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Calciomercato Roma, Mourinho: “A gennaio faremo qualcosa ma..”
Josè Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro lo Spezia di Thiago Motta, suo ex giocatore all’Inter.
Mourinho disegna la “sua” Roma. Il tecnico portoghese ha parlato in conferenza stampa dove è intervenuto per parlare delle prossime mosse di mercato ma non solo.
Il tecnico ha spiegato poi come manchino diverse pedine fondamentali per passare alla difesa a 4 e quando rientreranno i vari El Shaarawy, Pellegrini e Carles Perez.
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Roma, Mourinho: “Domani uno tra Mayoral, Felix e Shomurodov”
C’è lo Spezia con Thiago Motta. Che ricordo ha di lui? Ci saranno ancora Abraham e Mayoral?
“La gente pensa che ho conosciuto Thiago nell’Inter del Triplete ma l’ho conosciuto bambino nel Barcellona. Mi mandavano ad allenare la primavera e lui era con noi. Ho un grande ricordo di lui. Io guardo i miei ex calciatori che ora hanno scelto la dura vita degli allenatori come Stankovic e Chivu e sono preoccupato per loro. In questo caso è diverso perchè siamo avversari. Prima della partita lo saluterò. Borja-Tammy hanno giocato bene ed è anche vero che non abbiamo Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy e Perez. Sono un opzione ma può giocare anche Felix o Shomurodov. Abbiamo delle opzioni. Sono contento per Borja che ha segnato perchè i numeri sono importanti. Per Tammy anche tornare al gol è fondamentale.”
Come cambia il gioco di Abraham a seconda del partner?
“Shomurodov è più di corsa, Mayoral è più pericoloso in area. Per Tammy non cambia giocare con uno o con l’altro. Possiamo influenzare il suo gioco a seconda delle necessità ma non cambia tanto”
Se dovesse proseguire con la difesa a 3: ha trovato un giocatore che può sostituire Karsdorp e Vina?
“E’ difficile. In questo momento non ci sono tante possibilità di giocare a 4 perché non abbiamo né Zaniolo, né Perez, né El Shaarawy. Shomurodov può giocare sulla fascia ma non sarebbe il suo ruolo. Non abbiamo molte soluzioni, se giochiamo a tre non abbiamo ricambi per Vina e Karsdorp ora”.
Sul mercato è ancora una priorità il centrocampista?
“Approfitto per dire ancora una volta che io non sono dispiaciuto del nostro mercato estivo perché è stato di reazione ai nostri problemi. Non è che il club non voleva darmi un calciatore di centrocampo che io avevo chiesto. Non abbiamo litigato, il nostro è stato un mercato reattivo e per avere uno di qua e uno di là poi qualcosa è mancato. E’ chiaro che mi dispiace perché voglio sempre la miglior rosa possibile per competere, ma la prima verità è che dall’inizio ho capito le difficoltà. Se a gennaio è possibile fare qualcosa lo faremo, ma non è un investimento grosso. Non è nemmeno simile a qualcosa che potremmo fare in estate. Se faremo qualcosa lo faremo per dare più equilibrio alla rosa. Siamo tutti e tre: proprietà, direttore e allenatore sulla stessa linea. Non c’è divergenza di opinione. Viaggiamo d’accordo sulle mie idee e sulle possibilità che abbiamo. I ruoli da coprire sono tutti quelli in cui abbiamo le limitazioni. Quando ora guardi la nostra rosa ti spaventi perché non ci sono Spinazzola, Pellegrini, Carles, El Shaarawy. Ci sono due-tre posizioni dove migliorare. Prima di gennaio ci sono tre gare e ora cerchiamo di fare più punti possibile”.
Il modulo a tre può essere un cambio definitivo?
“A me piace la cultura tattica. Il tempo aiuta a costruire una cultura tattica. Un conto è cosa piace di più a me e un altro è quello che è più adatto ai calciatori.
Io sono perfettamente a fare il possibile per cercare il meglio dei miei giocatori. Con i calciatori giusti giocare a tre non mi dispiace per niente. In Serie A la maggior parte delle squadre forti giocano a 3. Quello che mi dispiace è che i primi sei mesi del progetto per via delle emergenze invece di dare costruzione, andiamo a saltare. Mi piacerebbe avere un gruppo senza infortuni e cartellini così da poter costruire. Una settimana giochiamo in un modo e quella dopo con dinamiche diverse. Invece di dare solidità al percorso di costruzione si cerca sempre qualcosa di emergenziale in funzione dei giocatori a disposizione. E’ più difficile, ma non vale la pena piangere tanto. Abbiamo tre partite prima delle due settimane di riposo e poi gente come Perez, El Shaarawy e Pellegrini torneranno per gennaio”.
Felix è convocabile?
“Si, si è allenato tre giorni con noi e sarà convocato”.
Come si migliora l’aspetto mentale delle seconde linee?
