Calcio Femminile
Violenza di genere, Cappelletti: “Dovere di alzare la voce”
Violenza di genere: l’impegno della la Divisione Serie A Femminile Professionistica e della Divisione Serie B Femminile in vista del 25 novembre.
La presidente della Divisione Serie A Femminile della FIGC Federica Cappelletti in prima linea nel contrasto alla violenza sulle donne.
Le iniziative nel calcio femminile
Numerose le iniziative per il weekend del 23 e del 24 novembre. Alcune proseguiranno per l’intera stagione.
Per esempio già da ieri e, appunto, fino a fine calendario bambine e bambini accompagneranno in campo le capitane e gli arbitri prima di ogni partita di Serie A con una maglia dedicata alla campagna.
Nella Serie B sulle maglie di calciatrici, allenatori e della terna arbitrale ci sarà l’hashtag #MAIPIÙ, la campagna permanente istituita lo scorso anno dalla Divisione Serie A Femminile Professionistica per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere.
Lunedì 25 novembre iniziative e contenuti dei canali social della FIGC Femminile saranno a cura della Fondazione Una, Nessuna, Centomila.
La presidente Cappelletti contro la violenza di genere
“Voglio urlare la nostra indignazione nei confronti di un massacro oramai quotidiano” ha sottolineato Cappelletti.
“La violenza sulle donne non può e non deve diventare normalità. Noi che abbiamo un ruolo privilegiato sotto i riflettori abbiamo il dovere di alzare la voce e operare in maniera concreta per dire basta alla violenza sulle donne, basta femminicidi, basta figli orfani per colpa della violenza.”
Cappelletti è molto impegnata nelle tematiche sulla parità di genere e di empowerment femminile.
Già lo scorso 14 novembre ha partecipato a un evento sul gender gap a Firenze.
In quell’occasione ha dichiarato che “Quella che stiamo portando avanti è una rivoluzione non solo sportiva, ma culturale”.
Specificando che “in ogni settore della nostra società promuovere l’empowerment femminile significa anche promuovere nuove forme di collaborazione, rispetto e reciprocità tra uomini e donne”.
L’appuntamento del 25 novembre
Domani invece sarà ospite dell’evento “Un segno in rosso” organizzato dalla community @donnesuitacchetti.
Altri ospiti oltre a Cappelletti. Ci sarà infatti Pegah Moshir Pour, attivista diritti umani e digitale, autrice di “La notte sopra Teheran”.
Parteciperà anche Nausicaa Dell’Orto, atleta Nazionale Italiana Football, premio Forbes 30 under 30 2020, ambasciatrice NFL flag e IFAF.
Appuntamento lunedì 25 Novembre alle 18.30 live sulla pagina Instagram @donnesuitacchetti.
Calcio Femminile
Juventus Women, il saluto di Arianna Caruso
Arianna Caruso lascia la Juventus e si prepara a una nuova avventura calcistica: un saluto emozionante ai tifosi bianconeri.
Un addio emozionante per Arianna Caruso alla Juventus
La notizia del trasferimento di Arianna Caruso ha colto di sorpresa molti tifosi della Juventus. La talentuosa centrocampista, che ha indossato la maglia bianconera per diverse stagioni, ha deciso di intraprendere una nuova avventura professionale. Il suo saluto ai tifosi è stato carico di emozioni e gratitudine, riflettendo il profondo legame che si era creato con il club e i suoi sostenitori.
Il futuro di Arianna Caruso nel calcio internazionale
L’addio di Caruso alla Juventus non segna solo la fine di un capitolo importante della sua carriera, ma anche l’inizio di nuove sfide. La giocatrice è attesa con entusiasmo in un contesto calcistico internazionale, dove potrà esprimere al meglio le sue qualità e contribuire con la sua esperienza. I tifosi bianconeri, pur dispiaciuti di vederla partire, le augurano il meglio per il suo futuro.
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Fonte: l’account X di Romeo Agresti.
⚪⚫👋 Il saluto di Arianna #Caruso ai tifosi della #Juventus pic.twitter.com/Eih46qsQRQ
— ilBiancoNero (@ilbianconerocom) January 30, 2025
Calcio Femminile
Juventus Women, Arianna Caruso a Biella: il futuro è deciso
Arianna Caruso avvistata a Biella mentre assiste alla Juventus Women, presto in partenza per Monaco di Baviera per un nuovo capitolo della sua carriera.
