Allegri e Agnelli sono rimasti amici. Il presidente non voleva esonerarlo, ma Nedved e Paratici spinsero per il cambio di rotta. È arrivato Sarri, poi Pirlo, ma in effetti i due dirigenti non hanno ottenuto poi così tanto. Alla Juve bisogna vincere sempre, e cercare la consacrazione europea che non è arrivata
Massimiliano Allegri e Agnelli in questi giorni pare si siano incontrati. Un ritrovo tra amici; che in un periodo così buio come quello bianconero, non può che far aleggiare alla Continassa il fantasma del tecnico livornese. Max fu esonerato perché in disaccordo con i big (Buffon, Chiellini, Bonucci). Lui avrebbe voluto il cambio di gerarchie e la partenza di tutti e tre. I tempi ormai sono maturi, e sarebbe ora di svecchiare la rosa.
Nel caso tornasse Allegri, il presidente dovrebbe allontanare anche i detrattori di Allegri. Nedved e Paratici dovrebbero fare le valigie, e forse solo Bonucci salverebbe il posto. Partirebbe anche Dybala, che quest’anno è stato assente ingiustificato. Un ritorno di Allegri con ds Sartori o Carnevali sarebbe plausibile, mentre direttore generale e amministratore delegato potrebbe divenire Cherubini, fedelissimo di Andrea Agnelli. La strada verso una rivoluzione importante e necessaria si sta delineando.
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