Il Milan e Tuanzebe: i retroscena di un affare saltato

La società aveva l’accordo con il Manchester United e il giocatore

Una notizia inaspettata: Paolo Maldini e Frederic Massara avevano trovato un accordo con gli inglesi, per ottenere in prestito il forte difensore Axel Tuanzebe. Il classe 1997, alto 1.87 per 80kg,  nazionale under 21 inglese (ma di origini congolesi), ricopre il ruolo di centrale difensivo destro, ma sa giocare anche da terzino e da mediano davanti alla difesa.

Un profilo perfetto per le esigenze della difesa rossonera, orfana del totem Simon Kjaer, fuori fino al termine della stagione. Gli accordi presi con la dirigenza dei reds, prevedeva un prestito temporaneo per 500 mila euro. Con l’accordo di sedersi a giugno intorno a un tavolo, se il giocatore interessasse a titolo definitivo ai rossoneri, dopo averlo valutato sul campo. Lo stesso atleta era molto allettato dalla possibilità di vestire una maglia storica come quella del Milan, contando anche sulla presenza di Fikayo Tomori a fargli da guida nel nuovo mondo.

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I dubbi di Pioli e l’inserimento del Napoli

La società una volta concluso tempestivamente l’accordo, ha informato Stefano Pioli e lo staff tecnico. Riscontrando dubbi da parte dell’allenatore, il quale ha espresso dubbi sulla velocità del giocatore e soprattutto sulla necessità di dotarsi di un centrale mancino. Dopo qualche giorno di riflessione, il club rossonero aveva deciso di procedere comunque al prestito, ma nel frattempo il Napoli, spinto da Luciano Spalletti che stimava il giocatore da tempo, si era inserito.

Offrendo al club di Cristiano Ronaldo la cifra di 600 mila euro per il prestito temporaneo, paventando la possibilità di un riscatto a 15/20 milioni di euro. Mentre il Milan si riservava la possibilità di decidere le sorti dell’inglese a fine stagione, senza inserire altre clausole come il diritto di riscatto. Viste le titubanze rossonere, il direttore sportivo John

Murtough, ha preferito chiudere l’accordo con il Napoli, più deciso nel volere il giocatore.

L’irritazione della società e del Fondo Elliott

A giocatore perso, Stefano Pioli ha potuto toccare con mano l’irritazione della società e del Fondo Elliott per bocca di Ivan Gazidis. L’amministratore delegato ha incaricato Paolo Maldini di esprimere al tecnico e al suo staff tutto il malumore per il fallimento di una trattativa imbastita sotto traccia e praticamente portata al traguardo. E fallita per i dubbi dell’allenatore.

Non è un caso che da Casa Milan abbiano rinnovato il contratto del tecnico emiliano per un solo anno, con eventuale opzione per un altro anno insieme. Perché molto spesso i pensieri comuni in tema di mercato, non coincidono. Un altro esempio è Tommaso Pobega: inserito dalla società il rosa, di fatto escluso da Pioli che non lo ha ritenuto adatto a un centrocampo a due.

Oggi Tuanzebe è un giocatore del Napoli, una diretta concorrente è stata rinforzata e la società milanista si sta scontrando con prezzi eccessivi nella ricerca di un altro centrale difensivo, come dimostra la difficoltà ad arrivare a Sven Bootman.

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