Arianna Caruso e il suo futuro calcistico
La giovane e talentuosa calciatrice Arianna Caruso è stata recentemente avvistata a Biella, dove ha assistito alla partita della Juventus Women. Questo avvistamento ha destato grande curiosità tra i fan e gli addetti ai lavori del mondo del calcio, poiché potrebbe segnare una svolta significativa nella carriera della centrocampista italiana.
L’interesse nei suoi confronti non è una novità. Caruso ha sempre dimostrato qualità tecniche e tattiche invidiabili, attirando l’attenzione di club di alto livello in tutta Europa. La sua presenza a Biella potrebbe essere interpretata come un segnale di un imminente cambio di squadra.
Addio Juventus, Direzione Monaco di Baviera
Le voci di un possibile trasferimento di Caruso si sono intensificate con la notizia della sua prossima partenza verso Monaco di Baviera. Questo spostamento potrebbe rappresentare un passo importante nella carriera della calciatrice, offrendo nuove opportunità e sfide in un contesto internazionale.
Il trasferimento a Monaco di Baviera aprirebbe a Caruso le porte di uno dei campionati più competitivi d’Europa, permettendole di confrontarsi con alcune delle migliori giocatrici del mondo. Una nuova avventura che potrebbe segnare un ulteriore passo in avanti nella sua crescita professionale.
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Fonte: l’account X di Romeo Agresti
👀 Arianna #Caruso a Biella ad assistere alla partita della #JuventusWomen
Prossimamente la partenza direzione Monaco di Baviera @ilbianconerocom pic.twitter.com/XvLc68HbOy
— Miriana Cardinale (@MirianaCardin) January 30, 2025
Calcio Femminile
Basta il pari alla Roma femminile, ma quanta fatica con il Napoli: semifinale conquistata
La Roma femminile approda alla semifinale di Coppa Italia con qualche brivido di troppo contro un Napoli. Il pareggio basta per sfidare il Sassuolo.
La Roma femminile di mister Spugna approda alla semifinale di Coppa Italia facendo fuori, nel doppio confronto il nuovo Napoli di Sassarini. L’andata, giocata in casa delle partenopee con il risultato di 0-1 grazie alla rete di Dragoni.
Le giallorosse, dopo aver perso in campionato contro il Milan, hanno quasi del tutto abbandonato le speranze di rimonta in classifica sulla Juventus, prima in classifica e a +10 sulle bi-campionesse d’Italia.
Ampio turnover per il tecnico della Roma che fa esordire dal primo minuto la neo arrivata Kuhl, ex centrocampista dell’Arsenal arrivata nel mercato di gennaio per sostituire la partenza di Kumagai.
Primo tempo abbastanza bloccato con le giallorosse in pieno possesso palla e il Napoli chiuso nella propria metà campo, in attesa di colpire in contropiede. La banda di Spugna inizia forte, intenzionata a chiudere il prima possibile la pratica partenopea. Nonostante ciò, la formazione di casa riesce a rendersi realmente pericolosa solamente con le due traverse colpite da Troelsgaard e Giacinti, arrivate a distanza di pochi minuti una dall’altra.
Il secondo tempo si gioca sui ritmi blandi del primo con la Roma alla ricerca del goal che chiuderebbe virtualmente il doppio confronto. All’ora di gioco le giallorosse passano in vantaggio con la rete di Glionna (63′). Palla in profondità sulla sinistra di Troelsgaard per l’esterno classe ’99 che si accentra, penetra in area e conclude a rete. Decisiva la deviazione di Lundorf che spiazza l’estremo difensore partenopeo.
Il vantaggio della Roma dura però pochissimo: la difesa giallorossa si addormenta con Andrup che si infila alle spalle e a tu per tu con Ceasar non sbaglia, riaprendo il match del Tre Fontane.
Al 90′ arriva la beffa che manderebbe la sfida ai supplementari. Corner del Napoli con Sciabica che svetta di testa e fa calare il gelo. Gelo che, dura pochissimo. La Roma non muore mai e all’ultimo minuto di recupero colpisce sempre su angolo con Linari, abile a colpire di testa e salvare le giallorosse dai supplementari e dallo spettro dei rigori.
La banda di Spugna conquista la semifinale e se la vedrà con il Sassuolo, che ha battuto nella giornata di ieri l’Inter di Piovani ai supplementari. Troppa fatica e pericoli in una gara che avevi l’obbligo di chiudere prima e non all’ultimo secondo.
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