Calciomercato
Fiorentina, un mercato sulle montagne russe
La Fiorentina ha chiuso la sessione di calciomercato estiva chiudendo tre colpi nell’ultimo giorno: Cataldi, Bove e Gosens.
Doveva essere un’estate di rivoluzione in casa viola e così è stato. Oltre al nuovo tecnico Palladino, sono arrivati 11 nuovi acquisti, mentre a lasciare Firenze sono stati una decina di elementi, ultimo in ordine di tempo, Amrabat stamattina ufficiale al Fenerbahce.
Un mercato con tante operazioni iniziate lentamente e chiuse nelle ultime ore, con Palladino più volte obbligato a chiedere rinforzi adeguati.
Tanti nomi, tante trattative raccontate, a volte chiuse, a volte spente sul nascere, sintomo di una programmazione non così definita e ambiziosa.
Se tra i pali la coppia De Gea-Terracciano sembra dare assolute garanzie, con il portiere spagnolo già assoluto protagonista in Conference League, la difesa preoccupa molto.
La difesa tre introdotta da Padalino in questa stagione nelle prime partite dei viola sta facendo acqua da tutte le parti. Con questo nuovo modulo Ranieri, che ha rinnovato il contratto fino al 2028 è stato promosso titolare insieme a Quarta e a Pongracic che è il vero volto nuovo arrivato a sostituire Milenkovic.
Per il momento l’ex leccese pagato 16 milioni di euro sta deludendo il cambio con Milenkovic in questa prima fase sembra perdente. A completare la difesa il giovane Comuzzo e il nuovo arrivato Moreno classe 2003 argentino. Durante questa sessione di mercato la Fiorentina ha anche bloccato Valentini, altro difensore argentino, il quale però è stato acquistato a parametro zero, il suo contratto scade a dicembre con il Boca Juniors, da gennaio vestirà la maglia viola.
Fiorentina, rivoluzione centrocampo
Il settore dove la Fiorentina ha rivoluzionato il proprio roster è il centrocampo: tra saluti a parametro zero come Bonaventura, Castrovilli e Duncan o prestiti non rinnovati come Arthur e Maxime Lopez, la mediana viola era completamente da rifare. Un reparto spesso definito il più importante della squadra a cui la dirigenza viola ha dato risposte tardive, Palladino ha dovuto recuperare un giocatore come Amrabat, che sarebbe stato utilissimo alla causa viola, per dare sostanza ma che aveva deciso di chiudere con Firenze, e infatti è di stamane il suo passaggio in Turchia il Fenerbahce.
Solo nelle ultime ore sono state date risposte interessanti, da valutare poi sul campo: alla spicciolata accanto a Richardson arrivato qualche giorno prima, vi sono stati i colpi Adli dal Milan, Cataldi dalla Lazio e Bove della Roma a cui si aggiunge Gosens che sarà l’esterno di centrocampo.
In attacco meglio Nico o Gudmundsson?
Il mercato in attacco è partito con il botto Kean dalla Juventus. Arrivato a Firenze con qualche perplessità sia per il costo, quasi 18 milioni per un giocatore in scadenza la prossima estate, che per il curriculum dell’ultimo anno che lo ha visto a zero reti segnate, l’ex bianconero in questo primo mese di partite ufficiali è stato uno dei migliori della rosa di Palladino con due reti, una all’andata e una al ritorno contro la Puskas Akademia che hanno permesso il faticoso superamento del play off di Conference League.
In un reparto rivoluzionato spicca la cessione di Nico Gonzalez alla Juventus, di fatto la Fiorentina ha sostituito la partenza dell’argentino con l’acquisti di Colpani e Gudmundsson: uno scambio che leggendo i dati dell’ultima annata potrebbero essere positivo. Dietro a questo tridente. nell’ipotetico 3-4-2-1 di Palladino tanti giocatori da Sottil a Kouamè passando per Beltran, Ikonè, Barak e Brekalo, anche se qualcuno di questi potrebbe trovare sistemazione in quei campionati dove i calciomercato è ancora aperto.
Un mercato sufficiente alla fine questo di Pradè e Goretti, dove accanto ad alcune eccellenze come De Gea, Gudmundsson, Kean e Gosens ci sono alcune scommesse. Ciò che risalta agli occhi è la mancanza di una prima vera punta alternativa al titolare e anche di un centrocampista di riconosciuta esperienza e spessore internazionale.
Calciomercato
Inter, il futuro di Correa dopo Verona
Novità in casa Inter per l’argentino Joacquin Correa, dopo il gol al debutto da titolare con il Verona di ieri. Il punto della situazione.
