Calcio Femminile
Roma, per te la Champions League finisce qui
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Nel sogno Champions, la Roma Femminile ci ha creduto fino all’ultimo. Il sogno è finito sull’erba del Camp Nou, ma per le giallorosse è solo l’inizio.
Stamattina dev’essere stato un brutto risveglio per Alessandro Spugna e le sue ragazze. Della giornata di ieri, che ha visto la sconfitta schiacciante delle giallorosse per mano del Barcellona femminile, resta l’amaro in bocca per non essere riuscite in un’impresa a dir poco eccezionale.
Ma anche la consapevolezza di essere arrivate fino a un punto che, solo un anno fa, non avrebbero mai sperato di raggiungere: giocare i quarti di finale di una delle principali competizioni calcistiche a livello europeo, senza alcuna esperienza internazionale alle spalle e giocando contro la squadra più forte in circolazione.
Roma – Barcellona, una partita significativa
Una partita che molto parla della tigna della Roma, sottomessa in modo pressoché irrimediabile già nel primo tempo (con 3 gol), che ha tuttavia avuto la forza di reagire e di segnarne uno (realizzato da Annamaria Serturini, ndr), nel secondo tempo. Una squadra che ha giocato a testa alta e con tutta la consapevolezza del mondo.
Quello di ieri è un traguardo del quale faranno tesoro, le ragazze della Roma Femminile. Ben conscie del fatto che la squadra per la quale giocano è stata fondata solo 7 anni fa, e in questo lasso di tempo ha fatto passi da gigante e dimostrato un’incredibile potenziale, riuscendo a scalare la classifica fino alla vetta.
Di fronte a loro un avversario davvero imponente come il Barça, con 20 anni in più di esperienza alle spalle e un imponente monte premi: otto campionati vinti di Liga, nove Coppe della Reina, due Supercoppe spagnole e una Champions League già conquistata, nella stagione 2020-2021.
I prossimi appuntamenti
Ora la testa è rivolta al prossimo appuntamento della stagione: la partita di play-off contro il Milan, in cartellone il 1 aprile. Il club meneghino è quarto in classifica con 35 punti, gli stessi di Inter e Fiorentina. Con ampio distacco guida la Roma, a quota 51 punti, seguita dalla Juventus a 5 punti di distanza.
L’obiettivo numero uno ora è il Milan, come ha dichiarato lo stesso Spugna ieri sera: “(Le ragazze, ndr) erano deluse dal punteggio, ma consapevoli delle differenze di valori con l’avversario, le ho spronate a mettere subito la testa sul match con il Milan, dobbiamo reagire immediatamente“.
Calcio Femminile
Serie A femminile, Macché te lo guardi? – il recap sul 19° turno
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Diciannovesimo appuntamento con “Macché te lo guardi?”, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di Serie A femminile 2024/2025.
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Non possiamo non iniziare dal passaggio al professionismo (1° luglio 2022) arrivando a traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili, come per esempio raggiungere la quota di 40 mila spettatori per un singolo match.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.
Serie A femminile, il primo turno di Poule Scudetto e Poule Salvezza
Dopo poco più di un mese si torna a giocare in Serie A femminile. Si aprono le danze per la seconda parte di stagione con la divisione della classifica in Poule Scudetto e Poule Salvezza. Proprio le gare della zona retrocessione danno il via alla 19esima giornata di campionato con Lazio e Sassuolo che superano, senza particolari patemi, le rispettive avversarie. Ha riposato il Como, che nel prossimo weekend se la vedrà con le neroverdi nel posticipo del lunedì sera.
Per quanto riguarda la Poule Scudetto invece pari a reti bianche tra Fiorentina e Milan, mentre nel big match di giornata tra Juventus e Roma a spuntarla sono state le bianconere in uno scoppiettante 4-3 finale. Vecchia Signora che si avvicina a grandi passi alla vittoria dello tricolore dopo questi tre punti che allontanano ancor di più Inter (+10) e Roma (+13). Riposo per l’Inter che sfiderà nel prossimo turno le giallorosse in un match che dirà molto sulla seconda posizione.
