Federico Chiesa torna a parlare con un’intervista oggi al Corriere dello Sport/Stadio. Chiesa parla a 360 gradi del futuro prossimo suo e del calcio, i timori e la voglia di ripartenza dopo la paura del Covid-19. Da bravo dribblatore però, salta con eleganza la domanda pericoloso sul suo futuro. Destinazione Nord (Italia o Premier) o permanenza a Firenze? Chiesa è probabilmente il petalo più pregiato della rosa viola di Commisso. Il Presidente americano è stato chiaro nelle recenti, tante, interviste: Chiesa se lo chiede e se porterà un’offerta congrua sarà lasciato libero. Dopo averlo trattenuto, a forza, la scorsa estate, un accordo tra gentiluomini tra Commisso e Chiesa permette al giocatore questa via d’uscita. Non è scontata però come poteva esserlo lo scorso settembre: i rapporti tra Chiesa e la società, tifoseria compresa, erano ai minimi termini, poi vari incontri anche con il padre Enrico hanno riportato un ottimo feeling tra le parti, che potrebbe portare ad un rinnovo. Nell’anno che porterà agli Europei 2021, un anno da titolare e leader di una Fiorentina ambiziosa può convincere Federico, insieme alle difficoltà economiche legate al coronavirus che potrebbero diminuire il prezzo del suo cartellino, rendendo Commisso inflessibile.
Sull’essere uomo mercato: «Con il presidente, con Giuseppe Barone e Pradè nell’ultimo anno abbiamo parlato tantissimo, il presente è l’unico tempo sul quale sono concentrato. Io penso al lavoro di tutti i giorni, agli obiettivi immediati, il principale è la salvezza. Speriamo di tornare tutti a giocare, il resto verrà. Non ci sono trattative in corso, c’è la Fiorentina. Non ho un procuratore, con la società parlo io e mio padre è sempre al mio fianco. È il mio assistente personale. Non abbiamo mai preso in considerazione l’idea di avere un agente. In futuro chissà. Quella voce che mi accostava a Totti era una fake news, Francesco è stato il primo a contattare la società per chiarirlo
».Sul ruolo preferito in campo: «Le posizioni le ho coperte tutte. Sousa mi faceva giocare da quinto di centrocampo. Pioli da quinto ala alta. Montella mi ha impiegato anche nei due davanti, per Iachini sono un attaccante di destra».
Su Ribery: «L’acquisto più importante della stagione. Vederlo in allenamento, seguire i suoi tempi, avvertire la sua presenza in partita, tutte cose importantissime. Lui è un grande professionista e un leader e ha una tecnica pazzesca. Ci aiuta a crescere, il suo infortunio ci ha complicato notevolmente la vita, visto che avevamo trovato un assetto efficace».
Sulla situazione Covid-19 in casa Fiorentina anche alla luce delle ultime positività: «La squadra è consapevole del momento, ma ha grande fiducia nello staff medico, sa di essere seguita con tutte le attenzioni e vuole riprendere a lavorare. Sento spesso il dottor Pengue, una mente brillantissima. Lui ci rassicura. La notizia delle nuove positività non ci ha turbati».
Il palinsesto completo per seguire quest'oggi il calcio in diretta TV: ecco dove vedere i…
L'ex portiere di Cagliari, Napoli e Bologna Roberto Sorrentino ha commentato l'imminente sfida Cagliari-Atalanta: ecco…
Serie B, dopo tre mesi si interrompe l'imbattibilità del Bari, che cade in quel di…
Empoli-Torino 0-1, grazie a un gol di Adams i granata tornano alla vittoria dopo un…
Rassegna stampa: le aperture dei quotidiani sportivi in edicola oggi.
Empoli-Torino 0-1, il tecnico dei toscani Roberto D'Aversa ha parlato ai margini della partita persa…