La Juventus è ad un passo da Dejan Kulusevski, esterno dell’Atalanta attualmente in prestito al Parma. Operazione da 35 milioni di euro più 9 di bonus, un operazione che si concretizzerà per giugno, ma non si esclude un arrivo anticipato nella ormai imminente finestra di mercato. Per convincere il club ducale a liberarsi anzitempo del calciatore, autentica rivelazione della Serie A, i bianconeri potrebbero spedire Pjaca in Emilia a titolo temporaneo. Kulusevski, invece, dovrebbe firmare un quinquennale da due milioni a stagione. Paratici ha approfittato delle difficoltà riscontrate dall’Inter nella trattativa con l’entourage dello svedese (di origini macedoni), intensificando i contatti, fino alla ormai vicinissima fumata bianca. Le firme sono attese già nei primi giorni di gennaio e non sono previsti rilanci da parte della società nerazzurra.
Padre svedese, madre macedone, Dejan è nato a Stoccolma e da ragazzino giocava a calcetto insieme a sua sorella Sandra, di 4 anni più grande: “Ogni tanto mi saltava e io lo stendevo”, racconterà lei qualche tempo dopo. Ha inziato con il futsal. Rigorosamente indoor però, in Svezia fa freddo e durante l’inverno ci si organizza. Un’ottima scuola: “Lì ho imparato a usare la suola, partivo da dietro e poi salivo”.
Tre anni fa siglò 17 reti con l’Under 17 dell’Atalanta perdendo in finale contro l’Inter. Una piccola delusione. Maurizio Costanzi – responsabile del settore giovanile dell’Atalanta – lo scoprì durante un torneo estivo, convincendolo a firmare. “Mi volevano diverse squadre, ma l’Atalanta era il progetto migliore”. Anche se all’inizio non è facile, Dejan parla con sua madre per diverse ore al giorno e non riesce a trovare la sua dimensione, ma in sei mesi riesce ad ambientarsi. Anche grazie a un compagno di squadra speciale: “Devo ringraziare Rilind Nivokazi (oggi al Bologna)”.
A Zingonia impara una serie di lezioni: scouting, eccellenza, tradizione, talento. L’Arsenal si inserisce all’ultimo ma la parola di Dejan non si discute. Niente Londra, sì a Zingonia.
Un bel passo avanti dai tempi del Brommapojkarna, uno dei settori giovanili più importanti di Svezia, quando Kulusevski giocava sia il sabato che la domenica: “Ero aggregato a due gruppi, quello del ’99 e quello del 2000. Quando arrivai c’erano 25 squadre con tutti ragazzi della mia età!”. Tempo due mesi e Dejan gioca subito con i più grandi: “Sono stato immediatamente promosso nella squadra principale”. Gol e assist. Diversi idoli da cui imparare: “Adoro Hazard e Mbappé, mi piacciono diversi giocatori. Ronaldinho è uno di questi, mia sorella tappezzò la sua camera con moltissime foto!”.
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