Calcio Femminile
Qualificazioni Women’s World Cup 2023, Italia con assenze pesanti e novità
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Tra pochi giorni riprenderanno le qualificazioni per la Fifa Women’s World Cup 2023. Vediamo quali sono le calciatrici scelte per rappresentare l’Italia.
Due giorni fa è arrivata la riconferma della C.T. Milena Bertolini alla guida dell’Italia Femminile. Nonostante la brutta prestazione delle azzurre, agli europei, la federazione ha deciso di dare ancora fiducia all’allenatrice emiliana.
Domenica 28 Agosto a Coverciano le giocatrici convocate si ritroveranno per iniziare la preparazione, in vista dei due match fondamentali contro Moldova e Romania. L’Italia infatti, pochi giorni dopo, dovrà volare a Chisinau. Luogo dove il 2 Settembre si svolgerà il primo match contro le moldave (già sconfitte dalle azzurre nella gara d’andata per 3 a 0).
Mentre in patria affronteranno le rumene Martedì 6 Settembre (anche loro battute nella gara di andata con un sonoro 5 a 0). In caso di vittoria di entrambi i match la qualificazione per le azzurre sarà diretta. Diversamente dovrà sperare che i risultati finali delle altre squadre siano a loro favorevoli per l’accesso ai mondiali.
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Italia, assenze pesanti e novità
L’Italia del calcio femminile si presenterà, per le prossime gare di qualificazione ai mondiali, con alcune assenza importanti. Saranno assenti per infortunio le due juventine Sara Gama e Barbara Bonansea.
Il Capitano della nazionale è ferma ai box per un’infrazione al piatto tibiale della gamba destra. Mentre l’attaccante bianconera ha una lesione dell’adduttore lungo della coscia destra.
Non saranno tra le convocate nemmeno Annamaria Serturini, attaccante della Roma e Linda Tucceri Cimini, terzino sinistro del Milan. La prima ha un’ottima velocità ed una buona tecnica. Mentre la seconda fa spesso incursioni sulla fascia ed ha un “piedino magico” nei calci piazzati.
Secondo molti tifosi queste due calciatrici sarebbero dovute rientrare tra le 24 convocate azzurre. Ma la C.T. Bertolini ha deciso di fare scelte differenti, sicuramente con cognizione di causa e competenza.
Nomi nuovi, rispetto all’ultimo europeo disputato, compariranno comunque nella lista. Infatti rivedremo in nazionale Angelica Soffia, Benedetta Glionna, Giada Greggi e Sofia Cantore.
Le convocate Azzurre
Portieri: Francesca Durante (Inter), Laura Giuliani (Milan), Katja Schroffenegger (Fiorentina);
Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Valentina Bergamaschi (Milan), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Angelica Soffia (Milan);
Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Aurora Galli (Everton), Manuela Giugliano (Roma), Giada Greggi (Roma), Martina Rosucci (Juventus), Flaminia Simonetti (Inter);
Attaccanti: Agnese Bonfantini (Juventus), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Benedetta Glionna (Roma), Martina Piemonte (Milan).
Calcio Femminile
Las Leonas, donne che vogliono dribblare e attaccare la vita
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Ispirato al docufilm del 2022, Las Leonas, la Coppa del Mondo è una storia di sorellanza, di vite che vogliono raccontarsi, anche attraverso un gol.
Donne: donne che combattono, che non mollano, che ci credono. Insomma, normale amministrazione. Cosa c’è di nuovo? Che le storie vengono raccontate. E viene fatto attraverso il ruggito di tante leonesse.
Come e quando nasce Las Leonas
Il progetto nasce nel 2022 con l’omonimo docufilm prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti con Rai Cinema, presentato a Venezia alle Giornate degli Autori 2022.
Le stesse registe del lungometraggio, Isabel Achaval e Chiara Bondì, hanno poi deciso di trarne una docuserie per la Rai in 4 episodi, con una coproduzione di 11 Marzo Film e Rai Documentari in collaborazione con Matteo Levi,
È stata messa in onda il 28 dicembre e il 4 gennaio scorsi su Rai 3 alle 15.00, ma è ancora disponibile su RaiPlay.
La trama di Las Leonas, la Coppa del Mondo
La docuserie tratta di un torneo di calcio a cui partecipano otto squadre femminili, composte da giocatrici provenienti da diverse parti del globo.
In ballo c’è la Coppa del Mondo!
Quattro formazioni si sfidano a Roma, le altre quattro a Torino.
La finale si disputa nella Capitale.
Tra queste c’è l’Italia, il Brasile, l’Iran, l’Argentina.
La telecamera spazia oltre il rettangolo di gioco, intrecciandosi con le vicende personali, i percorsi e le esperienze di vita delle protagoniste.
Non è un riscatto
Tanti giornali o agenzie stampa ne hanno parlato in termini di riscatto sociale.
A un primo sguardo veloce può sembrare: le storie sono tutte di donne, spesso madri single e fuggite a situazioni difficile e tragiche. Sono immigrate, che vivono in condizioni di disagio, campando di espedienti.
Come annuncia a caratteri cubitali l’Ansa parlando della serie Las Leonas, la Coppa del Mondo per lo più sono colf e badanti, è innegabile.
Ma guardando con occhio più attento non c’è solo questo, anzi, è una parte marginale della narrazione.
Al centro c’è il calcio, nella sua declinazione più bella, ancestrale e poetica.
Il calcio per queste donne è aggregazione, è evasione, è amicizia, è sorellanza, è trovare se stesse e potersi esprimere liberamente.
Non per riscattarsi perché un riscatto prevederebbe un’ingiustizia vissuta. Che a volte c’è, ma loro sanno andare oltre.
Per loro questa è una scelta: loro vogliono giocare e lo fanno perché sono libere.