Poule Salvezza
Tutto facile per la Lazio: pratica chiusa in 16 minuti
Lazio – Sampdoria 3 – 0
9′ Simonetti (L), 16′, 24′ Piemonte (L)
Troppa Lazio per questa Sampdoria. Nella prima giornata della Poule Salvezza le blucerchiate cadono al Fersini di Formello contro una Lazio sempre in partita e in pieno possesso del gioco. Si gioca in una sola metà campo, quella doriana, e bastano solamente 9 minuti alle ragazze di Grassadonia per far cadere il muro blucerchiato.
Le Bihan sfila sul fondo, entra in area e alza un dolce cross per la testa di Simonetti, lasciata sola della difesa ospite. Basta un semplice appoggio a porta sguarnita della centrocampista per aprire le danze. Ogni volta che la Lazio scende dà l’impressione di poter far male e 7′ minuti dopo l’iniziale vantaggio, le biancocelesti trovano il raddoppio con bomber Piemonte.
Ancora Le Bihan in versione assistman. La numero 11 lancia nello spazio l’attaccante ex Milan a tu per tu con l’estremo difensore doriano. Tiro centrale e potente, Larsen respinge centralmente ma sulla ribattuta di Piemonte non può nulla. A chiudere la gara, già prima della mezz’ora di gioco, ci pensa nuovamente l’ex rossonera con un rasoterra che passa sotto le gambe di Larsen.
Sugli sviluppi di angolo, la difesa blucerchiata respinge malamente lasciando, all’altezza dell’area piccola, Piemonte libera di raccogliere il pallone e bucare per la seconda volta la porta doriana. La Lazio continua a macinare gioco ed azioni pericolose senza però riuscire ad aumentare il risultato.
Vittoria che consolida l’annata della Lazio, partita con qualche stop di troppo, ma che ora sta facendo vedere il meglio a disposizione della formazione di Grassadonia. Sampdoria che, insieme al Napoli, si giocherà fino all’ultima giornata la permanenza in Serie A.
13esima sconfitta per il Napoli: la sfida salvezza è sempre più dura
Sassuolo – Napoli 3 – 1
20′ Fisher (S), 24′, 85′ Sabatino (S), 29′ Muth (N)
Nell’altro match della Poule Salvezza, il Sassuolo batte con un netto 3-1 il Napoli, penultimo in classifica. Pronti e via e sono le padroni di casa a partire forte, flirtando un paio di volte (due reti annullate per fuorigioco) con il goal del vantaggio. Vantaggio che arriva al 20′: palla illuminante a tagliare fuori la difesa partenopea di Dhont, posizionata al limite dell’area, per l’inserimento di Fisher che con un gran piattone destro buca Beretta, spedendo il pallone all’incrocio sul primo palo.
Non contento il Sassuolo raddoppia solamente 4 minuti dopo con Sabatino. Sempre Dhont ad inventare con una palla fantascientifica per l’imbucata centrale della 9 neroverde che supera con un dolce tocco sotto l’estremo difensore partenopeo.
Il Napoli non accusa il doppio colpo e, dopo aver visto annullare la terza rete alle padroni di casa, accorcia le distanze con Muth. Sgaloppata sulla destra di Moretti, che entra in area e serve sul primo palo la numero 13. Tiro potente che sbatte sulla traversa e si infila in rete. Match vivissimo ed aperto con il Napoli all’arrembaggio e con il Sassuolo meno attento dei primi minuti, con il pensiero anche sulla gara di ritorno di Coppa Italia contro la Roma, in programma mercoledì 5 marzo.
Verso il finale di gara, le padroni di casa trovano la rete che chiude definitivamente i giochi. Cross dalla sinistra di Mihelic per la testa di Sabatino che gira perfettamente sul secondo palo, non lasciando scampo a Beretta. Doppietta personale per la classe 85′.
