Ventiseiesimo appuntamento con “Macché te lo guardi?”, la rubrica settimanale di Calciostyle dedicata al campionato di Serie A femminile 2024/2025.
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Non possiamo non iniziare dal passaggio al professionismo (1° luglio 2022) arrivando a traguardi che fino a pochi anni fa erano impensabili, come per esempio raggiungere la quota di 40 mila spettatori per un singolo match.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.
Manca sempre meno al termine del campionato di Serie A femminile 2024/2025. Nella scorsa giornata sono arrivati diversi verdetti, come la vittoria del Tricolore della Juventus e la storica qualificazione dell’Inter in Champions, che hanno distolto leggermente l’attenzione sulla sfida salvezza di questo turno di Poule Salvezza tra Napoli e Sampdoria. A trionfare sono state le partenopee che, a due giornate dal termine, ipotecano in maniera abbastanza nitida la permanenza in Serie A. Nell’altra gara la Lazio si abbatte sul Como grazie ad una prestazione super di Le Bihan, autrice di una tripletta che ha steso le lariane.
Nella Poule Scudetto la Juventus, dopo aver festeggiato il sesto Tricolore della loro storia, cade in casa della Fiorentina, mentre nel derby di Milano le ragazze di Piovani calano il poker, mettendo la ciliegina sulla torta chiamata Women’s Champions League.
Como – Lazio 0 – 4
27′, 42′, 49′ Le Bihan (L), 76′ Piemonte (L)
Quarta vittoria consecutiva per la Lazio di Grassadonia che si abbatte con un sonoro 0-4 in casa del Como. Protagonista assoluta del match la numero 11 biancoceleste Le Bihan, autrice di ben tre reti che hanno chiuso la gara in appena 50 minuti.
Pronti e via ed è il Como che flirta con la rete del vantaggio. Sugli sviluppi di calcio d’angolo Rizzon di testa indirizza in porta il pallone, fermato sulla linea da Benoit. Dopo questo squillo iniziale le lariane lasciano totalmente il campo alla Lazio, che si stende in avanti e colpisce poco prima della mezz’ora di gioco con Le Bihan.
Cross dalla trequarti sinistra di Benoit per l’inserimento della numero 11 in area di rigore che, con una grande girata di testa, beffa l’estremo difensore avversario con la palla che si va a depositare sull’altro lato della porta. La francese è in uno stato di forma eccezionale e a qualche minuto dal termine della prima frazione mette a segno la doppietta personale.
Fallo sciocco e ingenuo da parte di Marcussen che stende vistosamente in area Piemonte: per l’arbitro non ci sono dubbi ed indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Le Bihan che non sbaglia, nonostante avesse colpito malamente la sfera.
Il Como in campo non c’è e si vede. La Lazio nel secondo tempo continua la sua gara di tiro al bersaglio con Gilardi, estremo difensore lariano. A vincere la sfida è sicuramente Le Bihan con una rete da distanza siderale: la tripletta arriva grazie ad una pallonetto dai trenta metri che sorprende Gilardi, chiudendo virtualmente il match.
A calare il poker finale ci pensa Piemonte, vice-capocannoniere della Serie A con 15 reti. Filtrante per l’attaccante ex Milan e Roma che entra in area, si porta il pallone sul destro e fa esplodere un tiro a giro preciso che si infila a fil di palo: niente da fare per l’estremo difensore lariano. Vittoria importante per la Lazio che si prepara a chiudere in testa della Poule Salvezza il ritorno nella massima serie. Seconda sconfitta consecutiva per il Como.
Napoli – Sampdoria 2 – 1
10′ Llopis (S), 24′ Giordano (N), 58′ Bellucci (N)
Il Napoli fa sua la sfida salvezza contro la Sampdoria e mette una grande ipoteca sulla permanenza nella massima serie. Ribaltate le doriane, che ora, a due giornate dalla fine, si trovano a -4 dalle partenopee.
A partire meglio però sono le ospiti che alla prima discesa in area trovano la rete del vantaggio con Llopis. Dagli sviluppi di calcio d’angolo, mischia in area di rigore con l’attaccante doriano che è la più lesta a trovare uno spiraglio da cui batte Bacic grazie ad un preciso interno destro sul secondo palo.
