Nations League: 3-0 delle Azzurre sulle elvetiche. Manita della Spagna alle svedesi. Lega A senza spareggi. Soncin lapidario “Non è calcio femminile, è calcio.”
Grande festa al Tardini. La Nazionale di Soncin ha lavorato e ottenuto meritatamente questo splendido risultato. I tre gol di Giugliano, Salvai e Caruso concludono un percorso di rimonta a dir poco epico.
Italia: Giuliani; Di Guglielmo (dall’88’ Gama), Salvai, Linari, Boattin; Caruso, Giugliano (dal 66’ Galli), Greggi; Cantore (dall’88’ Bonfantini), Cambiaghi (dal 66’ Piemonte), Giacinti (dal 58’ Beccari). A disp: Schroffenegger, Baldi, Bergamaschi, Orsi, Dragoni, Severini, Serturini.
Ct: Andrea Soncin
Svizzera: Herzog; Maritz, Calligaris, Stierli, Aigbogun (dall’85’ Touon); Reuteler (dal 58’ Mauron), Walti, Sow (dal 74’ Vallotto); Lehmann (dal 58’ Pilgrim), Crnogorcevic (dall’85’ Bachmann), Bachmann. A disp: Schneider, Peng, Felber, Xhemaili, Buhler, Piubel.
Ct: Reto Gertshen
Arbitro: Volha Blotskaya (BLR). Assistenti: Nastassia Danchanka (BLR) e Valiantsina Sakalovich (BLR). Quarto ufficiale: Hanna Nalivaika (BLR).
Sono 3500 gli spettatori a Parma a dare sostegno alle Azzurre. Che immediatamente cercano di pressare nella metà campo avversaria.
Le svizzere rispondono sfruttando due occasioni in corner: Giuliani dice no a entrambe. A freddare le iniziative elvetiche, ci pensa Giugliano che al 30′ segna il suo nono gol in Nazionale.
Ma come con la Spagna è nel secondo tempo che l‘Italia dà ancora di più ed esprime al meglio il proprio carattere. Infatti già al 2′ si conferma l’ottima scelta di formazione di Soncin, che ha schierato dall’inizio la difensora della Juventus Cecilia Salvai. Era dal Mondiale che non giocava dal 1′. E invece è stata decisiva. Terza rete in Nazionale per lei.
La gioia cresce ulteriormente quando arrivano le buone nuove da Malaga. Ma per sicurezza Caruso pensa bene di mettere anche la sua firma sul risultato: all’85’ è 3-0. Per l’attaccante gol numero 14 in azzurro.
La Spagna chiude sul 5-3. Al Tardini la felicità è incontenibile.
Distensione e giri di cambi nel finale, regalano un affettuoso applauso a Sara Gama e Agnese Bonfantini.
Così viene definita la squadra dalle croniste Rai. Ed è vero. Si vede soprattutto nell’esultanza di Salvai, che va ad abbracciare l’intera panchina.
L’entusiasmo è cresciuto nel tempo, sembra tutta un’altra Italia rispetto alle prime partite di questa Nations League. Nonostante sia comunque un viaggio lungo e complicato, la determinazione e l’impegno stanno facendo la differenza. E molto ha significato un’ottima direzione tecnica.
Un secondo posto importante anche in vista del prossimo europeo: per il sorteggio la Nazionale Azzurra avrà un ranking migliore.
“Ci ho creduto dal primo minuto che ho incontrato le ragazze. Sono emozioni uniche, indescrivibili, non so cosa dire se non grazie alle ragazze per l’impresa che sono riuscite a fare. È uno scambio di emozioni continue, si creano legami molto forti che vengono prima degli schemi. Per un allenatore è una soddisfazione.”
Sara Meini gli chiede se questo nuovo mondo del calcio femminile se lo aspettava così. Risponde secco “Non è calcio femminile, è calcio. Sono emozioni impagabili, che non hanno prezzo. Ogni passo ci deve dare la convinzione che possiamo scalare un gradino in più e questa sera le ragazze hanno risposto ancora una volta che ce la possono fare.”
Manuela Giugliano spiega il perché dell’esultanza con la Dybala mask “È il mio idolo” e prosegue “dopo la vittoria con la Spagna ci siamo caricate. Ci possono stare dei momenti bui ma poi si riparte più forti. In estate ci credevamo solo noi.”
La classifica del girone A4 della Women’s Nations League: Spagna 15 punti, Italia 10, Svezia 7, Svizzera 3.
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