13esima sconfitta per la formazione partenopea, che si giocherà la permanenza nella massima serie con la Sampdoria, ultima in classifica a due punti di distanza proprio dal Napoli.
Riposa: Como
Poule Scudetto
La Juventus allunga una mano sullo scudetto
Juventus – Roma 4 – 3
19′ Harviken (J), 22′ Minami (R), 24′ Haavi (R), 25′, 54′, 60′ Girelli (J), 57′ Viens (R)
Non si poteva aprire con un altro match la Poule Scudetto della Serie A femminile. A sfidarsi le due formazioni che si sono date battaglia negli ultimi anni su tutti i fronti: Juventus e Roma. La formazione bianconera si avvicina alla sfida con un netto vantaggio sulle giallorosse (terze in classifica a -10) e con la reale possibilità di chiudere già il discorso tricolore alla prima della seconda fase.
Match apertissimo con entrambe le formazioni rivolte all’attacco e volenterose di portarsi tre punti pesantissimi a casa. Al 19′ apre le danze la Juventus con il destro vincente di Harviken. La giocatrice, arrivata nel mercato di gennaio, sfrutta al meglio il rimpallo in area di rigore sparando un botta siderale sotto l’incrocio. La risposta della Roma non si fa attendere e nel giro di due minuti ribalta completamente la gara.
Corner dalla destra su cui Minami svetta e gira sul palo lontano un preciso colpo di testa sul quale non può nulla Peyraud-Magnin. Passano 120 secondi e le giallorosse si portano in vantaggio con la bordata da fuori di Haavi. L’esterno offensivo norvegese si accentra dalla sinistra e al limite dell’area con il destro buca l’estremo difensore bianconero.
Non c’è un attimo per distrarsi che la Juventus ristabilisce subito la parità. Assist involontario di Cantore di tacco che libera Girelli, abile nel bucare con il piattone destro sul primo palo Kresche.
Come successo nel primo tempo, le reti che decidono la gara arrivano nel giro di pochissimo tempo anche nella seconda frazione. Al 54′ la Vecchia Signora rimette la testa avanti sempre con Girelli. Azione magistrale delle ragazze di Canzi con Krumbiegel che serve sulla fascia Lenzini, cross perfetto al centro per l’appoggio dell’accorrente numero 10 bianconera, che da pochi passi non può sbagliare.
3 giri di orologio e il match torna sulla parità. Sugli sviluppi di calcio d’angolo la palla rimane vagante nell’area piccola con Viens, la più lesta di tutti, brava a sfruttare l’errore della difesa bianconera. La gioia della Roma dura però molto poco: sempre Girelli a colpire. Il terzo goal personale dell’attaccante è di pregevole fattura. Cross dalla sinistra di Kullberg e con un tacco volante magico buca nuovamente Kresche.
Le giallorosse nel finale ci provano a recuperare il match, ma complice la sfortuna (colpita due traverse) e un mancato cinismo sotto porta, la gara rimane sul risultato favorevole alla Juventus.
La banda di Canzi, alla prima giornata di Poule Scudetto, mette una serie ipoteca sulla vittoria finale, allungando a +10 sull’Inter (che ha riposato) e a +13 proprio sulla Roma. Per le giallorosse diventa ora fondamentale la Coppa Italia, con la semifinale di ritorno contro il Sassuolo in programma mercoledì 5 marzo.
Giuliani insuperabile
Fiorentina – Milan 0 – 0
Si dividono la posta in palio Fiorentina e Milan, nel match che chiude la 19° giornata di Serie A, la prima della fase Poule Scudetto-Salvezza. La gara del Viola Park regala poche emozioni con entrambe le formazioni che devono fare i conti con i rispettivi estremi difensori avversari, protagoniste assolute del match.
