Oggi c’è stata la presentazione di Lucas Torreira, il centrocampista uruguiano classe 1996, in prestito con diritto di riscatto dall’Arsenal.
Finalmente! Potrebbe aprirsi così la storia di Torreira a Firenze. Il centrocampista uruguaiano già cercato dalla Fiorentina quando giocava a Pescara, nel 2016, prima dell’approdo alla Sampdoria. Proprio a Genova poi conobbe Pradè, il direttore sportivo che da quando è tornato a Firenze ha provato a riportarlo alle sue dipendenze dopo che nel 2018 Torreira era approdato all’Arsenal.
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Queste le dichiarazioni di Lucas Torreira durante la conferenza stampa: “Io sono un regista cui piace giocare sempre la palla. Al mister piace utilizzare tanto il mediano, è un ruolo importante per me, l’ho fatto due anni alla Sampdoria con Giampaolo. Gioco sia in un centrocampo a due che a tre”
Sul rapporto con Pradè, quanto il direttore abbia insistito per averlo a Firenze: “Al mio procuratore ho sempre detto di voler tornare in Italia, c’erano altre offerte ma quella che mi ha convinto di più è stata la chiamata del direttore Pradè, che mi ha aiutato tantissimo. Ho creduto alla sua parola, sono felice di essere qui. Nell’ultimo mese ho parlato più con lui che con mio padre. Dalla Sampdoria sono stato ceduto all’Arsenal, poi purtroppo lo scorso anno ho scelto di andare a Madrid. Normale che chiunque voglia giocare e invece non ho avuto tanto spazio. Si parlava di Fiorentina già dai tempi della Samp, questo momento è arrivato e voglio sfruttare al massimo questa esperienza
”Sugli allenatori avuti: “Ho imparato molto dagli allenatori che ho avuto negli anni. Lo scorso anno ero con Simeone, un allenatore da cui ho imparato molte cose. A mister Oddo (che diceva ‘E’ piccolo ma mena tutti’) devo tanto, gli voglio bene, mi ha insegnato cose per la mia carriera. Bisogna apprendere sempre qualcosa da tutti gli allenatori con cui si ha la fortuna di lavorare“.
Sulla scelta del numero 18: “Il numero è importante perché la squadra del mio paese è il 18 de Julio e mio padre è il presidente. Firenze la conosco poco, con la Sampdoria sono venuto a giocarci ma stavamo sempre in albergo. Ora la sto conoscendo e vedo l’entusiasmo dei tifosi, cosa molto importante per me“.
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