Torna a parlare Ralf Rangnick, il tecnico tedesco accostato al Milan per lungo tempo non le manda di certo a dire bocciando su tutta la linea il nuovo corso dei rossoneri. In effetti le sue idee sono diametralmente opposte e per parecchi mesi sembrava che anche la proprietà avesse mire di rinnovamento e rivoluzione, salvo poi continuare con Pioli anche supportati dai risultati post lockdown. Sta di fatto che la tanto discussa rivoluzione non c’è stata, Rangnick ha reputato che il Milan non fosse ancora pronto per le sue idee ed ha deciso di fare dietrofront nonostante si fosse già licenziato dalla Red Bull
.Intervistato dalla Gazzetta dello Sport Rangnick affronta il tema Ibrahimovic dichiarando che non punterebbe su un giocatore di 38 anni (39 ad ottobre ndr) e che l’esempio è a 30 km. Chiaro ed evidente il riferimento all’Atalanta, squadra che – prosegue Rangnick – ha un terzo del fatturato del Milan, ma in classifica ultimamente arriva davanti, frutto di una gestione oculata, di un ottimo tecnico ed un settore giovanile all’avanguardia. Si vince di squadra, questo è il credo del tecnico tedesco.
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