Cristiano Ronaldo e Mendes questa volta sembrano volere fare sul serio. La proposta è indecente, così come il ricatto in piena regola. Andremo a vedere qui di seguito ogni sfaccettatura di questa intricata e suggestiva voce di mercato invernale.
Lo avevamo confermato alcune settimane fa, la notizia infatti è tutt’altro che campata all’aria così come la sua veridicità. Jorge Mendes ha infatti parlato con Paolo Maldini diverso tempo fa per portare a Milano, sponda rossonera, il suo assistito di maggior pregio: Cristiano Ronaldo. La notizia è stata da noi attentamente verificata ed è assolutamente certa.
La risposta dell’ex capitano rossonero era stata interlocutoria e non aveva lasciato trasparire emozioni e coinvolgimenti di sorta. Un semplice vediamo che lasciava più una sensazione di rifiuto, piuttosto che di accoglimento di un’operazione che all’apparenza non andava a rispecchiare in alcun modo il modus operandi del nuovo corso Milan.
Una mossa per agevolare in qualche modo il rinnovo di Rafael Leao? Probabilmente sì. Da vedere più che altro come in una forma di ricatto elegantemente proposta ai rossoneri, ma c’è dell’altro.
Il padre dello stesso giocatore ha nuovamente voluto coinvolgere Jorge Mendes il quale sembrava fuori dai giochi dopo la firma della procura omnicomprensiva da parte di Ted Dimvula. L’avvocato e consigliere di famiglia non viene però ritenuto all’altezza di svincolarsi con abilità in un mondo complesso come quello del calcio, cosa che invece riesce assai bene al più famoso procuratore del mondo. Un triangolo che, oltre a dilatare ulteriormente i tempi, mette il Milan in enormi difficoltà in quanto costretto a ragionare anche in altri termini.
Avere Cristiano Ronaldo per sei mesi rappresenterebbe sicuramente un plus, soprattutto in ambito Champions League. Resterebbe ovviamente il grande onere in capo a Stefano Pioli di sapere dosare il giocatore e metterlo nelle reali condizioni di essere letale senza però andare a smontare un meraviglioso giocattolo frutto di anni di lavoro quale quello rossonero.
La cifra chiesta da Mendes per portare il campione portoghese è di 6 milioni di euro per un periodo di 6 mesi. La proprietà rossonera è perfettamente consapevole che l’operazione potrebbe ripagarsi da sola in quanto Ronaldo rappresenta un’azienda e come tale merchandising e sponsor lo seguono a ruota.
Rimanendo dell’idea che la volontà di Leao sia quella di rinnovare, a prescindere, possiamo però sostenere che la mossa di Mendes potrebbe consentire allo stesso entourage del portoghese di opporre meno ritrosìe alle proposte rossonere. Sì, siamo davanti ad un vero e proprio ricatto. Sicuramente non l’unico andato in atto in questi ultimi anni, ma sicuramente uno dei più importanti come cassa di risonanza mediatica.
I 20 milioni di euro rivenienti dalla qualificazione alla Champions, il cui esito si avrà dopo la gara contro il Salisburgo, ed il ritardo di Zlatan Ibrahimovic nel tornare in campo, potrebbero fare la differenza. L’unica certezza è che questa trattativa dividerà, e non poco, l’intera tifoseria rossonera.
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