Milan, con gli incastri giusti l’attacco potrebbe parlare francese: due i nomi in ballo

Milan, come scritto nel titolo, si stanno cercando i giusti incastri per portare alle dipendenze di Stefano Pioli un altro attaccante. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte.

Una volta venduti Origi e Rebic, il Milan si concentrerà su un attaccante centrale. Ricordiamo che l’arrivo di Noah Okafor è stato soprattutto visto per dare una valida alternativa alla fascia sinistra, per fare rifiatare Rafael Leao, posto comunque che lo svizzero classe 2000all’occorrenza possa giocare anche a destra, o al centro dell’attacco.

Giorgio Furlani, di concerto con Moncada e D’Ottavio, vuole regalare a Pioli un attaccante centrale ed i nomi, ad oggi, sono circoscritti a due giocatori, più un terzo (Lukaku) di difficile realizzo.

Abbiamo già scritto ampiamente di Hugo Ekitike, giocatore del Paris Saint Germain il quale richiede maggiore spazio. La soluzione sembrerebbe ideale in quanto il ragazzo si potrebbe trasferire a Milano con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il classe 2002 vuole rilanciarsi ed il club rossonero potrebbe dargli questa possibilità permettendogli di crescere sotto l’ala protettiva di un altro francese, Olivier Giroud

Rimane tuttavia aperta anche un’altra strada. Più onerosa, per questo motivo serviranno i giusti incastri, o meglio, i giusti introiti a seguito delle cessioni. Se infatti i rossoneri dovessero riuscire a piazzare alcuni colpi importanti anche nel mercato in uscita, potrebbe tornare in auge il nome di Elye Wahi, attaccante che si è messo in mostra la passata stagione in Ligue 1 con la maglia del Montpellier.

Wahi è da tempo nella lista dei desideri di Moncada. Viene infatti considerato un attaccante pronto per il grande salto, molto attivo dal punto di vista realizzativo e con i numeri giusti. Qualche intemperanza caratteriale ne aveva frenato l’affondo, specialmente ai tempi di Maldini, ma la dirigenza rossonera potrebbe tornare in argomento qualora il tesoretto in suo possesso permettesse l’esborso economico di una cifra intorno ai 25-30 milioni.