Calciomercato
ESCLUSIVA – Collovati: “Vi svelo il punto debole della Spagna. Poi su Mourinho e Allegri…”
Fulvio Collovati, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano laureatosi campione del mondo con la Nazione nel 1982 è intervenuto ai microfoni di calciostyle per parlare della Nazionale di Roberto Mancini e della prossima serie A, con la nuova Inter di Simone Inzaghi, la Roma di Mourinho e i ritorni di Spalletti e Allegri rispettivamente sulle panchine di Napoli e Juventus.
Face to face con Fulvio Collovati
Secondo lei l’Italia può farcela contro la Spagna?
“Si certo, l’Italia è stata la squadra che ha espresso il miglior gioco e la squadra che ha più qualità e poi per arrivare in finale dobbiamo avere quel pizzico di fortuna che speriamo ci aiuti. La Spagna ha un centrocampo come il nostro di qualità, non hanno ne il nostro attacco ne la nostra difesa, hanno qualche punto debole.
Il centrocampo dell’Italia è più forte rispetto a quello della Spagna di Luis Enrique?
“Il centrocampo dell’Italia è più forte in questo momento perché è la squadra più giovane, la Spagna ha Busquets che è ultra trentenne, Koke che è un giocatore di esperienza mentre noi abbiamo 4 giocatori compreso Locatelli che sono di livello europeo. Il centrocampo è il nostro punto di forza, dobbiamo metterli in difficoltà sulle fasce dove sono più forti loro con Jordi Alba e Dani Olmo e proviamo a sfruttare la superiorità.
Fin qui chi è stata la maggior delusione dell’Europeo?
“Beh penso la Francia. L’arroganza, la presunzione a livello di rosa erano i più forti. Sono usciti che vincevano 3-1 a 10 minuti dalla fine, sono usciti per presunzione in una competizione a partita secca dove può anche capitare ma indubbiamente la più grande delusione sono loro.
Venendo alla serie A, come vede Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter?
“Penso che sia il proseguimento giusto, ideale, di ciò che aveva fatto Conte, lo schema è lo stesso(3-5-2), bisogna adesso capire che la squadra (che ora ha perso anche Hakimi) soprattutto in avanti con Lukaku e Lautaro Martinez non venga smembrata però dal punto di vista tecnico è un allenatore che somiglia molto a quello che dice, penso che sia la scelta più giusta, l’acquisto più giusto,anche se ora bisognerà vedere gli acquisti e cessioni, il mercato fino al 31 agosto ci regala sempre delle sorprese”.
Secondo lei Mourinho cosa porterà alla Roma?
“Porterà molto a livello di immagine e personalità perché è un valore aggiunto, se la squadra lo seguirò la Roma è una delle concorrenti per il prossimo anno se prenderanno giocatori fedeli a Mourinho”.
Cosa ne pensa del ritorno di Allegri alla Juventus e di Spalletti sulla panchina del Napoli?
“Allegri è una garanzia assoluta. La Juve deve però migliorare a centrocampo, magari lo faranno prendendo Locatelli ma hanno bisogno di un altro giocatore ancora, visto che è una squadra che sia a centrocampo che in difesa va ringiovanita. Spalletti e De Laurentis hanno due caratteri completamente diversi, più che dalla squadra bisognerà vedere come andranno d’accordo loro. Se avrà la possibilità di lavorare in maniera tranquilla (Napoli è una piazza particolare),Spalletti farà bene altrimenti diventa difficile”.
Parlando del suo Genoa, sarebbe favorevole ai ritorni di Perotti(che è vicinissimo) e di Kucka?
“Perotti non lo so perché ultimamente ha avuto un po’ di infortuni mentre Kucka è una garanzia lo prenderei subito, se il Parma è retrocesso non è per colpa sua visto che lui è stato uno dei migliori quest’anno, a me piace molto”.
Calciomercato
Milan il procuratore di Theo è a Milano: tutti i dettagli
La situazione in casa Milan è tutt’altro che tranquilla. Dopo le contestazioni dei tifosi per il rendimento altalenante della squadra, ora a far discutere è la gestione del terzino francese Theo Hernandez da parte di Paulo Fonseca, che ha scelto di escluderlo nell’ultima partita.
Una decisione che potrebbe avere conseguenze pesanti, sia sul piano tecnico che su quello contrattuale.
La svolta di Fonseca
Nell’ultima gara, Fonseca ha deciso di lanciare dal primo minuto due giovani promettenti, Mattia Liberali e Alexi Jimenez, per dare una scossa alla squadra. Una mossa coraggiosa che ha fatto rumore, soprattutto per la scelta di lasciare Theo Hernandez in panchina per tutta la partita.
L’esclusione del terzino francese, uno dei simboli del Milan nelle ultime stagioni, ha acceso il dibattito tra tifosi e addetti ai lavori. Secondo alcune fonti, questa scelta sarebbe legata non solo a questioni tattiche, ma anche a motivazioni extracampo, tra cui il rinnovo contrattuale ancora in bilico.
