Il Milan sabato ha riscattato la brutta figura rimediata contro l’Inter, settimana scorsa. Vittoria di carattere contro una Juventus apparsa lenta ed in affanno.
Il risultato finale forse non rende giustizia all’ottima prova del Milan, che prende in mano il match sin dai primi minuti. Le rossonere portano in campo tutta la rabbia accumulata, per i 4 goal subiti contro l’Inter, da settimana scorsa.
La Juventus invece paga la fatica della partita di Champions League di martedì contro lo Zurigo. Montemurro applica un intenso turn over, in vista della gara col Lione di Giovedì. Ma in campo gli errori difensivi diventano voragini e le padrone di casa ne approfittano.
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Ganz ha il merito di indovinare il cambio in attacco dal primo minuto, titolare Piemonte invece di Thomas. La numero 18 rossonera, ha voglia di fare bene e si vede sin da subito. Suo l’assist per il primo goal di Asllani ed il sigillo per il goal del 3 a 1.
La svedese, dal canto suo e se ancora ce ne fosse bisogno, da una risposta sul perché il Milan abbia puntato su di lei. L’istinto e la tecnica dell’attaccante la rendono micidiale, a tu per tu col portiere. La numero 9 rossonera approfitta di due dormite della difesa avversaria.
Sequenza del primo goal di Asllani
Sul primo goal Piemonte di testa butta in avanti la palla, che sorpassa l’ultimo difensore bianconero. Asllani, partita da dietro, sorpassa Lundorf per poi battere Aprile. Giornata da dimenticare per la numero 12 bianconera.
Infatti è sempre Lundorf dopo pochi minuti, con un controllo sbagliato di testa, a regalare la palla che porta sul 2 a 0 il Milan
. Asllani, grazie ad un rimpallo favorevole, ruba palla alla danese e segna.Il tecnico bianconero perde la prima partita in Campionato dopo 8 mesi. Tanti i meriti del Milan, che entra in campo con la grinta ed il carattere giusto. Ma la stanchezza accumulata dalla Juventus, per le fatiche europee, ha probabilmente agevolato le rossonere.
Rimane il fatto che le bianconere non avevano mai perso subendo 4 goal. Nonostante questo, c’è da dire che la squadra di Montemurro non è stata a guardare per tutto il tempo. Sono diverse le occasioni avute per provare a cambiare il corso della gara.
La più clamorosa arrivata sui piedi di Caruso quando il risultato era ancora sullo 0 a 0. La numero 21 libera in area di rigore, davanti a Giuliani, svirgola la palla e calcia fuori.
Non è bastato alla Juventus l’ingresso nel secondo tempo di Boattin, Duljan prima e di Grosso, Gunnarsdóttir, Girelli poi per riprendere il risultato. Il terzo ed ultimo goal delle bianconere arriva infatti sullo scadere dei minuti di recupero.
Un match quello disputato da entrambe le squadre che ha regalato un bello spettacolo. Da una parte un Milan determinato a riscattare la brutta figura fatta la settimana precedente. Dall’altra una Juventus, in affanno e non lucida, che però non ha mollato fino all’ultimo.
Per tutti quelli che amano il calcio, sicuramente è una partita da ricordare e rivedere. Il Campionato Femminile dimostra, ancora una volta, che non ha nulla da invidiare o recriminare ai colleghi del maschile.
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