Decimata dalle assenze per il Covid, l’Atalanta riesce a strappare un ottimo pareggio in casa di una Lazio che non riesce a sfondare il muro nerazzurro.
Un buon punto, quello guadagnato dall’Atalanta in casa della Lazio. I nerazzurri, decimati dalle assenze, reggono il confronto contro la squadra di Sarri e in un paio di occasioni sfiorano il gol della vittoria. Gasperini nel finale fa esordire due giovani della primavera orobica.
Musso 6: vede passargli accanto il palo di Zaccagni lasciandolo immobile, per il resto non deve compiere interventi di particolare rilevanza e passa una serata tutto sommato tranquilla.
Djimsiti 6: gara prevalentemente di controllo, anche se Zaccagni rischia di sorprenderlo sul tiro che colpisce il palo. Nel complesso non sfigura.
Demiral 7: forse si sta iniziando a vedere il Demiral maturo. Non perde un pallone ed è il re dei contrasti nella metà campo bergamasca. Una serata da incubo per Immobile e Felipe Anderson.
Palomino 7: una gara quasi perfetta per l’argentino, che domina i contrasti aerei e i duelli con gli avanti laziali. Chiude la serratura ed esce da baluardo.
Zappacosta 6: serata di contenimento più che di spinta, ci prova a trova la strada sbarrata.
Freuler 6,5: fa il classico lavoro sporco, rompe e imposta, recupera palloni e lancia in profondità. Il suo lavoro oscuro forse è quello più importante per la squadra.
Scalvini 7: alla sua prima gara da titolare in piena emergenza, il ragazzo mostra la personalità del titolare. Non lascia scampo a Milinkovic-Savic e gli ruba la palla con determinazione in un paio di occasioni (dal 61′ Maehle 6:
entra con il compito di spingere, ma Felipe Anderson gli fa cambiare idea quasi subito).Pezzella 6,5: si conferma in crescita, in una serata che lo vede generoso di buoni spunti. Vince bene un paio di contrasti, sulla sua fascia corre che è un piacere.
Pessina 6: comincia in avanti, poi piano piano arretra e si prende il ruolo di connessione tra il centrocampo e l’attacco. Fa il suo, discretamente (dall’84’ Sidibe).
Miranchuk 6: concede una occasione che spaventa Strakosha, ma è la sola vera cosa pericolosa della serata. Generoso, ma troppo discontinuo (dal 71′ Toloi 6: si fa ammonire per non creare una potenziale azione pericolosa, gioca 20 minuti di ordine e contenimento).
Piccoli 6: grande movimento e grande lotta nella difesa laziale, viene servito poco ma trova anche pochi spunti personali (dall’ 84′ De Nipoti).
Gian Piero Gasperini 7: in piena emergenza, presenta una Atalanta coraggiosa che affronta il match a viso aperto e alla pari. Fa esordire due ragazzi della primavera quando il risultato è ampiamente in discussione, gliene va dato merito.
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