Milan, il caso Theo
Il contratto di Theo Hernandez scadrà il 30 giugno 2026, ma la trattativa per il rinnovo è attualmente bloccata. Nonostante entrambe le parti abbiano espresso la volontà di continuare insieme, l’entourage del giocatore aspetta una proposta concreta da parte della dirigenza.
Secondo indiscrezioni, il procuratore del francese sarebbe a Milano per discutere direttamente con la società. Tuttavia, se entro la primavera non dovesse arrivare un accordo, il Milan potrebbe valutare una cessione nella prossima sessione estiva per evitare un deprezzamento del cartellino, il cui valore si aggira intorno ai 45 milioni di euro.
Tra i club interessati ci sono giganti come PSG, Bayern Monaco e diverse squadre della Premier League, pronte a fare offerte importanti per accaparrarsi il giocatore.
Il tecnico Fonseca spera che la situazione di Theo possa risolversi presto, magari seguendo l’esempio di Rafael Leao, che è riuscito a trovare un equilibrio dopo alcune turbolenze contrattuali. Anche Zlatan Ibrahimovic, figura influente nello spogliatoio, avrebbe cercato di mediare per riportare serenità in casa rossonera.
Con i tifosi sempre più impazienti e una classifica che non soddisfa, il Milan deve fare chiarezza sul futuro del suo progetto tecnico e su quello dei suoi big. La gestione di casi delicati come quello di Theo Hernandez sarà cruciale per capire quale direzione prenderà la squadra nei prossimi mesi.
Calciomercato
Roma, l’intoccabile è uno: i giocatori in bilico
A soli due punti dalla zona retrocessione, la Roma ha bisogno di cambiare: alcuni mutamenti radicali potrebbero avvenire già a gennaio. C’è un solo punto fermo.
Dopo la sconfitta di ieri contro il Como, la situazione si mette male per la Roma, che è a un passo dalla zona retrocessione.
A parte Claudio Ranieri, la cui fiducia da parte della proprietà è illimitata, nessuno può dirsi al sicuro, in previsione della prossima sessione di calciomercato.
Scopriamo insieme chi sono i principali indiziati per lasciare la Capitale a gennaio.
Roma, i giocatori che potrebbero lasciare Trigoria
In pole position per l’addio ci sarebbero i senatori del club giallorosso, vale a dire Pellegrini, Cristante e Mancini. Il primo, che della Roma è anche il Capitano, ha il contratto in scadenza nel 2026 e non è in programma un rinnovo a breve.
Uno dei giocatori più odiati dalla tifoseria giallorossa, Zalewski, interessa al Besiktas e, dopo aver rifiutato la corte del Galatasaray in estate, potrebbe presto partire per una nuova avventura.
Dopo la partita di ieri sono in bilico anche due ultimi arrivati, a centrocampo e in difesa: alludiamo a Le Fée ed Hermoso, che interessano rispettivamente al Betis Siviglia e in Spagna.
Non manca all’appello Celik, terzino destro titolare per necessità ma troppo discontinuo per rimanere a Trigoria.
Complice la forma fisica sempre fragile e le poche presenze, oltre che i pochi gol, sta deludendo anche Paulo Dybala, la cui permanenza incerta al club della scorsa estate ha creato danni a livelli di calciomercato e di scelte poco tattiche (leggi alla voce Soulé).
Dopo alcuni anni di onorato servizio, è a rischio anche Shomurodov, che spesso non è titolare nemmeno quando Dovbyk è fuori uso (gli si preferisce Dybala).
Non è al sicuro nemmeno Ghisolfi
Non è blindato neanche il posto del direttore sportivo Florent Ghisolfi, che la scorsa estate ha speso 100 milioni sul mercato senza trarne benefici a livello di risultati e di classifica.
Alla Roma sta per avvenire una vera rivoluzione.
Calciomercato
Real Madrid, preso il giovane difensore Fati
Il Real Madrid è pronto a firmare il giovane difensore centrale Lamini Fati per una cifra di €100k, un colpo che guarda al futuro.
Un affare strategico per il Real Madrid
Il Real Madrid è sul punto di concludere un affare per il promettente difensore centrale Lamini Fati, un giovane talento di soli 18 anni che si unirà alla squadra spagnola per una cifra simbolica di €100.000. Come riportato da Relevo, il club madrileno ha quasi finalizzato l’accordo con il Leganés e sono stati già raggiunti gli accordi personali con Fati. L’obiettivo dichiarato è quello di inserire il giovane nella squadra Juvenil A, con la speranza di una futura progressione verso la prima squadra.
Un investimento sul futuro
Questo trasferimento rappresenta un investimento strategico del Real Madrid, che continua a puntare sui giovani talenti per assicurarsi un futuro di successo. Lamini Fati si unirà alla squadra giovanile, ma il club ha già messo gli occhi su di lui per un possibile inserimento nella prima squadra: dimostrando ancora una volta la loro fiducia nelle capacità di crescita e sviluppo dei giovani calciatori.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨⚪️ Real Madrid are set to sign 18 year old centre back Lamini Fati for €100k fee, as @relevo reported.
Deal almost done with Leganés, personal terms also agreed with Fati who’d join the Juvenil A team.
Youth team signing with view on first team future progress. pic.twitter.com/OSrwG5glqd
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 16, 2024
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