Cessione Juventus: tre le strade percorribili

La Juventus sta vivendo un momento difficile della sua storia ultracentenaria 

Finita nell’occhio del ciclone, per l’inchiesta denominata Prisma, condotta dalla solita Procura torinese, la società di proprietà della cassaforte Exor, potrebbe cedere a scenari, fino a poco tempo fa inimmaginabili.

John Elkann infatti, insieme al CdA di Exor, potrebbe decidere di cedere la Juve. Essa rappresenta una delle società della grande galassia Exor.

Quest’ultima ha un valore stimato in circa 60 miliardi di euro. La Juventus si stima abbia un valore di meno di un miliardo, del totale della cassaforte.

Il plenipotenziario presidente di Exor, potrebbe decidere di comune accordo con il CdA Exor di cedere il club.

A questo punto di aprirebbero due scenari. Il primo porterebbe alla cessione ad un’altra proprietà.

La seconda invece porterebbe alla cessione ad un fondo di investimento, proprio come accaduto in casa Milan.

Oggi sono in vendita Inter, Liverpool e Manchester United; per fare tre nomi di club importanti ma pieni di debiti.

La terza ed ultima opzione, onestamente la più plausibile, vedrebbe la non cessione della Juventus, con un ripianamento debitorio, da mettere in atto in tempi non dilatati.

Adesso ci sarà da attendere l’elezione del nuovo CdA, in programma il 18 gennaio 2023. Dopo John Elkann ed i suoi più stretti collaboratori

, troveranno la soluzione più corretta per portare avanti il club più importante, conosciuto e vincente del nostro paese.