Calciomercato Lazio, Lotito, l’Arabia e Milinkovic Savic

Il presidente della Lazio Claudio Lotito parla del possibile trasferimento in Arabia Saudita di Sergej Milinkovic Savic. E lo fa con la solita schiettezza. 

Calciomercato Lazio, quale futuro per una colonna?

Lui, l’altro e l’altra. O meglio, Claudio Lotito, presidente della Lazio, Sergej Milinkovic Savic, una colonna della squadra, e l’Al- Hilal, squadra araba pronta a fargli i ponti d’oro per assicurarselo.

Il number one dei biancocelesti intona un refrain preciso: lasciarlo andare ci dispiace un mondo ma, se ha scelto di prendere l’aereo per l’Arabia seguendo i petroldollari, nulla ci possiamo fare. 

Prima di tutto, però, tira il freno a mano e avvisa: “Milinkovic e offerta araba- dice parlando a Tag 24 con parole riprese da Lazio news – io non so nulla.Tutto fatto? No, non mi risulta sia fatto niente, qualcuno racconta le cose ma non so se sono frottole o verità, allo stato non ho firmato nulla”.

Per quanto gli risulta, quindi, potrebbe essere un “al lupo al lupo” e nulla più.   “Mi hanno detto – ammette però subito dopo – che c’è un’offerta dall’Arabia e che vale molto per il giocatore e meno per la società,

il giocatore ha chiesto di andare via dato che sono otto anni che è alla Lazio”.

Lo dice facendo intendere che, siccome i calciatori non scadono come gli yogurt, non sia per forza scritto in cielo debba cambiare aria e maglia. “Non è un problema di rapporti con la società ma di testa– aggiunge- non era un problema di soldi con noi, voleva cambiare aria”.  Fosse per Lotito, il contratto sarebbe già rinnovato e con tanto di incremento di cachet.

“Ho un bel rapporto con lui – dice- ma alla fine è il giocatore che decide cosa vuole fare nella vita. Ho preso un impegno con lui, che se fosse arrivata un’offerta normale minima per la Lazio poteva andare,  è arrivata un’offerta più bassa di cinquanta milioni”.

E, per le casse delle società arabe, cinquanta milioni dovrebbero equivalere suppergiù a spiccioli. E il dilemma resta: Milinkovic Savic sbarcherà nell’arabico suol o continuerà a preferire di restare lungo le acque del Tevere rinforzando così le sue 267 presenze condite da 57 reti?