Calcio Femminile
Women’s Champions League, pioggia di goal ai gironi: è record!
Si è da poco conclusa la fase a gironi della Women’s Champions League che visto fare faville a tantissime squadre: mai così tanti goal nella competizione.
La scorsa settimana si è chiusa la fase a gironi della Women’s Champions League che ha confermato alcuni verdetti. Roma e Juventus, uniche due italiane nella massima competizione, sono state eliminate e guarderanno i quarti dal divano di casa.
Questa edizione della Champions però è stata comunque molto scoppiettante con il record di reti messi a segno nella fase a gironi. Complice di questo particolare traguardo le 48 gare giocate che hanno visto trionfare ben 47 volte una sola squadra, con l’unico pareggio tra il Vålerenga e il Bayern Monaco, terminato per 1-1.
Sono state messe a segno ben 184 marcature, complici anche tantissime partite terminate con risultati rocamboleschi e roboanti: infatti, di queste 48 partite solamente 4 sono terminate sul risultato di 1-0. 9 gare hanno visto il punteggio totale pari a cinque, 6 match addirittura 7 goal mentre 14 gare sono terminate con tre reti.
Ad aver influenzato questo risultato anche il larghissimo 9-0 inflitto dal Barcellona all’Hammarby.
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Women’s Champions League: le migliori prestazioni della fase a gironi
Da poco terminata la fase a gironi della Women’s Champions League si tirano le somme sulle migliori prestazioni della prima parte della competizione.
Settimana scorsa si è conclusa la fase a gironi della Women’s Champions League. A qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta sono state otto squadre, di cui quattro ex vincitrici della massima competizione europea.
Non ci saranno Roma e Juventus, entrambe eliminate nei due gironi di ferro in cui erano state inserite. Perciò a dividersi l’altissima posta in palio saranno Barcellona, Manchester City, Arsenal, Bayern Monaco, Lione, Wolfsburg, Chelsea e Real Madrid.
Prima però di tuffarci nella fase più calda della Champions League ripercorriamo insieme le migliori prestazioni e statistiche della fase a gironi:
Miglior marcatrice (top 5)
- Harder (Bayern Monaco) – 6
- Pina (Barcellona) – 5
- Bruun (Real Madrid) – 5
- Van Dooren (Twente) – 5
Miglior assistman (top 5)
- Guijarro (Barcellona) – 5
- Buhl (Bayern Monaco) – 4
- Caicedo (Real Madrid) – 4
Maggior numero di goal
- Barcellona – 26
- Real Madrid – 20
- Chelsea – 19
- Lione – 19
Porta inviolata
- Lione – 5
- Barcellona – 4
- Real Madrid – 3
- Manchester City – 3
Maggiori parate
- Yaman (Galatasaray) – 61
- Enblom (Valerenga) – 36
- Daugherty (Celtic) – 26
- Schluter (St. Polten) – 24
Calcio Femminile
Roma femminile, il 2024 di Giugliano è da incorniciare: i numeri da sballo!
Nel 2024 Manuela Giugliano, capitano della Roma, ha fatto il salto definitivo tra le grandi del calcio europeo femminile. Ecco i suoi incredibili numeri.
Il 2024 per Manuela Giugliano, centrocampista e capitano della Roma femminile, difficilmente sarà dimenticato. La numero 10 giallorossa in questo anno solare che va sempre più vicino alla fine ha alzato ulteriormente il livello diventando il faro più luminoso della Roma e della Nazionale Italiana.
La classe 1997, oltre a collezionare numeri a valanga, è riuscita a fare il definitivo salto di qualità tra le grandi giocatrici d’Europa, arrivando ad accostare il suo nome a gente del calibro di Bonmatì, attuale detentrice del Pallone d’Oro e punta di diamante dell’inarrestabile Barcellona.
Giugliano nel 2024 ha collezionato la bellezza di 19 reti e 19 assist che hanno portato la Roma a vincere, per la seconda volta consecutiva, lo Scudetto, dominato dall’inizio alla fine, e una Coppa Italia. Grazie a tali prestazioni la numero 10 è stata premiata con l’MVP del campionato di Serie A 2023/2024.
È entrata anche a far parte della storia della Roma femminile: oltre ad aver ereditato la pesante fascia da capitano è diventata la miglior marcatrice della storia giallorossa e, attualmente, è la seconda per presenze complessive.
Quest’anno è stato ulteriormente spettacolare anche grazie alla nomina per il Pallone d’Oro. La prima giocatrice italiana della storia ad essere nominata per la vittoria finale del premio individuale più importante: la posizione numero 27° da lei conquistata deve essere solamente un trampolino di lancio verso vette più alte e sconosciute.
Inoltre è stata inserita nella classifica stipulata da IFFHS denominata “Women’s World Best Playmaker 2024”, classificandosi in sesta posizione. Per non farci mancare nulla è stata anche inserita nella Team Of The Year della Serie A redatto da Sofascore in cui svetta per la media voto più alta di tutte: 7,77.
A chiudere il tutto Giugliano è anche candidata a diversi premi individuali quali il Best Women’s Player all’interno del Globe Soccer Awards 2024, il The Best Women’s World 11 (formazione ideale FIFA del 2024) e la Top 11 femminile del Gran Galà del Calcio AIC 2024.