Ogni donna una storia, ogni terra un passato
Ovviamente la commozione è dietro l’angolo, rischiando spesso di cadere nel patetico.
Ma sono le protagoniste a salvare da questa caduta di stile, con la loro dignità e con l’amore per questo sport.
Infatti il calcio è unione: con le proprie radici, con le altre donne, con il proprio essere.
Sul campo le calciatrici, tutte a livello amatoriale, possono esprimere liberamente loro stesse.
È lo sport a unire, tanto che molte calciatrici non sono necessariamente della stessa nazionalità della maglia che indossano. Il senso di appartenenza va al di là di un dato anagrafico.
Questo si nota e viene sottolineato, con qualche insistenza, soprattutto nel caso della nazionale iraniana.
Il ruggito de Las Leonas: mai arrendersi
Tante storie, una storia: tante donne che hanno voglia di raccontarsi, uno sport che si racconta da solo.
È una storia di donne raccontata da donne, dunque per fortuna si sfugge un paternalismo stile “fardello dell’uomo bianco” alla Kipling.
Le donne si reinventano, piangono, si asciugano le lacrime e ripartono. Proprio come su un campo da gioco.
La vita è come una partita di calcio: a volte si difende, altre si attacca, altre volte si dribbla, si colpisce di testa e non c’è la certezza di segnare un punto.
Ma non ci si arrende mai, ne vale la pena giocare quella partita.
Il messaggio della docuserie, in barba ai titoli di certi articoli, è molto semplice. Non è che badanti e colf posano i loro spazzoloni e scendono in campo ancora col grembiule addosso. Queste donne non sono il loro lavoro, queste donne sono donne con carattere, che giocano a calcio non per un riscatto personale. Ma “banalmente” perché a loro piace.
Calcio Femminile
Multa per Rubiales, ma Hermoso non ci sta: pronto il ricorso
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In Spagna è un caso dal retrogusto mediatico e sociale il bacio Rubiales-Hermoso che ha, letteralmente, scosso l’opinione pubblica spagnola, ma non solo.
Il bacio “rubato” da Luis Rubiales a Jenni Hermoso (giocatrice della nazionale femminile spagnola) ha scosso profondamene lo sport.
Per molti definita una sorta di MeToo del calcio femminile il bacio di Rubiales è apparso come una vera e propria violenza poiché inaspettato e non voluto. A peggiorare, se possibile, il caso è stata la posizione che lo stesso Rubiales ha nella scena sportiva calcistica spagnola essendo il Presidente della Federazione spagnola (Rfef).
Il tribunale Audiencia Nacional ha condannato pesantemente l’uomo classificando il bacio come una vera e propria violenza sessuale ai danni della Hermoso.
Rubiales al centro tra due posizioni opposte: i dettagli
La sentenza del tribunale spagnolo Audiencia Nacional ha lasciato un po’ di amaro in bocca a tutti i contendenti. Infatti se da un lato Jenni Hermoso ha dichiarato fermamente di non aver mai acconsentito al bacio, dall’altro il Presidente Rubiales appare – seppur colpevole – rinfrancato poiché la pena è risultata molto più bassa di quella richiesta.
A Rubiale la giustizia spagnola ha – infatti – attribuito una multa di 10.800 euro e la limitazione di avvicinarsi alla giocatrice in un raggio di 200 metri ed evitare di comunicare con lei per un anno. Oltre a questo dovrà pagare oltre 3.000 euro di responsabilità civile.
Jenni Hermoso era stata una delle vincitrici della Coppa Coppa del Mondo Femminile dopo aver battuto l’Inghilterra per 1-0 nei Mondiali di Sidney 2023.
Nonostante la condanna la quota femminile – e non solo – non è apparsa soddisfatta della sentenza e sostiene la Hermoso che ha intenzione di andare avanti.
La giocatrice, infatti, ha affermato di essere stata costretta a lasciare Madrid (insieme alla sua famiglia) perché sotto la pressione dei vertici sportivi spagnoli e di essersi sentita abbandonata. Una brutta storia, questa, che mostra chiaramente che il calcio non è soltanto bello ma può diventare anche un calvario.
Non resta altro che attendere i prossimi verdetti. Ma il bacio resta.
di Ludovica Cassano
Calcio Femminile
Coppa Italia femminile, Roma e Juventus ad un passo dalla finale
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Nel weekend appena concluso sono andate in scena le due semifinali d’andata di Coppa Italia femminile. Primo round a Roma e Juventus.
In attesa dell’inizio della seconda parte di stagione del campionato di Serie A, si sono giocate nel weekend le due semifinali d’andata di Coppa Italia femminile.
Ad aprire le danze Sassuolo–Roma, sabato 15 febbraio, dove le giallorosse non hanno avuto particolari patemi a portarsi la vittoria a casa ed ad ipotecare in maniera abbastanza netta la qualificazione alla finale. Il giorno seguente sono scese in campo Fiorentina–Juventus. Dopo l’iniziale vantaggio bianconero, la Viola l’ha ribaltata per poi capitolare e lasciare il primo round alla banda di Canzi, lasciando però una speranza nella gara di ritorno a Biella.
Le semifinali di ritorno, in programma il 4-5-6 marzo, ci diranno chi sarà a sfidarsi per il trofeo della Coppa Italia.
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ESULTANZA ROMA FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Coppa Italia femminile, il risultato delle gare d’andata
Sassuolo – Roma 1 – 3
3′ Viens (R), 26′ Corelli (R), 74′ Giugliano (R), 86′ Mihelic
Fiorentina – Juventus 2 – 3
5′ Harviken (J), 10′ Bonfantini (F), 13′ Faerge (F), 35′ Bonansea (J), 75′ Vangsgaard
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