Con ottimi affari in uscita e pochi e mirati colpi in entrata, i nerazzurri hanno vissuto un’estate di mercato nel segno della ragionevolezza e della valorizzazione. Non la protagonista, ma la buona gestione rimane il marchio di fabbrica. Nessuno dei big fà la valigia, mentre il fiore all’occhiello viene dall’Olanda.
L’estate nerazzurra si conclude senza il botto finale. I dirigenti orobici hanno condotto una campagna fatta, come da tradizione, di colpi ragionati in entrata e del massimo ricavo in uscita, anche a costo di rimetterci sul piano tecnico, puntando forte sulle giovani scommesse, pronte a immettersi nell’ingranaggio. La stagione in corso dirà se la strategia porterà continuità, nel frattempo Gasperini ha molti motivi per essere soddisfatto.
Ci sono cessioni che indeboliscono, o peggio, ridimensionano i progetti calcistici. Poi c’è l’Atalanta, che fonda le sue fortune proprio sul “flusso” di giocatori. L’addio di Cristian Romero, si può dire, descrive perfettamente questo modus operandi. Il difensore, appena riscattato dalla Juventus, è stato in seguito ceduto al Tottenham per 55 milioni di euro, facendo generare una mega plusvalenza ai bergamaschi. Non da meno è stato il destino di Pierluigi Gollini, ceduto sempre agli Spurs. Due cessioni ben rimpiazzate, che dimostrano come a Bergamo la paura di scommettere e di rilanciarsi non sia di casa. Nel mezzo Lammers e Kovalenko, ceduti ad Eintracht Francoforte e Spezia, così come Sutalo, andato al Verona, partenze minori che non hanno intaccato l’equilibrio tecnico. Equilibrio che si mantiene quasi totalmente in attacco, dove Ilicic
e Zapata non si sono mossi, a dispetto delle previsioni, e Roberto Piccoli è rimasto in rosa. Proprio l’ex punta dello Spezia si candida a essere il valore aggiunto della prossima stagione in attacco.
E’ senz’altro il fiore all’occhiello delle ultime ore di mercato dell’Atalanta. Teun Koopmeiners sarà lo stantuffo del centrocampo orobico nella prossima stagione, irrobustendo una mediana già tosta con Remo Freuler e Marten De Roon. L’Az Alkmaar si è privato non a cuore leggero del giocatore, che tra le sue qualità ha anche il gol, avendone realizzati ben 35 in 4 anni nella sua esperienza olandese. In porta, così come in mediana, poi, si è fatto il salto di qualità. A difendere i pali nella prossima stagione, infatti, ci sarà Juan Musso, che a Udine si è messo in mostra diventando un numero uno della serie A. In difesa, invece, Mehdi Demiral prenderà il posto di Cristian Romero nella zona centrale, puntando a quell’esplosione tecnica non avvenuta nella Juventus. Intelligenti, infine, gli acquisti di Pezzella dal Parma e di Zappacosta dal Chelsea, due pedine low cost che saranno i vice di Gosens e Maehle. In attesa del rientro di Hans Hateboer, che è ancora lontano, ma che potrà recuperare dormendo sul velluto, lasciando la sua fascia e l’Atalanta a interpreti che ormai da anni sanno suonare a perfezione un melodico spartito.
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