Il Milan si preparara a concludere la sessione estiva del mercato alla ricerca di alcuni rinforzi, la situazione in attacco rimane tuttavia ancora da definire. Emergono però dubbi sul reparto offensivo che dovrà giocoforza essere integrato.
Milan, la dirigenza rossonera sarebbe ora al lavoro per colmare alcuni gap in difesa ed a centrocampo, sappiamo che ci sono trattative in fase molto avanzata per Alessandro Florenzi della Roma per la corsia laterale destra e per Yacine Adli del Bordeaux per la zona mediana del campo. La chiusura di entrambe le operazioni potrebbe essere a breve, probabilmente entro la settimana per il nazionale azzurro, mentre per il francese si potrebbe aspettare la cessione di Samu Castillejo il quale ha accordi con il Getafe.
Una volta sistemata la difesa ed il centrocampo sarà il momento di andare a prendere in analisi il reparto offensivo, potrebbe infatti servire un trequartista, si pensa a Ziyech ed a Vlasic, ma i problemi riteniamo possano essere soprattutto ancora più avanti. Ergo, serve un terzo attaccante, i dubbi sono parecchi.
Iniziamo da Zlatan Ibrahimovic, lo svedese si sta allenando bene in palestra dopo l’intervento alla cartilagine del ginocchio a fine stagione scorsa, ma i dubbi sulla sua tenuta fisica continuano. Abbiamo visto come lo scorso anno sia stato vittima di una serie di piccole noie muscolari che tuttavia non gli hanno permesso di giocare con regolarità e pensare che ad ottobre Ibra avrà 40 anni non giova di certo a suo favore. Ben sappiamo quanto il classe 1981 sian indispensabile anche fuori dal campo, la sua presenza anche solo dentro le quattro mura dello spogliatoio può già fare la differenza, ma servirà continuità anche di prestazioni.
La stessa continuità che verrà chiesta ad Olivier Giroud, attaccante proveniente dal Chelsea il quale si porterà sulle spalle il peso dell’attacco durante le prime tre partite di campionato quando Ibrahimovic mancherà. Ma siamo sicuri che Giroud possa garantire un’intera stagione a 35 anni suonati? La mano sul fuoco meglio non metterla. La prossima stagione vedrà il Milan giocare praticamente ogni tre giorni e, soprattutto se Pioli opterà per giocare con due punte, il reparto offensivo potrebbe a questo punto risultare inadeguato, un vero e proprio rischio da non correre se si vuole tornare in Champions League non solamente per fare comparsata.
Si potrebbe dire, ci sono Rebic e Leao, bene ma non benissimo. Abbiamo visto lo scorso anno quanto entrambi, schierati da prima punta, abbiano deluso. Da entrambi, ma soprattutto dal portoghese, ci si aspetta la definitiva consacrazione, dopo tre anni di attesa sarebbe d’uopo, ma sarebbe anche auspicabile che il classe 1999 venisse collocato nella sua naturale e congeniale posizione, ossia a sinistra. Stesso discorso per l’esterno croato il quale necessita di partire largo per andare ad imbeccare al meglio le punte.
Ecco quindi che i soli Ibrahimovic e Giroud non possono bastare, una terza punta, possibilmente con qualche anno di esperienza, serve come il pane e riteniamo debba essere la priorità, forse ancora più che reperire un trequartista essendo ormai Brahim Diaz abile ed arruolato e, con l’arrivo di uno tra Ilicic, Adli od addirittura Bernardeschi, il ruolo potrebbe essere ben presidiato.
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