Lazio, rottura definitiva con Tare? C’è un’offerta

Mentre il mercato avanza spedito, in casa Lazio non mancherebbero le frizioni societarie. Un addio di Igli Tare potrebbe così essere nell’aria.

Che la presenza di Maurizio Sarri e l’arrivo di Angelo Fabiani abbiano quantomeno modificato il modus operandi del calciomercato biancoceleste non è in dubbio. Questo, però, avrebbe portato a frizioni interne.

Il direttore sportivo Igli Tare si sarebbe sentito infatti esautorato, stando a diverse fonti. Superato insomma nella gerarchia di opinioni prese in considerazioni dal presidente Claudio Lotito prima di architettare ed eventualmente portare a termine un’operazione di mercato.

Ora, però, il suo addio potrebbe davvero concretizzarsi. Una squadra di Serie B sarebbe infatti fortemente interessata ad aggiungerlo al proprio organico.

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Lazio, il Parma corteggia Tare?

Si tratterebbe del Parma. Come riportato da Sportitalia, i ducali gli avrebbero offerto un biennale da 800 mila euro a stagione, mentre il suo contratto alla Lazio, da 1.2 milioni, scadrebbe la prossima estate.

Ore di riflessioni dunque per Tare, che le stesse fonti di Sportitalia hanno dato più volte ai ferri corti con Lotito negli ultimi mesi.

Dall’altra parte della barricata, intanto, il Parma ha proceduto a smentire l’interesse con una nota ufficiale. Dichiarazioni di rito? Solo il tempo potrà dircelo.

Ciò che è certo è che l’albanese lascerà sempre un ricordo agrodolce nella capitale. In carica dal 2009, a lui sono dovuti diversi colpi importanti e altrettante intuizioni. Quelle per Sergej Milinkovic-Savic, Luis Alberto o per lo stesso Ciro Immobile. Così come per Miroslav Klose, Felipe Anderson o Antonio Candreva, per andare indietro con gli anni. E si potrebbe anche continuare.

Allo stesso tempo, però, gli errori di valutazione sono stati moltissimi. Forse più dei colpi indovinati. Basti pensare alla sessione estiva del mercato 2020, quando come rinforzi per la Champions League arrivarono Vedat Muriqi, per 20 milioni, e Mohamed Fares, per 8. Ad oggi, dopo due anni, entrambi esuberi.

Insomma, ora resta solo da vedere l’affare Parma si concretizzerà.

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