“Dipende dal profilo di quella che tu chiami seconda linea. Se è gente giovane e senza esperienza quello che si deve fare è lavorare e aspettare. Lavorare sui problemi che solo l’esperienza migliora. Sbagliare anche aguta. Se sbagliano persone che hanno esperienza è un profilo diverso, contro Inter avevamo 8 giocatori in panchina con meno di 21 anni. Stiamo parlando di calciatori che lo scorso anno giocava in Primavera che per me è un campionato di livello molto basso. Non. prepara i giocatori alla Serie A. Se lo paragoniamo ad altri campionati simili in Francia e Portogallo non c’è paragone. Il secondo gol del CSKA Sofia dove sbaglia Darboe è un errore che nasce dalla poca esperienza. Mi piacerebbe guardare la panchina come fa Inzaghi che vede Lautaro, Correa, Vida, Darmian..Ma a me piace questa realtà, è diversa e mi piace poterli aiutare. Con i giovani si può solo lavorare, accettare gli errori come parte del processo di crescita. Mi piacerebbe lottare per altri obiettivi, ma sono molto contento di stare qui. Deve essere chiaro: il progetto è diverso da quelli avuti in carriera. Sono molto felice di essere qui di affrontare questa sfida”.
Come mai siete tra i più ammoniti di Serie A? Manca furbizia?
“Meglio parlare di un’altra statistica dove siamo prima: siamo la squadra di Serie A con più tiri in porta”.
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Lille, David sul rinnovo: “Stiamo discutendo, non chiudo la porta”
L’attaccante canadese Jonathan David non esclude la possibilità di rinnovare il suo contratto con il Lille. Le parti stanno ancora trattando.
Con 11 gol messi a segno in Ligue 1 e 4 in Champions League, Jonathan David sta brillando anche in questa stagione. Il suo Lille è quarto in campionato e ottavo nella Coppa dalle grandi orecchie, con la concreta possibilità di qualificarsi agli ottavi senza passare per gli spareggi.
Il futuro dell’attaccante canadese è ancora tutto da scrivere. Arrivato in Francia nel 2020, da tempo è sotto gli occhi delle big europee, ma non c’è mai stata l’offerta giusta per convincere il Lilla a lasciarlo partire. A pochi mesi dalla scadenza del contratto, la situazione stavolta è differente.
Lille, Jonathan David non chiude le porte al rinnovo
In un’intervista rilasciata a La Voix du Nord, l’attuale capocannoniere della massima serie francese ha parlato della sua situazione contrattuale con il Lille: “Come ha detto più volte il presidente Olivier Létang, ci sono delle discussioni, stiamo parlando, però non viene presa alcuna decisione. La porta non è mai chiusa, è un 50 e 50“.
In caso di mancato rinnovo, David potrà lasciare il club a parametro zero, visto il contratto in scadenza a giugno 2025. Nonostante ciò, Létang ha già dichiarato a RMC After Foot che non lo venderà a gennaio per monetizzare: “Non ci saranno partenze a gennaio, non ci lascerà questo giocatore molto importante per la squadra“.
Tuttomercatoweb riporta il gradimento per l’attaccante classe 2000 dalla Spagna, ma sullo sfondo ci sarebbero anche alcune squadre italiane: Milan, Napoli, Juventus e Inter. Sempre molto attivi nelle operazioni che coinvolgono giocatori a parametro zero, sembra che i nerazzurri siano particolarmente interessati al canadese.
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Milan, occhi puntati su Danilo: tutti i dettagli
Milan, potrebbe prendere forma e sostanza una trattativa con la Juventus per il difensore brasiliano. Vediamo in dettaglio la situazione.
Il Milan potrebbe inserirsi per la corsa a Danilo, difensore in partenza dalla Juventus. La dirigenza rossonera a quanto sembra si sta mettendo in mezzo ad una trattativa che sembrava bene avviata col Napoli.
Il classe ’91 brasiliano ha una valutazione intorno ai 5 milioni di euro e rappresenterebbe un valido rinforzo per la difesa rossonera in quanto capace di giocare sulle fasce, ma al contempo anche in zone più centrali.
Questa operazione potrebbe essere a prescindere da Tomori e dalla sua futura destinazione che potrebbe essere la Juventus qualora i due club riuscissero a trovare una quadra per il costo del cartellino. Ricordiamo che la dirigenza meneghina per il classe ’97 inglese chiede una cifra non inferiore ai 30 milioni.
I buoni rapporti tra le due società potrebbero spingere l’operazione verso un esito positivo.
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Esclusiva Calcio Style, Conceicao chiama Pepe: grinta e cattiveria per il primo rinforzo di gennaio
Esclusiva Calcio Style, siamo venuti a conoscenza di una notizia importante, il primo nome pronunciato dal neo allenatore rossonero quale rinforzo per le corsia esterne e per la trequarti. Vediamo in dettaglio.
Il neo tecnico rossonero ha chiesto espressamente alla dirigenza rossonera l’acquisto di Pepe, classe ’97 militante nel Porto.
Esterno in grado di giocare su entrambe le fasce e anche sulla trequarti, Conceicao conosce perfettamente le caratteristiche di Pepe in quanto lo ha allenato. Il giocatore piace per le indiscusse doti tecniche, 3 gol e 2 assist in questa stagione, ma non solo. Di lui colpiscono infatti grinta e cattiveria sul campo, caratteristiche cercate dallo stesso allenatore portoghese.
La valutazione si aggira intorno ai 22-25 milioni di euro, cifra sostenibile per i canoni della dirigenza rossonera. Stando a quanto ci riferiscono in anteprima, ci sarebbero già stati contatti con l’agenzia del ragazzo Adriano Sports.
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