già al 9′ minuto di gioco. Girelli serve al limite dell’area Godo che si sposta sul centro destra e, vista la mancata marcatura delle giallorosse, ha tutto il tempo di coordinarsi e far partire un preciso tiro a giro sul secondo palo che beffa Ceasar e porta in vantaggio le bianconere.
La Roma non c’è in campo e complice i diversi errori in fase di impostazione regala parecchi contropiedi alle ragazze di mister Canzi. Proprio su uno di questi “orrori” arriva il secondo colpo della Juve targato Cantore. L’attaccante bianconera sfila il pallone dalla gestione di Linari e a tu per tu con l’estremo difensore giallorosso non sbaglia, mettendo una serie ipoteca sul match già nel primo tempo.
Nella seconda frazione la musica non cambia con una Roma troppo poca coraggiosa di affrontare la retroguardia bianconera e con una Juve in ordinaria gestione.
I cambi effettuati da mister Spugna danno la spinta richiesta e le giallorosse incominciano a farsi vedere dalle parti di Peyraud-Magnin. All’83’ la Roma trova un’insperato goal con Giacinti. L’attaccante italiana sfrutta al meglio il lancio in profondità di Troelsgaard e davanti al portiere bianconero non sbaglia, riaprendo la gara.
Match che però rimane sul risultato di 1-2 a favore delle bianconere. Infatti, il forcing finale delle ragazze di Spugna non riesce ad incidere, con l’occasione più ghiotta che arriva a secondi dal termine con la coppia Glionna–Corelli, entrambe subentrate. Svarione della difesa della Juve con Glionna che da posizione ottimale, preferisce servire di tacco la compagna di squadra che spara a lato.
Vittoria importantissima per la Juventus, che già dalla prossima giornata potrà finalmente festeggiare un Tricolore mai messo in discussione. Giallorosse impegnate nell’altra sfida di Poule Scudetto con l’Inter per la seconda posizione.
Riposa: Inter
Serie A femminile, classifica e prossimo turno
Squadre | Punti | G | V | P | S | GF | GS | DR |
Poule Scudetto | ||||||||
Juventus Women | 52 | 23 | 16 | 4 | 3 | 61 | 27 | 34 |
Inter Women | 42 | 22 | 12 | 6 | 4 | 41 | 22 | 19 |
Roma Women | 41 | 23 | 12 | 5 | 6 | 45 | 30 | 15 |
Fiorentina femminile | 35 | 23 | 10 | 5 | 8 | 30 | 31 | -1 |
Milan Women | 34 | 23 | 9 | 7 | 7 | 38 | 37 | 1 |
Poule Salvezza | ||||||||
Como Women | 32 | 22 | 10 | 2 | 10 | 34 | 34 | 0 |
Lazio Femminile | 32 | 23 | 9 | 5 | 9 | 41 | 30 | 11 |
Sassuolo Femminile | 28 | 23 | 8 | 4 | 11 | 38 | 42 | -4 |
Napoli Femminile | 11 | 23 | 2 | 5 | 16 | 11 | 44 | -33 |
Sampdoria Women | 10 | 23 | 1 | 7 | 15 | 12 | 54 | -42 |
Prossimo turno:
Venerdì 18 aprile
Juventus 17:30 Milan
Lazio 19:30 Napoli
Sabato 19 aprile
Sassuolo 12:30 Como
Inter 15:00 Roma
Riposano Fiorentina e Sampdoria
Calcio Femminile
Serie A femminile, Roma-Juventus 1-2: bianconere ad un passo dal Tricolore