Veramente un anno da incorniciare per Manuela Giugliano che sicuramente vorrà continuare su questa strada a partire proprio dalla prima gara del 2025, la finale di Supercoppa Italiana contro la Fiorentina, in programma lunedì 6 gennaio alle ore 15:30 allo Stadio Alberto Picco di La Spezia.
La gara sarà visibile con diretta su Rai 2 e su Sky Sport e NOW.
Calcio Femminile
Calcio femminile: il Governo dice no, professionismo addio
Calcio femminile: il Governo ha tagliato i fondi allo sport femminile. Niente rinnovo per il fondo per il professionismo. Quale futuro per le calciatrici?
Le calciatrici di Serie A torneranno a giocare come dilettanti? Pare di sì.
Non c’è stato tempo di esultare per l’apertura di Sky e Netflix al calcio femminile che dal governo arriva un tiromancino piuttosto forte.
Il dietrofront del Governo: un calcio al professionismo
Nell’ambito della Legge di Bilancio l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di non rinnovare il finanziamento del fondo triennale riservato proprio al professionismo nello sport femminile.
Mentre nel governo Conte II con il cosiddetto “Decreto Nancini” erano stati investiti 11 milioni di euro per la transizione al professionismo nello sport femminile, oggi non è più così.
La legge italiana
Il professionismo sportivo è regolato dalla legge 91 del 1981, che però delega alle singole federazioni la scelta del riconoscimento dello status professionale.
Per quanto riguarda gli uomini sono quattro le federazioni sportive che hanno riconosciuto il professionismo anche se con dei limiti: il calcio (fino alla Lega Pro), il basket (solo la serie A), il golf e il ciclismo.
Per le donne ha aderito solo la FIGC, quindi dal 2022 le calciatrici della serie A femminile sono ritenute professioniste dello sport.
Caso ancora diverso per la Federazione Italiana di Rugby che ha stipulato contratti annuali di collaborazione sportiva per 25 delle loro giocatrici. Nonostante nel ranking mondiale occupi una posizione anche più alta rispetto alla squadra maschile.
Parole Parole parole
“Mi assumo l’impegno che il Governo farà la sua parte nei prossimi mesi su questi argomenti e che possiate riscontrarlo” così aveva dichiarato il ministro per lo sport e per i giovani Andre Abodi, al Circo Massimo durante durante la kermesse di Fratelli d’Italia Atreju.
E invece no.
I fondi sono stati eliminati e il rinnovo annullato. Quando ce ne sarebbe bisogno, per scavalcare quel divario che a livello europeo penalizza le squadre italiane.
Basta vedere le ultime sfide di Roma e Juventus, fermate da formazioni nettamente superiori. Ma solo perché militano in campionati che godono di un riconoscimento effettivo e di una promozione reale.
I commenti dal mondo del calcio e non solo
Delusione e amarezza, soprattutto per le atlete che avevano sogni e speranze che ora vedono crollare.
Commenta Carolina Morace, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ex calciatrice e allenatrice di calcio, anche di formazione maschile in ambito professionistico: “Mentre in Inghilterra partner privati come Barclays investono milioni, in Italia si è solo sprecato tempo prezioso. Ora il calcio femminile deve ripartire da se stesso per non restare indietro rispetto al resto d’Europa. Serve progettualità, non promesse vuote.”
Il commento di Federica Cappelletti presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica ai microfoni di Huffington Post,: “Senza il sostegno del governo ci sarebbero ripercussioni serie per i club e per il movimento, anche perché siamo ancora in una fase di consolidamento in cui la Figc e le società stanno facendo il massimo. Personalmente non sono abituata a mollare quindi si cercherà ancora di raggiungere l’obiettivo. Il calcio femminile non può e non deve essere abbandonato.”
Infine la dichiarazione di Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del PD: “La destra boccia il mio emendamento alla Legge di Bilancio per rifinanziare il fondo per lo sport professionistico femminile smentendo tutto quanto spesso dichiarato dallo stesso ministro dello Sport Abodi.”
Continua Gribaudo “Questa maggioranza ci ha spesso abituati che c’è un divario tra le promesse e i fatti, e i fatti dicono per ora che il precedente governo ha investito 11 milioni di euro per favorire la transizione al professionismo nello sport femminile, mentre l’attuale governo, guidato da una premier donna, ancora è fermo alla cifra 0. È uscita la vera anima di una classe politica bugiarda che trova i soldi per i suoi circoli e circoletti, dai no-vax agli evasori, ma finge che non esistano risorse per finanziare il movimento sportivo femminile.”
Calcio femminile: un passo indietro
Eppure gli accordi televisivi con Sky e Netflix facevano ben sperare.
Invece si fa un enorme passo indietro. A conferma di stereotipi e pregiudizi in un ambiente ancora pieno di ostacoli per atlete e addette lavori (come le arbitre) che lottano strenuamente per affermarsi.
Tanti sforzi vani, a quanto pare.
Aspettiamo il prossimo 25 novembre, per l’ennesimo pinkwashing.
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