Joacquin Correa ha risposto presente alla chiamata di Inzaghi contro il Verona nella partita di ieri pomeriggio, siglando il gol che ha sbloccato la gara. Ci sono novità sul suo futuro nel prossimo calciomercato, stando ad alcuni rumors della Gazzetta dello Sport.
Correa, il gol contro il Verona può cambiare tutto?
Nel rotondo 0-5 di ieri al Bentegodi che l’Inter ha inflitto al Verona, ad aprire le marcature ci ha pensato Joacquin Correa: l’argentino acquistato nel 2021 e ceduto in prestito al Marsiglia la scorsa stagione. Ora è ritornato a Milano, doveva essere di nuovo in partenza ma la partita di ieri e il gol realizzato contro l’Hellas può cambiare tutto. O forse no.
«Verona gli ha ridato la luce, ancora una volta. Non servirà a cambiare il suo futuro nerazzurro questa giornata, ma a fissare qualche punto sì. Uno su tutti: se la società è costretta a ragionare anche in termini finanziari, Inzaghi è ben felice di avere Jaoquin in rosa e vorrebbe contare su di lui anche da febbraio in avanti: scavallando il mercato di gennaio» riporta la Gazzetta dello Sport.
Certo che la prestazione di ieri è stata ottima, tanto da essere paragonato ad una esibizione di Zidane o Maradona. El Tucu, come viene sopranominato, proviene da un triennio in maglia Lazio dove ha realizzato 22 gol in 92 partite. Quindi un discreto bottino per l’attaccante nerazzurro, che ieri ha incantato a Verona.
L’Inter voleva cederlo a luglio, ma poi è rimasto a Milano. Dopo la prestazione di ieri, Inzaghi vuole tenerselo almeno sino a giugno: scavalcando il mercato di gennaio. Si vedrà dopo se rimarrà anche per la prossima stagione oppure se sarà ceduto. Dipenderà tutto la prossime partite, ma se Correa manterrà questo rendimento allora difficilmente l‘Inter lo cederà anche a giugno.
Calciomercato
Calciomercato Napoli, i monitorati per la difesa
Calciomercato Napoli, l’apertura del mercato di gennaio dovrebbe portare a Conte un difensore centrale da affiancare all’affiata coppia Buongiorno-Rrahmani.
Per il club partenopeo c’è da alzare la qualità delle alternative in difesa, come riporta il direttore di TMW Ceccarini, i nomi monitorati sono diversi.
L’obiettivo principale resta Kowior dell’Arsenal, il polacco classe 2000 vanta già un’esperienza di Serie A con la maglia dello Spezia, così come interessa Ismajli, anche lui passato per il club ligure, che ora ad Empoli sta facendo molto bene.
All’estero Manna, ds azzurro, sta monitorando Itakura del Mönchengladbach e Omeragic, classe 2002, nazionale svizzero in forza al Montpellier.
Un altro profilo interessante arriva dal Brasile, sicuramente più futuribile: c’è un occhio di riguardo per Cunha, 198 cm, classe 2005 del Santos, già con una valutazione alle stelle. Su di lui c’è anche l’Atalanta.
Calciomercato
Napoli, retroscena di mercato: chi poteva arrivare prima di Lukaku
Prima di Romelu Lukaku il centravanti del Napoli sarebbe potuto essere Artem Dovbyk, ma l’arrivo in panchina di Antonio Conte ha cambiato tutto.
La sfida di domani alle 18 tra Napoli e Roma è delicata ai fini della classifica. Gli azzurri vanno a caccia dei 3 punti per scavalcare nuovamente in vetta alla classifica l’Inter, vittoriosa per 5-0 sul Verona nell’anticipo del sabato. Col ritorno in panchina di Claudio Ranieri, i giallorossi invece cercano di risalire la china dopo un inizio di stagione decisamente negativo: che li vede attualmente nella parte destra della classifica.
Napoli, c’era interesse per Dovbyk: perché è arrivato Lukaku
L’incontro tra Napoli e Roma porta alla luce anche un interessante intreccio di mercato che coinvolge le due squadre. Secondo il Corriere dello Sport, il centravanti ucraino Artem Dovbyk piaceva molto al DS Giovanni Manna la scorsa estate: quando già era chiaro che i partenopei stessero cercando il sostituto di Victor Osimhen.
Nemmeno il tempo di abbozzare una trattativa con l’agente di Dovbyk e il Girona che l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli ha cambiato tutto. Da quel momento, infatti, l’obiettivo in attacco è diventato Romelu Lukaku, pupillo di Conte fin dai tempi dell’Inter. In seguito sull’ucraino è piombata la Roma, mentre Lukaku è stato ufficializzato dai partenopei lo scorso 29 agosto.
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