La risposta delle partenopee non si fa attendere e al 24′ ristabilisce la parità. Sgasata sulla sinistra dell’ex di turno Giordano che arriva sul fondo, sterzata per superare Bertucci e gran destro da posizione defilatissima che scavalca Larsen e si insacca sotto la traversa. Il Napoli appare più in palla e poco prima del termine del primo tempo va vicino al vantaggio con il tiro da distanza proibitiva di Banusic. Dopo un gran tunnel ai danni di Barbieri, botta dai 40 metri nel tentativo di sorprendere Larsen, leggermente fuori dai pali. Il pallone però non inquadra lo specchio della porta, finendo a lato di poco.
Poco prima dell’ora di gioco arriva la rete che decide l’incontro. È proprio la Samp a condannarsi ad una quasi sicura retrocessione: erroraccio in fase d’impostazione delle doriane con Barbieri che sbaglia clamorosamente servendo al limite dell’area Bellucci che, ringrazia, controlla e fulmina l’estremo difensore avversario.
La Sampdoria ha l’occasione di rimediare all’85’ con Baldi. Lancio lungo intercettato dalla difesa partenopea che però involontariamente serve Baldi che, in area di rigore, calcia a botta sicura, prendendo in pieno l’incrocio dei pali. Si spengono così i sogni di rimonta della Samp, che a meno di incredibili ribaltoni, saluterò al termine della stagione la massima serie.
Riposa: Sassuolo
Fiorentina – Juventus 3 – 1
9′, 81′ Janogy (F), 25′ Severini (F), 90+1′ Godo (J)
Torna alla vittoria la Fiorentina di De La Fuente dopo due sconfitte pesanti contro Roma e Milan. Al Viola Park arriva una Juventus fresca vincitrice del Tricolore con mister Canzi che per l’occasione dà la possibilità a chi ha giocato poco in stagione di scendere in campo dal primo minuto.
È la Fiorentina a partire subito forte con la traversa colpita da Bonfantini dopo solo 4 minuti da distanza ravvicinata. La Viola è scatenata e poco dopo ci riprova con il contropiede firmato da Janogy: azione solitaria della 9 che si fa tutto il campo, arriva in area e impegna Proulx con un tiro teso ad incrociare. Sugli sviluppi dell’angolo conquistato la formazione di casa passa in vantaggio proprio con Janogy.
Corner dalla sinistra di Bredgaard sul secondo palo dove l’attaccante svedese si libera perfettamente della marcatura avversaria e sola in area batte l’estremo difensore bianconero. La Fiorentina ha fame e continua a macinare azioni pericolose, arrivando al 25′ sul 2-0. Bredgaard si invola in 1 vs 1 contro Thomas in area di rigore, l’esterno bianconero per fermarla la stende e per l’arbitro non ci sono dubbi ed indica penalty.
Dal dischetto si presenta Severini che spiazza Proulx.
Nella ripresa la Juventus scende in campo con un altro piglio e incomincia a farsi vedere dalle parti di Durante con maggiore insistenza. Le bianconere ci provano ma devono fare i conti prima con la traversa che ferma l’azione personale di Kullberg e poi con Durante in versione MVP. L’estremo difensore viola si prende la scena in almeno quattro occasioni nitide con dei riflessi magistrali che evitano il rientro in gara da parte della Juventus.
A colpire però è nuovamente la Fiorentina, sempre con Janogy, sempre su angolo. Stavolta il lato è il destro ma il risultato non cambia. Corner battuto sul secondo palo, uscita di Proulx a vuoto che permette all’attaccante svedese di colpire a porta vuota, chiudendo virtualmente il match.
La rete della bandiera per la Juve arriva in pieno recupero. Sul colpo di tacco sottoporta di Bonansea, Durante respinge sui piedi di Godo che da pochi passi non sbaglia, rendendo meno amara la sconfitta per le bianconere.