A prendersi di più la scena è il portiere del Milan Laura Giuliani. Il numero uno rossonero si fa trovare pronta sui vari attacchi della Viola e si esalta al minuto 74′ ipnotizzando il calcio di rigore della classe ’87 Boquete. Classifica invariata per le due formazioni con la banda di De La Fuente che rimane salda al quarto posto con 29 punti, e le rossonere quinte a 26.
Riposa: Inter
Serie A femminile, classifica e prossimo turno
Squadre | Punti | G | V | P | S | GF | GS | DR |
Poule Scudetto | ||||||||
Juventus Women | 48 | 19 | 15 | 3 | 1 | 55 | 19 | 36 |
Inter Women | 38 | 18 | 11 | 5 | 2 | 34 | 14 | 20 |
Roma Women | 35 | 19 | 10 | 5 | 4 | 39 | 24 | 16 |
Fiorentina femminile | 29 | 19 | 8 | 5 | 6 | 24 | 24 | 0 |
Milan Women | 26 | 19 | 7 | 5 | 7 | 25 | 28 | -3 |
Poule Salvezza | ||||||||
Lazio Femminile | 23 | 19 | 6 | 5 | 8 | 32 | 28 | 4 |
Como Women | 22 | 18 | 7 | 1 | 10 | 25 | 32 | -7 |
Sassuolo Femminile | 22 | 19 | 6 | 4 | 9 | 32 | 35 | -3 |
Napoli Femminile | 10 | 19 | 2 | 4 | 13 | 11 | 37 | -26 |
Sampdoria Women | 8 | 19 | 1 | 5 | 13 | 8 | 44 | -36 |
Prossimo turno:
Sabato 8 marzo 2025
Napoli 15:00 Lazio
Domenica 9 marzo 2025
Roma 12:30 Inter
Milan 18:00 Juventus
Lunedì 10 marzo 2025
Como 19:00 Sassuolo
Riposo: Sampdoria e Fiorentina
Calcio Femminile
Serie A femminile, si torna in campo dopo la sosta
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Dopo quasi più di un mese dall’ultimo match di campionato, torna in campo la Serie A femminile con la Poule Scudetto e la Poule Salvezza.
Torna la Serie A femminile. Terminata la sosta per le nazionali e la pausa dovuta alla creazione del calendario si torna a giocare in campo in campionato, inaugurando la seconda fase della stagione.
Infatti, per chi non lo sapesse, dopo le 18 gare di regular season la classifica viene divisa in due formato due blocchi composti da 5 squadre ognuno. Le prime cinque si affronteranno tra di loro per la poule scudetto per spartirsi lo scudetto e l’accesso alla prossima edizione della Women’s Champions League, mentre le altre cinque se la giocheranno nella poule salvezza per rimanere nella massima serie.
A battersi per le prime cinque posizioni saranno Juventus (prima in classifica), Inter, Roma, Fiorentina e Milan. Coloro che invece si giocheranno la rimanenza in Serie A sono Como, Lazio, Sassuolo, Napoli, Sampdoria.
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GIADA GREGGI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A femminile, il calendario della prima giornata della seconda fase
Fase 2
Poule Salvezza
Sabato 1° marzo
Lazio 12:30 Sampdoria
Domenica 2 marzo
Sassuolo 12:30 Napoli
Poule Scudetto
Domenica 2 marzo
Juventus 15:30 Roma
Fiorentina 18:00 Milan
Riposano Inter e Como.
Calcio Femminile
Las Leonas, donne che vogliono dribblare e attaccare la vita
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Ispirato al docufilm del 2022, Las Leonas, la Coppa del Mondo è una storia di sorellanza, di vite che vogliono raccontarsi, anche attraverso un gol.
Donne: donne che combattono, che non mollano, che ci credono. Insomma, normale amministrazione. Cosa c’è di nuovo? Che le storie vengono raccontate. E viene fatto attraverso il ruggito di tante leonesse.
