L’ex Campione del Mondo Ciccio Graziani, ora opinionista tv e radio, è intervenuto è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno: ecco alcune dichiarazioni.

Sul mercato di gennaio della Fiorentina, questa è l’opinione di Graziani: “Non so se il ruolo da coprire sia quello dell’attaccante, ora Palladino ne ha 4: Kean, Gudmundsson, Kouamé e Beltran.

Probabilmente serve fare qualcosa maggiormente in difesa, dove consiglierei a Biraghi di finire la carriera altrove, giocando, anziché stare in panchina qui, e a centrocampo. Inserendo magari qualche giocatore di qualità, pronto, anziché di prospettiva come Moreno.

In attacco l’unico nome che mi sento di fare è quello di Djuric. Altri profili come Bonny o Lucca non vengono a fare la riserva di Kean…”

In casa Fiorentina nei prossimi mesi potrebbe tenere banco la questione relativa al vice De Gea: la situazione.

L’arrivo di De Gea a Firenze ha sicuramente portato entusiasmo: da tempo non si vedeva un vero fuoriclasse tra i pali. Lo spagnolo nonostante l’anno di inattività in questa prima parte di stagione ha fatto vedere tutte le proprie qualità che lo avevano portato ad essere tra i migliori del mondo nel ruolo quando vestiva la maglia del Manchester United.

Chi in questo momento potrebbe risentirne è Pietro Terracciano, che ha difeso la porta nel triennio di Italiano, con un rendimento sempre ampiamente soddisfacente, con qualche serata di vera gloria e poche sbavature. In estate il portiere campano ha rinnovato fino al 2026 con il sodalizio gigliato, ma ora, visto che è relegato a titolare di Conference League, potrebbe chiedere di cambiare aria per tornare a giocare da protagonista.

Fiorentina, il futuro nelle mani di Martinelli

La Fiorentina ha la possibilità la prossima estate di rinnovare unilaterlmente il contratto di De Gea in scadenza a giugno e potrebbe essere firmato con soddisfazione di entrambe le parti se la squadra di Palladino si qualificherà per l’Europa League o ancora più su…

Intanto la dirigenza viola prepara il futuro: a breve sarà rinnovato per i prossimi 5 anni il contratto di Tommaso Martinelli, classe 2006, ritenuto un predestinato del ruolo dagli addetti ai lavori.

In estate la Fiorentina ha preferito tenero al Viola Park, piuttosto che mandarlo in prestito, per farlo crescere all’ombra di un totem come De Gea. A gennaio potrebbe arrivare per lui la promozione a vice dello spagnolo se Terracciano si accaserà altrove, potendo trovare così spazio in Conference League.

Intento Palladino sembra orientato a proporlo titolare il 4 dicembre nella sfida di Coppa Italia contro l’Empoli.

La vicenda di Samuele Ricci si prospetta come una delle telenovele di mercato più seguite dai tifosi del Torino e del Milan.

L’interesse dei rossoneri per il giovane regista del Torino è palese da tempo, e l’idea di portarlo a Milano nel 2025 sembra essere una priorità per Geoffrey Moncada e la dirigenza rossonera.

Tuttavia, ci sono diversi aspetti cruciali che potrebbero influenzare l’esito di questa trattativa.

I punti chiave della trattativa

Samuele Ricci, classe 2001, è uno dei talenti emergenti del calcio italiano.

La sua crescita esponenziale al Torino, unita alla convocazione in Nazionale, lo ha reso uno dei centrocampisti più appetibili del panorama calcistico italiano.

La sua visione di gioco, capacità tecnica e maturità tattica lo rendono perfetto per il ruolo di regista, una figura che il Milan sta cercando per migliorare il proprio reparto mediano.

Urbano Cairo ha fissato una base d’asta di 30 milioni di euro, una cifra che riflette non solo il valore attuale del giocatore ma anche il suo potenziale. Per il Torino, Ricci rappresenta una risorsa strategica sia in campo che sul mercato, e il presidente granata difficilmente accetterà offerte al ribasso.

La dirigenza rossonera è consapevole che Ricci potrebbe diventare un pilastro per il progetto a lungo termine del club.

Tuttavia, il Milan cercherà di sfruttare il contratto in scadenza nel 2026 come leva negoziale per abbassare il prezzo, sapendo che il rischio di perdere il giocatore a zero è un’eventualità che il Torino non può ignorare.

Se il club granata non dovesse cedere alle richieste di Ricci o trovare un accordo soddisfacente con il Milan, potrebbe trovarsi in una posizione delicata.

Il rischio è quello di trattenere un giocatore che potrebbe diventare insoddisfatto, con conseguenti problemi di rendimento e un possibile addio a parametro zero.

Milan-Ricci, possibili scenari

Un’intesa tra le parti potrebbe essere trovata con una formula che preveda un pagamento dilazionato o l’inserimento di bonus legati alle prestazioni del giocatore.

Per evitare situazioni spiacevoli, il Torino potrebbe proporre un rinnovo con adeguamento salariale a Ricci, così da rafforzare la propria posizione nel negoziato.

Se la trattativa dovesse prolungarsi, è possibile che altri club italiani o esteri si inseriscano, aumentando la competizione per il giovane centrocampista.

La vicenda è solo agli inizi, ma le premesse indicano che sarà una trattativa lunga e complessa. Il Torino dovrà trovare un equilibrio tra l’incassare una cifra congrua e il rischio di perdere un gioiello della rosa, mentre il Milan dovrà dimostrare di essere pronto a fare un investimento importante per assicurarsi il regista del futuro.