Genoa, una rivoluzione con lo sguardo al futuro

Genoa, si chiude una sessione invernale di mercato molto intensa. Si è iniziato con l’addio di Shevchenko e la scommessa Blessin: ma basterà a salvarsi?

Un mercato rivoluzionario quello del Genoa, altroché di riparazione come si suol dire per la sessione invernale. La nuova proprietà ha investito la bellezza di venti milioni di euro. Una cifra in mano al general manager Spors che ha deciso di investire sul futuro, con uno sguardo al medio lungo termine, anche se la salvezza, che è la priorità, sarà decisa a breve.

L’impegno c’è stato da parte della proprietà americana, gli arrivi sono stati nove: Gudmusson, Amiri e Czyborra, un ritorno, sono solo i nomi dell’ultimo giorno. Un mercato di acquisti definitivi (Hefti, Yeboah, Frendrup) di sapore europeo, gli italiani arrivati Piccoli, Calafiori

si vestiranno di rossoblu a titolo temporaneo, ma saranno valutati anche per il futuro.

Tra i tanti arrivi, la stella potrebbe essere il trequartista Amiri, arrivato in prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni dal Bayer Leverkusen. Amiri potrebbe dare risalto al nuovo 4-2-3-1 che Blessin sta sperimentando.

Un’età media che si abbassa, un’iniezione di gioventù: con gli addii a Pandev, Beharami, Radovanovic, Caicedo… è un Grifone che cambia decisamente pelle.

Un mercato senza mezze misure, probabilmente neccessario vista la situazione di classifica. C’era bisogno di una sterzata nella rosa del Grifone e Spors e Blessin l’hanno data. Attendiamo di vedere i frutti o meno delle tante scelte coraggiose fatte nel futuro.

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