La Juventus batte a domicilio la Roma e si avvicina a grandissimi passi alla conquista della Serie A femminile. Basta un tempo alle bianconere.
Il big match della 24° giornata di Serie A femminile tra Roma e Juventus se lo aggiudica la Vecchia Signora con una prestazione maiuscola, degna di chi a brevissimo alzerà il Tricolore al cielo.
Partono fortissimo le bianconere che dopo neanche due minuti si affacciano alla porta difesa da Ceasar. Sgasata sulla sinistra di di Cantore sul lancio di Girelli, Linari si fa sorprendere in velocità con la numero 9 che mette in mezzo un semplice tap-in per Brighton che incredibilmente da due passi la manda a lato.
È solo l’anticipazione di quello che succederà da lì a poco. L’inizio arrembante della Juventus ripaga e al 9′ di gioco passa in vantaggio con Godo. La centrocampista riceve al limite dell’area inspiegabilmente libera e, con tutto il tempo del mondo, calcia a giro sul secondo palo battendo Ceasar, con l’aiuto anche del palo interno.
La Roma soffre la pressione bianconera e per tutto il primo tempo riesce a costruire poco o nulla, complici i tanti errori in fase di impostazione. Poco dopo la mezz’ora arriva il secondo colpo della Juventus targato Cantore. Le giallorosse si fanno male da sole con Linari che si lascia scioccamente rubare il pallone dalla 9 bianconera che entra in area e a tu per tu con Ceasar non sbaglia, mettendo una serie ipoteca sul match del Tre Fontane.
Nel secondo tempo la musica non cambia con le giallorosse a rincorrere la Vecchia Signora senza troppa convinzione. I cambi di mister Spugna, effettuati nella ripresa, accendono la Roma che incomincia a macinare qualche azione offensiva degna di nota. All’83’ le campionesse d’Italia in carica accorciano le distanze, dal nulla, con Giacinti. Pallone in profondità di Troelsgaard per Giacinti che, davanti a Peyraud-Magnin, non sbaglia con un dolce tocco sotto.
Il forcing finale della Roma non porta i risultati sperati con Corelli che all’ultimo secondo si divora la rete del pareggio sparando a lato sul tacco di Glionna.
Vittoria importantissima per la Juventus che potrebbe già festeggiare il Tricolore la prossima giornata, nella quale sarà impegnata con il Milan. Gli occhi saranno però puntati alla sfida di domenica tra Roma ed Inter, match decisivo sia per la matematica certezza dello scudetto e sia per la corsa al secondo posto con giallorosse ed nerazzurre distanti solo un punto.
Calcio Femminile
Italia-Danimarca: il trionfo delle azzurre

Un match da incorniciare per l’Italia femminile. Le azzurre conquistano Herning con un netto 3-0 sulla Danimarca e riaccende la corsa in Nations League.
L’italia femminile scala la classifica
Le Azzurre ribaltano il ko dell’andata (3-1) con una prestazione scintillante. Conquistano la rivincita negli scontri diretti e salgono al secondo posto nel girone, a pari punti proprio con le danesi ma in vantaggio nella differenza reti. Una vittoria che vale oro sia per salvezza, che per sognare in grande. Grazie al contemporaneo pareggio tra Svezia e Galles (1-1), l’Italia può ora puntare addirittura al primo posto. Basterà battere le svedesi il prossimo 30 maggio a Parma per conquistare la qualificazione alla Final Four.

ARIANNA CARUSO IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia-Danimarca: il match
Dopo un primo tempo equilibrato: il palo colpito da Cantore. Nella ripresa le Azzurre cambiano marcia. Il ritorno al 4-3-3 ridà fluidità e brillantezza al gioco, e al 60’ arriva il capolavoro. Una splendida azione nello stretto tra Caruso e Giugliano, con la romanista che inventa un assist di tacco da fuoriclasse. La centrocampista del Bayern insacca con un destro angolato da vedere e rivedere. È il gol che spezza l’equilibrio e sblocca anche la fiducia.
La Danimarca vacilla e subisce il raddoppio. Di Guglielmo, in gran forma, è pronta a raccogliere un pallone vagante in area e firma il 2-0. C’è spazio anche per una perla finale: al minuto 85 Girelli colpisce. Appena entrata, chiude i conti con un elegante colpo di tacco volante su cross di Caruso, ed è goal.
Soncin esalta il gruppo: debutto per D’Auria e fiducia per il futuro
“Una prestazione emozionante, la partita perfetta. Ringrazio ogni ragazza per l’impegno e la disponibilità, soprattutto chi è subentrato e ha fatto la differenza. È questo lo spirito che ci permette di raggiungere grandi risultati”. Questa la dichiarazione di Soncin.
Da segnalare anche l’esordio assoluto in Nazionale maggiore di Federica D’Auria, chiamata in extremis dalla U23 per sostituire le indisponibili Lenzini, Beccari e Giacinti. Una nota lieta che conferma la ricchezza del vivaio azzurro.
Con due giornate ancora da disputare, l’Italia ha il destino nelle proprie mani. Dopo la prova di Herning, nessun obiettivo sembra più fuori portata. La strada verso il Mondiale passa anche da qui: consapevolezza, gioco e quel pizzico di sogno che questa Nazionale non ha mai smesso di coltivare.
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