Vittoria importante per la Fiorentina che accorcia in classifica sulla Roma, a riposo, a due giornate dalla fine e con lo scontro diretto con le giallorosse in programma nell’ultimo atto del campionato. La qualificazione in Champions League passerà molto dalla gara interna contro la Roma di Spugna.
Milan – Inter 1 – 4
8′ Milinkovic (I), 27′ Dompig (M), 59′ Polli (I), 85′, 90+1′ Wullaert (I)
Al Puma House of Football si affrontano due squadre in grande forma. Da una parte il Milan che ha disputato una Poule Scudetto molto positiva, togliendosi diverse soddisfazioni, dall’altra un’Inter galvanizzata dalla prima storica qualificazione alla Women’s Champions League.
Alla prima vera discesa le nerazzurre mettono la testa avanti con il tap-in vincente di Milinkovic. Cross dalla sinistra per la testa di Polli, che indisturbata, colpisce a botta sicura: riflesso mostruoso di Fedele che lascia vagante in area il pallone sul quale si avventa il centrale nerazzurro che da pochi passi non sbaglia.
La risposta del Milan non si fa attendere e, poco prima della mezz’ora, rimette il derby in parità con la solita Dompig. L’attaccante rossonero, servita al limite dell’area, entra dentro, si accentra e fa partire un tiro che si stampa sulla mano di Merlo, per l’arbitro non ci sono dubbi e calcio di rigore per la formazione di casa. Dal dischetto si presenta proprio Dompig: palla da una parte, portiere dall’altra.
Il primo tempo equilibrato lascia spazio ad un secondo a tinte nerazzurre. All’ora di gioco si riporta nuovamente in vantaggio l’Inter con la serpentina di Polli. L’attaccante con la 9 sulle spalle si carica la squadra con una goal d’autore: slalom gigante per evitare due difensori e piattone rasoterra per battere in uscita Fedele. Da questo momento il Milan crolla mentalmente, lasciando continui spazi alle cugine.
Nel finale, grazie proprio a questi buchi difensivi, l’Inter dilaga con la doppia marcatura di Wullaert. All’85’ cala il tris con il cross di Detruyer in mezzo per l’inserimento centrale dell’ex Wolfsburg che di volée mancina batte Fedele. Passano 6 minuti e la belga chiude la gara grazie all’appoggio ravvicinato a porta sguarnita dopo l’ottimo assist, il secondo di giornata, di Detruyer.
Una sconfitta amara per il Milan che saluta il proprio pubblico con una sconfitta, la prima in un derby. Infatti, nei tre precedenti avvenuti in stagione, tutti e tre erano terminati in parità. Umori completamenti differenti per l’altra sponda di Milano che mette la ciliegina sulla torta chiamata Women’s Champions League.
Riposa: Roma
Squadre | Punti | G | V | P | S | GF | GS | DR |
Poule Scudetto | ||||||||
Juventus Women | 55 | 25 | 17 | 4 | 4 | 64 | 30 | 34 |
Inter Women | 48 | 24 | 14 | 6 | 4 | 48 | 23 | 25 |
Roma Women | 41 | 24 | 12 | 5 | 7 | 45 | 33 | 12 |
Fiorentina femminile | 38 | 24 | 11 | 5 | 8 | 33 | 32 | 1 |
Milan Women | 34 | 25 | 9 | 7 | 9 | 39 | 43 | -4 |
Poule Salvezza | ||||||||
Lazio Femminile | 38 | 25 | 11 | 5 | 9 | 47 | 31 | 16 |
Como Women | 32 | 24 | 10 | 2 | 12 | 34 | 41 | -7 |
Sassuolo Femminile | 31 | 24 | 9 | 4 | 11 | 41 | 42 | -1 |
Napoli Femminile | 14 | 25 | 3 | 5 | 17 | 14 | 47 | -33 |
Sampdoria Women | 10 | 24 | 1 | 7 | 16 | 13 | 56 | -43 |
Prossimo turno:
Sabato 3 maggio
Inter 12:30 Fiorentina
Lazio 15:00 Sassuolo
Sampdoria 18:00 Como
Domenica 4 maggio
Roma 12:30 Milan
Riposano Juventus e Napoli
Aggiornato al 28/04/2025 15:48
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