In un video di molti anni fa, ricomparso recentemente sul web, si vede un piccolo fanciullo in braccio al padre, attaccante di una Fiorentina da poco “orfana” del suo bomber argentino, Gabriel Omar Batistuta. Inevitabile la domanda scherzosa del giornalista Mediaset, Franco Ligas, rivolta al piccolo su chi potesse essere in futuro l’erede del “Bati”. Il bambino nonostante l’età si dimostra sicuro di sè e risponde “io” con una certa sorpresa del padre.
La determinazione non gli è mai mancata a Federico Chiesa sin dai primi passi. E’ riuscito a ribadirlo domenica scorsa trascinando la Fiorentina ad una vittoria insperata dopo una partita a dir poco roccambolesca. Ha segnato due gol pesantissimi che hanno permesso alla squadra gigliata di ottenere i tre punti in casa del Chievo, nonostante le numerose polemiche e recriminazioni da parte dei clivensi.
Ma la crescita del talento, ai tempi del calcio moderno, si sa, va di pari passo con l’inevitabile richiesta di aumento dell’ingaggio o con la possibile cessione alle pretendenti di turno, cosa ne sarà del futuro di Chiesa?
Oggi è uno dei maggiori talenti nel panorama calcistico italiano e parlarne bene risulta alquanto facile. Tuttavia, in una sera di agosto di due anni e mezzo fa, quando l’allora tecnico della Fiorentina, Paolo Sousa, schierò in formazione un ragazzino della primavera nel match che per i fiorentini rappresenta “La Partita” (Fiorentina-Juventus, 20 agosto 2016), qualche inevitabile sorpresa suscitò nel tifo viola e tutti si chiesero se in realtà non fosse una mossa un pò azzardata.
Dopo l’esordio in Serie A a soli 18 anni il “piccolo” Chiesa segna il suo primo gol in Europa League contro il Qarabağ terminando la sua prima stagione da professionista con ben 34 presenze e 4 reti. La stagione scorsa con la guida di mister Pioli si impone come punta esterna e riesce a realizzare 6 reti in 36 presenze in campo.
Quest’anno è riuscito a migliorare ancora in fase realizzativa, avendo segnato per il momento 5 gol in campionato e 2 in Coppa Italia con ben quattro mesi ancora da giocare.
Il contratto in cifre
Il contratto di Federico Chiesa è stato rinnovato nel novembre 2017 (con scadenza sino al 2022) con un ingaggio per il classe ’97 di 1,5 milioni a stagione, più possibili bonus che possono permettere al calciatore di raggiungere un ingaggio massimo di 1,8 milioni. Il procuratore è suo padre Enrico, uno dei migliori attaccanti italiani degli anni ’90, che ne cura gli interessi e lo ha sempre seguito sin dalla sua militanza nella Settignanese, del quale lo stesso Federico ne ricorda le movenze in campo.
Ad oggi non sono previsti incontri per il rinnovo, benchè ci sia l’intenzione chiara da parte dell’entourage del calciatore di ritoccare il contratto concluso un anno e mezzo fa, viste le strabilianti prestazioni della punta viola.
La sensazione è che non sia facile trattenere un talento da circa 40 milioni che ad ogni partita cresce sempre di più e attira gli interessi delle grandi squadre, su tutte Napoli ed Inter. Il Patron dei partenopei, Aurelio De Laurentis, non ha mai nascosto infatti la stima che nutre per il talento viola e che quindi vorrebbe vedere presto calcare il terreno del San Paolo.
Il tempo sarà galantuomo e se Chiesa conserverà questa umiltà e voglia di crescere potrà rappresentare sicuramente una risorsa importante anche per il futuro della Nazionale Italiana.
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