Come e quando nasce Las Leonas
Il progetto nasce nel 2022 con l’omonimo docufilm prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti con Rai Cinema, presentato a Venezia alle Giornate degli Autori 2022.
Le stesse registe del lungometraggio, Isabel Achaval e Chiara Bondì, hanno poi deciso di trarne una docuserie per la Rai in 4 episodi, con una coproduzione di 11 Marzo Film e Rai Documentari in collaborazione con Matteo Levi,
È stata messa in onda il 28 dicembre e il 4 gennaio scorsi su Rai 3 alle 15.00, ma è ancora disponibile su RaiPlay.
La trama di Las Leonas, la Coppa del Mondo
La docuserie tratta di un torneo di calcio a cui partecipano otto squadre femminili, composte da giocatrici provenienti da diverse parti del globo.
In ballo c’è la Coppa del Mondo!
Quattro formazioni si sfidano a Roma, le altre quattro a Torino.
La finale si disputa nella Capitale.
Tra queste c’è l’Italia, il Brasile, l’Iran, l’Argentina.
La telecamera spazia oltre il rettangolo di gioco, intrecciandosi con le vicende personali, i percorsi e le esperienze di vita delle protagoniste.
Non è un riscatto
Tanti giornali o agenzie stampa ne hanno parlato in termini di riscatto sociale.
A un primo sguardo veloce può sembrare: le storie sono tutte di donne, spesso madri single e fuggite a situazioni difficile e tragiche. Sono immigrate, che vivono in condizioni di disagio, campando di espedienti.
Come annuncia a caratteri cubitali l’Ansa parlando della serie Las Leonas, la Coppa del Mondo per lo più sono colf e badanti, è innegabile.
Ma guardando con occhio più attento non c’è solo questo, anzi, è una parte marginale della narrazione.
Al centro c’è il calcio, nella sua declinazione più bella, ancestrale e poetica.
Il calcio per queste donne è aggregazione, è evasione, è amicizia, è sorellanza, è trovare se stesse e potersi esprimere liberamente.
Non per riscattarsi perché un riscatto prevederebbe un’ingiustizia vissuta. Che a volte c’è, ma loro sanno andare oltre.
Per loro questa è una scelta: loro vogliono giocare e lo fanno perché sono libere.
Ogni donna una storia, ogni terra un passato
Ovviamente la commozione è dietro l’angolo, rischiando spesso di cadere nel patetico.
Ma sono le protagoniste a salvare da questa caduta di stile, con la loro dignità e con l’amore per questo sport.
Infatti il calcio è unione: con le proprie radici, con le altre donne, con il proprio essere.
Sul campo le calciatrici, tutte a livello amatoriale, possono esprimere liberamente loro stesse.
È lo sport a unire, tanto che molte calciatrici non sono necessariamente della stessa nazionalità della maglia che indossano. Il senso di appartenenza va al di là di un dato anagrafico.
Questo si nota e viene sottolineato, con qualche insistenza, soprattutto nel caso della nazionale iraniana.
Il ruggito de Las Leonas: mai arrendersi
Tante storie, una storia: tante donne che hanno voglia di raccontarsi, uno sport che si racconta da solo.
È una storia di donne raccontata da donne, dunque per fortuna si sfugge un paternalismo stile “fardello dell’uomo bianco” alla Kipling.
Le donne si reinventano, piangono, si asciugano le lacrime e ripartono. Proprio come su un campo da gioco.
La vita è come una partita di calcio: a volte si difende, altre si attacca, altre volte si dribbla, si colpisce di testa e non c’è la certezza di segnare un punto.
Ma non ci si arrende mai, ne vale la pena giocare quella partita.
Il messaggio della docuserie, in barba ai titoli di certi articoli, è molto semplice. Non è che badanti e colf posano i loro spazzoloni e scendono in campo ancora col grembiule addosso. Queste donne non sono il loro lavoro, queste donne sono donne con carattere, che giocano a calcio non per un riscatto personale. Ma “banalmente” perché a loro piace.
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